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MENDES

No Labels! Just Music! Since from 1992

About Me

1992 - MENDES born in Catania ( Sicily ) by an idea of Francesco Cucinotta ( guitar player ) and Danilo Riolo ( bass player and singer ). With the collaboration of others two friends, Nick Tambone ( Drums ), and Giovanni Iucolano ( Guitar ) the first line-up was influenced from classic death and black metal bands. MENDES so realised a rehearsal tape called "The Weird Conspiracy".1994 - With another line-up MENDES recorded in studio the song "Erzbeth". A their personal tribute to bands like Venom, Bathory and Celtic Frost.1995 - Francesco and Danilo decided to to change radically the sound and the attitude of their project. Psychedelia, free languages and experimental sessions become the favorites musical dimension of MENDES. From the meeting with Salvatore LA Rosa ( flute and keyboards ) the band begin to follow the way of improvvisation. The first stuff is the promo tape "History".1996 - MENDES back in studio with two songs totally improvvised and realised their first official demo tape "Faraway", where sweet acoustic tunes meet meditavites atmospheres. The tape obtain good review from popoular magazines and underground fanzines.1998 - Danilo leave MENDES. The lo-fi tape album "Clips" is the result of one year of various experimental live sessions.2001 - Francesco and Salvatore take again the name MENDES for self produced their new stuff. Francesco choose to singing and looking for the Italian language. This "new" MENDES meet dark rock feelings and electronic grooves. With "Maladolescenza" self produced album the guys back to their old passion about gothic and horror tales.2003 - After some live performance, MENDES continued his personal experimental line. Electronic music is a new pretext for the different inspirations of Francesco and Salvatore. One year later the project recorded stuff for three self produced concept albums: "Black Album" ( the instrumental sequel of "Maladolescenza" ) "L'Ultimo Libero ( idea of free music ) "Urklang" ( research about primoldial origine of music )2004 - The concept of "The Dark Signs of the Doom" born from deep reflections about the meaning of particoular moments of life. MENDES explain their personal point of view with a raw mixture of heavy slow rock and dark electronic experiments.2005/2006 - The project realised new compositions for a new concept. With "God Love Broken Heart" MENDES explore the idea of "love" through painful memories, poems and violent passion, where the music follow different shapes. The same year born two parallele projects: The LITTLES, where Francesco and Salvatore enjoy theiself with an easy electro zapping made of ironic concepts, and IN A DEAD DREAM, where Francesco meet again Danilo Riolo for an old extreme metal come back! The LITTLES realised the self produced cd "The Noise of the Toys" ( 2005 ), "SuperMegaTaRockers" ( 2006 ), and "Carrions" ( 2007 ). IN A DEAD DREAM realised the promo mini cd "Underground Moon" ( 2005 ).2007 - MENDES come back at an free interpretation of music. "Hoc, est Philosophiae Culmen: Simplicem cum Prudentia" is the title for a new instrumental ambient work. In 2008 MENDES meet THOMAS HAND CHASTE, the first historycal drummer of Italian Cult Horror band DEATH SS, and co-founder of VIOLET THEATER with PAUL CHAIN. It's the beginning of a new collaboration for an upcoming project. In the same year Salvatore La Rosa begin his electronic and experimental solo project called simply TURéE ( visit his Space for others details ). The Music goes on! Enjoy!..Catania. 1992. Il progetto MENDES nasce per volontà di Francesco Cucinotta ( chitarra elettrica ) e Danilo Riolo ( basso elettrico e voce ). Con l'entrata del batterista Nick T. la primissima formazione segue la scia del death metal svedese e americano. La band registra in cantina la rehearsal tape "The Weird Conspiracy", contenente soltanto l'omonimo singolo brano. Dopo qualche cambio di formazione, nel 1994 i MENDES entrano in uno studio per registrare il brano "Erzbeth", promo tape definito come un personale tributo al black metal degli anni '80. Dopo un anno circa Francesco e Danilo sono intenzionati a sconvolgere radicalmente il sound e l'attitudine artistica dei MENDES. La ricerca di un linguaggio musicale che dia loro libera espressione li conduce verso una sperimentazione a base di rock psichedelico basata fondamentalmente sull'improvvisazione. Importante in quel periodo l'ingresso nella band del flautista e factotum Salvatore La Rosa. Il trio dunque realizza in presa diretta il promo-tape "History". Nell'estate del 1996 i MENDES entrano in studio per registrare i due brani che compongono "Faraway", il loro demo tape ufficiale. Le sonorità sono acustiche e le atmosfere decadenti e meditative. La cassetta ottiene buone recensioni sia dalle fanzines che dai magazines più popolari. Alla fine del 1997 Danilo decide di lasciare il progetto MENDES. Francesco e Salvatore mettono insieme quanto realizzato durante l'ultimo anno di sessioni improvvisate e realizzano il Lo-Fi tape-album "Clips", prodotto che si discosta notevolmente dal precedente "Faraway", in quanto più ostico nelle soluzioni sonore e grezzo nella produzione. Nonostante Francesco e Salvatore decidono di continuare a suonare insieme, tra il 1999 e il 2000 il progetto MENDES resta in sospeso. Nel 2001 i due decidono di registrare dei nuovi brani. Francesco sceglie di passare alla voce e di utilizzare la lingua madre, mentre musicalmente il sound si muove su un dark-rock di stampo classico venato di elettronica. Il risultato è "Maladolescenza", dove le atmosfere, così come le tematiche scelte, riconducono alla comune passione che i due hanno per i racconti gotici e grotteschi. Il seguente "Black Album" ne sarà il naturale sequel strumentale. 2003. Dopo qualche apparizione dal vivo, i MENDES decidono di dedicarsi a nuove sperimentazioni. Una "computer music improvissata" è il pretesto per nuove trasversali soluzioni. L'idea di una musica "libera" da schemi classici e favorevole a molteplici interpretazioni funge da punto di partenza per i MENDES, che si sentono sempre di meno un "gruppo" a tutti gli effetti e sempre di più un "progetto di musica". Il duo realizza nel 2003 i master per 2 nuovi lavori. Il doppio cd "L'Ultimo Libero", lavoro esplicitamente concepito sull' idea di musica libera, e "Urklang", uno studio sull'origine primordiale del suono. 2004. il concept di "The Dark Signs of the Doom" nasce da una profonda riflessione circa il significato di particolari momenti della vita: Le coincidenze, i bivi, le scelte obbligate. I MENDES spiegano il loro personale punto di vista attraverso una cruda miscela di dark rock lento e ossessivo ed electro-industrial minimalista. il concept si evolve e si chiude nel 2005 attraverso l'esplorazione di una nuova "visione" dell'Amore con "God Love Broken Heart", dove i suoni industrial e l'elettronica si piegano alle esigenze di trame più melodiche. Sempre nel 2005 Francesco e Salvatore decidono di dar vita al progetto parallelo di nome The LITTLES, dove l'elettronica si fonde con l'ironia e la sperimentazione è decisamente goliardica. Nello stesso anno Francesco ri-incontra Danilo Riolo per un ritorno alla musica estrema. I due infatti mettono su il progetto IN A DEAD DREAM, che realizza il mini-cd "Underground Moon". Nel 2007 il discorso musicale dei MENDES si fà più prolisso. Le nuove composizioni sono "Arie" strumentali ricche di riferimenti e di stili diversi tra loro. "Hoc, Est Philosophiae Culmen: Simplicem Cum Prudentia" è il titolo scelto per questo nuovo doppio lavoro. Nello stesso periodo, grazie a MySpace, i MENDES entrano in contatto con Thomas Hand Chaste, storico batterista della formazione originale della cult horror band italiana Death SS, co-fondatore del Violet Theatre con Paul Chain, autore del progetto solista THC, e collaboratore della doom metal band Witchfield. Il progetto MENDES - THC comincia a prendere forma nell'Ottobre del 2008. Lo scrittore e regista siciliano Luca Raimondi li sceglie per la colonna sonora del lungometraggio thriller "La Sottrazione del Tempo". NOTA PERSONALE. Imbratto con piacere questo foglio elettronico nella speranza di riuscire a sintetizzare 10 e più anni di fiero anonimato umano e artistico. Si parla di musica in prevalenza. Questo continuo gioco di luci ed ombre, di suoni che si inseguono nel tentativo-speranza di perfetta intersecazione. Siamo partiti dal rumore per arrivare al silenzio. Il nostro brodo primordiale è il rock e le sue molteplici evoluzioni. Abbiamo assimilato in tutto e per tutto il suo immaginario collettivo e il suo folklore, percependo poi a tempo debito di doverci slegare dalle sue etichette e dai suoi luoghi comuni per assecondare il nostro desiderio di ricerca e i nostri umori sempre più mutevoli. Sollecitati da una meravigliosa crisi d'identità, siamo andati a "togliere", nel tentativo di ridurre all'osso le nostre sensazioni e i nostri suoni. Una sperimentazione pressoché inconsapovele, dettata in primis dalla voglia-necessità di improvvisare e improvvisarsi. Avevamo assimilato troppi "input" nel corso degli anni, ed era giunto per noi il momento di disimparare. Non sapevamo bene quello che facevamo, ma sentivamo che in un modo o nell'altro dovevamo farlo. Nella costante incertezza abbracciammo quel "tutto" che ci piaceva. Era il 1995. Non avevamo particolari nostalgie sonore da recuperare a quei tempi, ne ci sbattevamo la testa contro il muro per trovare una formula "originale". Cercavamo in verità la cosa più difficile: la semplicità. Uno solo istante di inafferabile benessere. A poco a poco prendemmo gusto nel giocare con ciò che facevamo, e questo non prendersi mai troppo sul serio ci ha salvati da una seriosità che spesso ci tentava, ma che inevitabilmente ci avrebbe distrutto. Ci siamo presi le giuste pause al giusto momento. A volte non suonando pure per mesi. Il nostro concetto di "gruppo" si fece con il tempo sempre più astratto. Da anni ormai non avevamo più una sala prove, e il nostro sopravvivere a questi "tempi moderni" non ci permetteva un'adeguata strumentazione. Poca roba. Prima dei computers, una chitarra elettrica, una tastiera, un mixer degli anni '60 e un microfono, era quanto in nostro possesso. Pochissimi mezzi, ma tanta voglia di perseverare in ciò in cui credavamo e crediamo. Tanti pensano che fare musica equivalga necessariamente a vedere la propria faccia su di un poster, o che si valuti da quanto ci si riesce a guadagnare. Noi fortunatamente ci siamo salvati da questo pensiero tipicamente anni '80. Non siamo ne più ne meno di quello che siamo. Di questo siamo consapevoli e fieri, e sfuggiamo come possiamo alle regole, ai limiti, e persino a noi stessi. La necessità di esprimere ogni singolo instabile stato d'animo, di dare un suono a ogni momento che viviamo, era ( e lo è ancora ) più importante dell' abbracciare definitivamente un "genere" che alla fine ci portarebbe ad essere quello che non volevamo ne vogliamo essere. Cerchiamo costantemente di sottomettere il nostro ego per dar voce solamente alla musica. Il risultato del nostro operato è a conti fatti un'ibrido composto per metà da una essenza-volontà fatta di sola musica, e per l'altra metà fatta di totale e fragile umanità.
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My Interests

Music:

Member Since: 2/14/2007
Band Members:MENDES are:Francesco Cucinotta: acoustic and electric instruments, cuts, manipulations and voice.Salvatore La Rosa: acoustic and electric instruments, electronic programms, emulators and bkg voice.
Influences:Attacca e suona!!! Io non so cos’è la musica, e forse questa è la ragione per cui la faccio. So invece che tutto può diventare musica, essere trasformato in musica. Diffido delle persone che sanno esattamente dove comincia e dove finisce la musica. Il pittore dipinge su tela. I musicisti dipingono invece i loro quadri sul silenzio. La musica è l’arte di pensare attraverso i suoni. La musica è il solo piacere sensuale senza vizio. La musica è una delle vie per le quali l’anima ritorna al cielo. Gli elementi sonori che costituiscono la musica sono organizzati da un’azione cosciente dell’uomo. La musica è una matematica che s’ignora. Spesso la musica comincia dove la poesia finisce. Tra esse, un tacito e misterioso accordo. La musica è la tua propria esperienza, i tuoi pensieri, la tua saggezza. Se non la vivi, non verrà mai fuori dal tuo strumento. La musica non è una questione di stile ma di sincerità. La musica che non si solleva come un'onda non è una grande musica. Ascoltare bene ogni parola, verso, o suono che sia. Ascoltare la musica. Provare a cercare di capire. Sempre. La musica seria è una collaborazione fra la testa e il cuore, fra il pensiero e il sentimento. Ritmo: Battito del cuore. Tamburello. Cassa e rullante. Incosciente trasporto dei sensi verso l'essenza stessa della vita. Dolce ossessione. Vertigine felice. Estasi. La musica è naturale coesistenza di elementi opposti. Ogni musicista che rivendichi la propria appartenenza all'universo dei suoni, non potrà non attenersi a questo principio: Colui che è capace di tradurre in tutta semplicità i molteplici aspetti della natura umana, riconosce e apprende con umiltà l'efficace potere della propria arte. Egli stesso diviene dunque strumento musicale di una volontà sconosciuta, e così compie quell'opera segreta che soltanto il suo cuore è in grado di comprendere. Prima voi fate la musica, poi la musica vi muta. Solo chi penetra il senso della mia musica potrà liberarsi dalle miserie in cui si trascinano gli altri uomini. Una buona musica nasce nel momento esatto in cui smettiamo di pensare. Quando non siamo influenzati ( e anche ossessionati ) da ciò che amiamo ascoltare. L'"intenzione" prima di tutto. Come sistema nervoso della "nostra" musica. Devi amare per poter suonare. I gesti dicono poco; le parole un pò di più; la musica tutto! Il bello della musica è che quando ti colpisce non senti dolore. Quindi...attacca e suona!!!

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Sounds Like:
Record Label: Salomon Short AutoProduzioni
Type of Label: None