Pejman Tadayon ( setar, tar, oud).
Nasce a Esfahan (Iran) nel 1977. A circa 15 anni inizia a studiare gli strumenti persiani con maestri come Behrooz Hemmati e Ostad Mohammad Reza Lotfi . Si esibisce in diversi concerti in Iran. Dal 2003 si trova in Italia collaborando con diversi musicisti come: Massimo Ranieri , Mauro Pagani , Andrea Morricone , Andrea Parodi , Paolo Vivaldi . Insegna liuto, tar e setar e la teoria della musica Orientale.
Navà il nome di uno dei sette modi musicali persiani e significa : suono. Dai sette modi principali, ne derivano altri cinque, ogni modo ha una sua atmosfera musicale, descrive uno stato d’animo, un pensiero particolare, in lingua persiana vengono chiamati Dastgah.
La musica persiana sconosciuta al mondo, nonostante sia all origine della evoluzione di gran parte della musica orientale, come ad esempio, la musica della India del nord o quella dei Paesi Arabi.
Gli strumenti principali usati nella musica tradizionale persiana sono: tar, setar, oud (cordofoni) kamancheh(strumento ad arco), santur (dulcimer a bacchette) , zarb e daf (percussioni).
In questo progetto abbiamo usato il suono, il colore di tali strumenti che sicuramente diverso rispetto quello degli strumenti occidentali, anche i ritmi dispari, donano all’ascoltatore immersione in colori diversi, in attese, in trame complesse che affondano le loro radici nella storia della musica classica persiana, da cui attingono e si separano subito dopo per fondersi con gli strumenti occidentali che esaltano la differenza dei colori e la loro bellezza rendendola ancora più evidente.Navà usa i ritmi tradizionali persiani, che sono sempre diversi, composti, prevalentemente dispari, e sono eseguiti anche dagli strumenti occidentali. Gli strumenti persiani utilizzati sono tar e setar per quanto riguarda i liuti, zarb e daff per le percussioni, miscelate con la chitarra elettrica e acustica, il basso elettrico, oboe, le tabla indiane e la batteria. Nella maggior parte dei brani gli strumenti e la voce eseguono una unica melodia, spesso unisono, questa una delle caratteristiche principali della musica orientale.La voce, a volte utilizzata come uno strumento, altre volte usa le tecniche tradizionali del canto persiano e le sue radici, per interpretare poesie persiane ma anche poesie italiane. Con Martina, la voce del gruppo, la collaborazione iniziata prima della nascita di navà , con curiosità si misurata con le tecniche orientali del tutto diverse da quelle che abitualmente usava. Sperimentando, fonde la sua cultura, le sue poesie, con i complessi colpi di glottide e i vocalizzi orientali.Conoscere Alessandro, chitarrista e arrangiatore dell’intero cd, mi ha dato la forza e la passione per concretizzare questa idea di fusione dei nostri due mondi musicali, improvvisando con lui, nascevano e si sviluppavano delle idee, mi seguiva, mi aiutava, mi completava e scompariva ogni differenza tra le nostre culture.Navà non è una ricerca sui colori delle canzoni, vuole invitare ad una riflessione su di un concetto: il rapporto dei colori e delle forme con le canzoni. La mia idea era di realizzare canzoni come fossero quadri, composizioni, evocazioni di colori e forme. Strumenti e colori si fondono e si perdono i confini tra le arti, la musica, non è musica orientale ma nemmeno occidentale, come i quadri che dipingo, ricchi di elementi orientali, ma vicini alla filosofia occidentale. La fusione dei due mondi ne crea un terzo, del tutto nuovo.Ringrazio tutti i musicisti che con entusiasmo hanno collaborato alla realizzazione di questo progetto e hanno aggiunto il loro personale colore.Pejman Tadayon ------------------------------------------------------------
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Navà the name of one of the seven Persian musical ways and means: sound. From the seven main ways, five derive some others, every way have one its musical atmosphere, describe one be of mind, a particular thought, in Persian language come call Dastgah to you. Persian music disowned the world, although is all origin of the evolution of great part of music orients them, like as an example, music of India of the north or that one of the Arabic Countries. The used main instruments in Persian traditional music are: tar, setar, oud (cordofoni) kamancheh (instrument to arc), santur (dulcimer to batons),ney, zarb and daf (percussions). In this plan we have used the sound, the color of such instruments that sure various respect that one of the western instruments, also the uneven rhythms, donates to the listener immersion in various colors, waits, complex wefts that sink their roots in the history of Persian classic music, from which reaches and they are separated endured after in order melting itself with the western instruments that exalt the difference of the colors and their beauty rendering it still more obvious. Navà uses the Persian traditional rhythms, that they are always various, compounds, mostly uneven, and is is executed also from the western instruments. The Persian instruments use you are tar and setar as far as the liuti, zarb and daff for the percussions, miscelate with the guitar electrical worker and acoustics, the low electrical worker, Oboe, tabla Indian and the battery. In the greater part of the brani the instruments and the voice execute an only one melodia, often unisono, this one of the main characteristics of music orient them. The voice, sometimes used like an instrument, other times uses the traditional techniques of the Persian song and its roots, in order to interpret Persian poetries but also Italian poetries. With Martina, the voice of the group, the collaboration begun before the navà birth, with measured curiosity with the techniques orients them completely various from that habitually it used. Experimenting, it fuses its culture, its poetries, with the complex blows of glottis and it vocalizes orients them. To know Alexander, chitarrista and arranger of the entire one cd, has given the force to me and the passion in order to realize this idea of fusion of ours two musical worlds, improvising with he, were born and they were developed of the ideas, followed to me, helped me, it completed and it disappeared every difference to me between our cultures. Navà is not a search on the colors of the songs, wants to invite to one reflection on a concept: the relationship of the colors and the shapes with the songs. My idea was to realize songs like was pictures, compositions, evocations of colors and shapes. Instruments and colors are melted and forgiveness the borders between the limbs, music, is not music orients them but not even western, like the pictures that I paint, rich of elements it orients them, but near the western philosophy. The fusion of the two worlds of it creates a third party, completely new. Ringrazio all the musicians who with enthusiasm have collaborated to the realization of this plan and have added their personal color. Pejman Tadayon