Fabio Soriano

Nato nel 1977, si è diplomato in flauto al Conservatorio di Salerno; presso lo stesso Conservatorio ha seguito un seminario su “I tamburi a cornice del Mediterraneo” tenuto da Paolo Cimmino e il Corso di Formazione Corale tenuto dal M° Virginio Profeta. Ha partecipato a Masterclass di flauto tenute da Davide Formisano e Jean-Claude Gerard. Ha studiato anche composizione e orchestrazione e ha scritto musiche per il teatro. Ha fatto parte di un ensemble strumentale che si occupava di ricerche filologiche sulla musica medievale e rinascimentale e questo gli ha permesso di avvicinarsi anche al flauto dolce e ad altri strumenti a fiato rinascimentali (traversa, cromorno, dolzaina, bombarda). Da sempre appassionato di etnomusicologia, ha suonato in un gruppo che esegue musica della tradizione berbera ed arabo-andalusa, inoltre suona in un gruppo (Luna Calante) che si occupa del recupero e della diffusione delle tradizioni musicali del sud Italia (con particolare riferimento alle forme della tammurriata campana e della pizzica salentina); questo interesse, unito a quello per l’organologia, gli ha permesso di acquisire una buona pratica anche su strumenti extra-colti e appartenenti ad altre culture musicali: nay, ciaramella, didjeridoo, tammorra, tamburello. Dal 2003 collabora con la rivista flautistica italiana Fa La Ut. Nel 2004 aderisce al progetto "Cornici del mondo" di Francesco Paolo Manna; insieme a lui e a Gianluca Campanino da’ vita al progetto “Companìa Felix”. Nel 2005 consegue il I° Livello di Metodologia Orff-Schulwerk per la Didattica dell’Educazione Musicale. Nel 2005 entra a far parte del gruppo Terrasonora con cui incide il disco “Core e tamburo”. Dal 2006 suona i flauti e la ciaramella nel Gruppo Operaio ‘E Zezi di Pomigliano d’Arco. Nel 2007 si diploma in Didattica della Musica. Nello stesso anno è con i Terrasonora –in rappresentanza dell’Italia - al Festival Interceltique de Lorient in Bretagna. È con immenso piacere che collabora alla realizzazione del progetto di incisione dei brani dell’amico fraterno Gianluca Campanino.