Navà il nome di uno dei sette modi musicali persiani e significa : suono. Dai sette modi principali, ne derivano altri cinque, ogni modo ha una sua atmosfera musicale, descrive uno stato d'animo, un pensiero particolare, in lingua persiana vengono chiamati Dastgah. La musica persiana sconosciuta al mondo, nonostante sia all origine della evoluzione di gran parte della musica orientale, come ad esempio, la musica della India del nord o quella dei Paesi Arabi. Gli strumenti principali usati nella musica tradizionale persiana sono: tar, setar, oud (cordofoni) kamancheh(strumento ad arco), santur (dulcimer a bacchette) , zarb e daf (percussioni). In questo progetto abbiamo usato il suono, il colore di tali strumenti che sicuramente diverso rispetto quello degli strumenti occidentali, anche i ritmi dispari, donano all'ascoltatore immersione in colori diversi, in attese, in trame complesse che affondano le loro radici nella storia della musica classica persiana, da cui attingono e si separano subito dopo per fondersi con gli strumenti occidentali che esaltano la differenza dei colori e la loro bellezza rendendola ancora più evidente. Navà usa i ritmi tradizionali persiani, che sono sempre diversi, composti, prevalentemente dispari, e sono eseguiti anche dagli strumenti occidentali. Gli strumenti persiani utilizzati sono tar e setar per quanto riguarda i liuti, zarb e daff per le percussioni, miscelate con la chitarra elettrica e acustica, il basso elettrico, oboe, le tabla indiane e la batteria. Nella maggior parte dei brani gli strumenti e la voce eseguono una unica melodia, spesso unisono, questa una delle caratteristiche principali della musica orientale. La voce, a volte utilizzata come uno strumento, altre volte usa le tecniche tradizionali del canto persiano e le sue radici, per interpretare poesie persiane ma anche poesie italiane. Con Martina, la voce del gruppo, la collaborazione iniziata prima della nascita di navà , con curiosità si misurata con le tecniche orientali del tutto diverse da quelle che abitualmente usava. Sperimentando, fonde la sua cultura, le sue poesie, con i complessi colpi di glottide e i vocalizzi orientali. Conoscere Alessandro, chitarrista e arrangiatore dell'intero cd, mi ha dato la forza e la passione per concretizzare questa idea di fusione dei nostri due mondi musicali, improvvisando con lui, nascevano e si sviluppavano delle idee, mi seguiva, mi aiutava, mi completava e scompariva ogni differenza tra le nostre culture. Navà non è una ricerca sui colori delle canzoni, vuole invitare ad una riflessione su di un concetto: il rapporto dei colori e delle forme con le canzoni. La mia idea era di realizzare canzoni come fossero quadri, composizioni, evocazioni di colori e forme. Strumenti e colori si fondono e si perdono i confini tra le arti, la musica, non è musica orientale ma nemmeno occidentale, come i quadri che dipingo, ricchi di elementi orientali, ma vicini alla filosofia occidentale. La fusione dei due mondi ne crea un terzo, del tutto nuovo. Ringrazio tutti i musicisti che con entusiasmo hanno collaborato alla realizzazione di questo progetto e hanno aggiunto il loro personale colore. Pejman Tadayon
Biancoe Nero
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