...e non avevo dubbi, era garantito che sarei sceso, non c'era problema /
Col mio cappello blu /
Primo gradino, secondo gradino, terzo gradino /
Primo gradino, secondo gradino, terzo gradino /
Primo gradino, secondo /
Non è quel che vidi che mi fermò /
E' quel che non vidi /
Puoi capirlo, fratello? E' QUEL CHE NON VIDI... /
lo cercai ma non c'era, in tutta quella sterminata città c'era tutto tranne /
c'era tutto /
ma non c'era UNA FINE. Quello che non vidi è dove finiva tutto quello. La fine del mondo /
Ora tu pensa: un pianoforte. I tasti iniziano, I tasti finiscono. Tu sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti.Non sono infiniti, loro. TU sei infinito. QUESTO a me piace. Questo lo si può vivere. Ma se tu /
Ma se io salgo su quella scaletta, e davanti a me /
Ma se io salgo su quella scaletta e davanti a me si srotola una tastiera di milioni di tasti, milioni e miliardi / Milioni e miliardi di tasti, che non finiscono mai e questa è la verità , che non finiscono mai e quella tastiera è infinita / Se quella tastiera è infinita, allora / Su quella tastiera non c'è musica che puoi suonare. Ti sei seduto su un seggiolino sbagliato: quello è il pianoforte su cui suona Dio / Cristo, ma le vedevi le strade? / Anche solo le strade, ce n'era a migliaia, come fate voi laggiù a sceglierne una / A scegliere una donna / Una casa, una terra che sia la vostra, un paesaggio da guardare, un modo di morire /Tutto quel mondo / Quel mondo addosso che nemmeno sai dove finisce / E quanto ce n'è / Non avete mai paura, voi, di finire in mille pezzi solo a pensarla, quell'enormità , solo a pensarla? A viverla...