Mi piace il caffè , di più mi piace il tè.
Le foglie del tè che mostrano la sorte, il fiore del gelsomino che profuma di vita e i fiori
che sbocciano e l' arrossire della rosa e i fiori timidi e le piccole foglie.
Amo le nuvole, quelle là, le più lontane.
A Trieste mi chiamavano “l' italiana “ così che scoprirono l' altra che è in me;
avevo quasi vent ‘ anni e mi sembrò strano che gli altri non conoscessero l' altro che è in loro.
Io ero Janis Joplin perché do ad ognuno un pezzetto del mio cuore,
e sono la sposa, la cantatrice dell' incanto.
Io ero il discanto, le notti bianche e i giorni neri.
Io ero il sole e la luna, il carme e la dissimulazione.
Io sono ciò che è la maschera della metafora.
Sul bordo dell' ipervero io sono la funambola ; il mio nome è Volare o Morire.
Adesso che il tempo si frange al suono della mia voce e diventa tutto e sempre ORA, io so.
So che
“ Io sono colui che amo
se tu guardi me tu guardi lui
se guardi lui guardi noi.
La mano mi prende
L'occhio mi guarda “
E il contrabbasso è il mio cuore.
Adoro il mare.
Amaro è il mare.
Il mare scorre nelle mie vene e si tuffano in me le burrasche
e l' estenuante bonaccia e i venti salsi che mi agitano.
Io piccola bimba nella culla delle onde attratta dagli esseri teneramente spietati
che vivono là dove finisce la risacca, figure d' ombra fra le reti stese al sole.
I richiami e le grida del mercato del pesce vibrano e stridono in me,
i fascinosi suoni delle voci mi seducono e mi ammaliano nella loro straziante bellezza.
Al di là, le porte del mondo; ne conosco le viscere.
Ho strofinato pavimenti di ristoranti luridi ed ho bevuto vodka fino al delirio,
ma negli squat ho contemplato jazz.
Nel vero soprannaturale mi sono immersa nell' armonia del mondo,
nelle notti di mezza estate ho flirtato coi ritmi della risacca.
Ho visto le albe adriatiche, ho riso e ho pianto.
Vorrei dare ad ognuno un soffio della mia anima. Perchè no ?
Il mio pensiero folleggia armonioso e scherzando sorride.
Ai bordi del sogno, nel volo trasfigurante, io sono l' incanto delle spirali a planare
e sono voce e rimpianto nella chitarra del vento.
E la mia voce, vibrando, apre il mercurio degli specchi ed io vedo attraverso.
Ed attraverso, lo sguardo mi coglie quando insieme saremo soli,
proprio là dove finisce il vento.
Avvolta nei profumi della pianta del basilico il mio pianto, che è goccia di rugiada,
cade sulla foglia…
Il mio pensiero folleggia armonioso e scherzando sorride
quando la goccia di rugiada scivola sulla foglia di basilico e cade nel mare brillante.
SI.
Venite con me, vi racconterò una favola.
Viscardo Pierpaoli
I like coffee, but it's tea I like the most.
Tea leaves revealing fate, jasmine flowers smelling of life, blooming flowers, blushing roses, timid flowers and small leaves.
I love clouds, those up there, the farthest away.
In Trieste they used to call me ‘the Italian'. This way they uncovered my other side, the one which dwells deep inside me.
I was nearly twenty and it seemed strange to me that they did not know their other sides.
I was Janis Joplin, because I give everyone a piece of my heart. I am the bride, the singer of enchantment.
I was the descant, the white nights and the dark days.
I was the sun and the moon, the poem and the dissimulation.
I am the mask of metaphor.
On the edge of hyper-reality, I am the tightrope walker; my name is Fly or Die.
Now that time breaks at the sound of my voice and turns into everything and is always NOW, I know.
I know that
‘I am the one I love
If you look at me you look at him
If you look at him you look at us.
The hand takes me
The eye looks at me'
And the double bass is my heart.
I adore the sea.
Bitter is the sea.
The sea runs through my veins; the storms, the exhausting calmness of the sea and the salty winds which stir me all plunge into me.
I'm the little girl in the cradle of the waves who is attracted by the tenderly ruthless beings that live where the undertow ends,
shapes in the shade amidst the nets spread out in the sun.
The cries and the shouts of the fish market quiver and shriek in me;
the charming sounds of the voices seduce and charm me with their heart-rending beauty.
Beyond stand the gates of the world whose sewers I know.
I cleaned the floors of filthy restaurants and I drunk vodka to a frenzy, but it is in squats that I contemplated jazz.
Within the supernatural truth I sunk into the harmony of the world. In midsummer nights I flirted with the rhythm of the undertow.
I have seen Adriatic dawns, I have laughed and cried.
I would like to give everyone a breath of my soul. And why not?
My thoughts wander in harmony and smile whilst joking.
On the edge of a dream, on a transfiguring flight, I am the enchantment of the gliding spirals. I am the voice and the regret of the guitar in the wind.
While vibrating, my voice discloses the mercury of mirrors. I see through them.
And through them, I will be caught by a glance once we are alone but together right there, where the wind ends.
Wrapped by the scent of basil, I feel my tears, which are dewdrops, fall on a leaf…
My thoughts wander about in harmony and smile whilst joking when the dewdrop slips on the basil leaf and drops into the bright sea.
Yes.
Come with me, I'll tell you a fairy tale.