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Matteo Bonfanti e i Maledetti

Vinicio

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Get a scroller sign at Myspacehive.comC'è che di fronte all'ennesimo mistero della fede ho tirato i capelli alla mia catechista, ho chiuso la porta dietro di me e ho smesso di andare a dottrina. Avevo undici anni, già ero un maledetto. La via era segnata, mancavano giusto le parole e soprattutto la musica. Che per me è arrivata come per tutti gli altri. Da ragazzetto ero sfigato né più né meno degli altri quattordicenni brufolotici che frequentavano la prima liceo scientifico. Giravo e rigiravo il cortile della scuola a caccia di uno sguardo innamorato da parte delle tettone di quinta. Non è mai arrivato, così in gruppo si sono cercati dei sani rimedi ai nostri insuccessi nel campo affettivo. Passato il periodo della masturbazione feroce e faticosa, l'idea guida è nata dalla conoscenza e dall'analisi della storia dei Beatles. Tolto Paul, gli altri tre erano abbastanza bruttini, eppure avevano folle di donnine adoranti. L'acquisto della chitarra coi soldi della prima comunione si deve principalmente a questa speranza. Che fin da subito si è rivelata vana, o meglio, le ragazze ai concertini arrivavano anche, ma non quelle che piacevano a noi, altre: mostre e zoppe anche generose oppure bellezze così così che però volevano restare solo amiche. Poi abbiamo iniziato a suonare sul serio ed è stato come partire per attraversare l'Oceano con una zattera. Anni ne sono passati, adesso guidiamo una bella barca, non è un sottomarino, ma lo diventerà. Quel giorno lo dipingeremo di giallo.DOVE TROVARLO Se muori dalla voglia di averlo, il cd "Vinicio" di Matteo Bonfanti e i Maledetti si trova (per ora) in questi negozi: -- Bergamo: - Il Baule della Musica in via Moroni 170 - Dentico Dischi in via Battisti 7 - Casa della Musica in via T. Taramelli 4 - Caffè Letterario di via San Bernardino 53 - Art Caffé di via Borgo Santa Caterina 5 ----- Lecco: - Disco Shop in via Carlo Porta 11/13 - Unità sonora 723 in via Pergola 35 - Frigerio dischi in via Bovara 53 ------ Oggiono: - Alfa record via Giovanni XXIII 12Se non sono matti non li vogliamo sembra il motto del Nuovo Giornale di Bergamo nel senso che un cospicuo numero di redattori e collaboratori del giornale coltivano velleità artistiche, dalla musica, alla pittura e perfino alla scrittura di romanzi e poesie. E’ probabilmente per questo motivo che il direttore ha deciso di mantenere un po’ sottotraccia le pagine che riguardano gli spettacoli per evitare che il quotidiano si trasformi in una bizzarra e autoreferenziale Rivista dello Spettacolo. Eppure c’è qualcuno che è riuscito a sgattaiolare fuori ed a scrivere, comporre, cantare, eseguire dieci belle canzoni che fanno parte del cd Vinicio, percorso musicale convincente e coinvolgente. Il protagonista numero uno è Matteo Bonfanti, caporedattore del giornale, che ha una sfrenata ed incontinente passione per la musica e, dopo anni di lavoro e collaborazione con i suoi Maledetti (Fabrizio Rota alla batteria, Nicola Maccacaro Maraja alle tastiere, Stefano Spreafico al basso, il nocciolo duro del gruppo) ha convinto e coinvolto due collaboratori del giornale: l’atalantologo Marco Bresolin (percussioni) e il giovane tuttologo Isaia Invernizzi (chitarra). Ecco così sfornati per il pubblico i nuovi Maledetti. E il loro primo cd prodotto da Marco D’Ubaldo della Cinedelic e registrato a Riccione da Daniele Marzi durante una tournèe di tre settimane sulle spiagge dell’Adriatico, è una tracklist di dieci canzoni dove s’intrecciano atmosfere dolenti ma anche arie un po’ ribalde e scanzonate. Ma la musica è soprattutto un mix di stili che sembrano buttati lì per ingannare l’ascoltatore ma che sono invece i risultati di un percorso intenso e originale. Ogni band ha una propria cifra espressiva: Matteo Bonfanti, voce solista melanconica e soffusa, e i Maledetti hanno invece deciso di intraprendere la strada della rivisitazione senza però cadere nel già ascoltato rinnovando una loro speciale storia musicale. Un esauriente melting pot di generi. Si comincia con una samba ben congeniata, è Plaza de Mayo, «Alzati Argentina c’è l’aurora ed alza un pugno chiuso per chi non è più qui», il testo più incisivo del cd, dedicato alla battaglia delle madri orfane della desaparicion, in Col-pleid tira invece un’aria decisamente dylaniana anche se la chitarra ha vaghe risonanze alla Ry Cooder. E se Pesciolini propone un assetto compositivo di stampo latin-rock ecco che Claudio, testo volutamente ambiguo, si getta in un reggae ad alta gradazione mentre resta un momento intrigante La Zingara tra pop e tango. Imprevedibile e musicalmente più avvincente Matrimoni combinati, psyco folk dove sembra che ci abbia messo la mano Emir Kusturica, si torna alle passioni libertarie con Argentina e alla danza delle parole con Nel tuo blu. Ma ecco l’esplosione: l’immagine visionaria che si trasforma in un rock progressivo esaltato dalla tastiera Hammond, per Vinicio, una canzone che palpita amore paterno ed infatti è dedicata, come l’intero cd, al figlio di Matteo appena nato «quello che ti do, da coltivare in te è la speranza, mio Vinicio... perchè è il seme mio che è in te». Chiude I sogni nella stanza e qui la band si esalta in un finale blues quasi torrenziale, come una jam session però ben congeniata tra ritmi e suoni. Giacomo Mayerobject width="425" height="344" ..

My Interests

Music:

Member Since: 1/3/2008
Band Website: matteobonfanti.it
Band Members: Matteo “Barone” Bonfanti (voce, logistica, infortunistica) ringrazio Claudio Sala che in questo disco non c’è, ma che dovrebbe esserci perché se scrivo canzoni è anche perché mi piace stare in sala prove con lui a suonarmela e a tirarci un sacco di pippozze mentali sull’amore e su altri misteri buffi, Erni e Vale per la pazienza degli anni, i Maledetti, geniali architetti di ciò che prima era solo un castello di sabbia e ora sta in piedi a meraviglia, Duba, Daniele, Simone, Lupo, l’Anna, l’Ennio, il Giornale di Bergamo, Sara Gallagher Spreafico, Gli Acidi Tonanti, geniale band della Lecco Anni Novanta, Costi che si è fatta in quattro per questo cd.Fabrizio “Dritto” Rota (batteria, grande saggezza, bellezza) ringrazio l’ingegner Bonfalone e famiglia per la capacità di ispirare questa splendida ciurma di vecchi briganti, mamma e papà perché si pavoneggiano un po’ durante le cene di famiglia, la buona sorte che da sempre è rispettata e coccolata dai corsari e tutti gli insegnanti che hanno avuto la pazienza di sopportare il bambino capriccioso che vuole suonare bene senza infierire troppo sulla carenza di talento.Nicola Maccacaro Maraja, “Maestro Ettore Righello” (tastierini, organetti, Indomabile, vocine e vocette e amore gay) ringrazio tutti i fantastici compagni di viaggio di questa avventura “maledetta”, tutta la famiglia che nonostante tutte le mie divagazioni mentali non mi ha ancora abbandonato, Giulia amica di sempre, i Dafanos (la famiglia romana), Luca Mannutza, Paolo Sabadini, Nicoletta Gervasi, Afro e Silvia, i Filo Conduttore, i Gipsy Jazz, i Virgo e i Simon Templar, straordinario gruppo senza fortuna della Bartesate Primi Novanta.Isaia “Easy” Invernizzi (chitarrine jazz, soul, funky-folk, funky-beat, pop, rock, fashion) ringrazio il re dei Maledetti, la mamma del figliolo del re dei Maledetti, il fidanzato della cugina della moglie del re dei Maledetti, Luca, il cuoco della casa marina dei Maledetti, i Maledetti, l'amico Giorgio Burreddu, mia mamma, mio babbo, mia sorella e “chi di dovere”.Stefano “Teti” Spreafico, “Il Dottor Gonzo” (basso e intuizioni geniali) ringrazio mamma Giuliana e papà Aurelio “per avermi sempre fatto fare quello che volevo” come sempre mi ricorda mia sorella Sara e per questo ringrazio pure lei. Ringrazio pure il Barone Rosso che ha messo in moto il biplano dei Maledetti e, soprattutto, tutta la ciurma di pirati e piratesse con i quali ho condiviso gli anni fino a qui trascorsi nel periglioso mare della vita. C'è chi viene, chi resta e chi va: per ognuno di loro c'è una nota ed è molto bello che non manchino nemmeno quelle stonate.Marco “Breso” Bresolin (percussioni, ripercussioni, cronometro, termometro, corsi di nuoto e cavi elettrici all’hotel Mimosa, o Aragosta?) ringrazio Elena per il reco-reco, Catta per le Agogo, i Jaime A per gli utili insegnamenti musicali, la vecchia del terzo piano per aver sottolineato il lato animale dei Maledetti, Tiffany per le abbondanti colazioni e Matteo per non avermi invitato al primo compleanno di Vinicio.Vinicio Nikolaj Bonfanti, “Pupazzo” (sveglia umana la mattina presto, nghe, nghe, finto orfano nei momenti difficili a livello economico, trico traco) ringrazio il peluche di pezza Maco, la gustosa sabbia dell’Adriatico, l’amata nonna Vale.Costanza “Costina” Vismara (manager e management, moglie di Matteo, amante degli altri Maledetti) ringrazio Dio per avermi dato la possibilità di vivere questa incredibile esperienza: un mese con 8 uomini ed uscirne illesa! Ringrazio Giudy e Miranda per avermi fatto compagnia nelle lunghe notti in cui i Maledetti stavano chiusi in sala prove ad amarsi in felici momenti gay e la nonna Luisa dove mi rifugiavo quando i decibel picchiavano in testa e nel cuore.
Influences: Pop, rock, reggae, latino americano, folk, smooth jazz free jazz punk inglese, della dinastia dei Ming, l'era del sandalo bianco...
Sounds Like:World Visitor Map
Record Label: Cinedelic records
Type of Label: Indie

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