About Me
------------}
I edited my profile with Thomas' Myspace Editor V4.4----------------------------Gli ZetaZero nascono nel 2004, sono essenzialmente un duo composto da Tony Truncali e Patrick Rotolo e sono la naturale evoluzione della loro vecchia band i Minerva.
Il sound musicale degli ZetaZero è un miscuglio di influenze musicali tipicamente anglosassoni con il gusto pop della canzone italiana in un concetto musicale del tutto personale, con lobiettivo di un rock fresco e moderno, lontano dagli stereotipi del genere, ma allo stesso tempo di qualità .
Con i Minerva fin dal 1996 hanno suonato in giro per la Sicilia in pub, piazze ed eventi di ogni genere, aprendo un concerto di Alex Britti nel Ferragosto '99 e suonando nell'estate del 2000 al 1° Salone della Musica nel Mediterraneo di Catania prima dei Litfiba.
I Minerva firmano nel 1998 un contratto discografico con la Mad Productions/Cgd, ma prima che i lavori per lalbum desordio inizino (dopo quasi 2 anni di attesa) letichetta affonda in problemi finanziari e chiude i battenti.
Dopo lo scioglimento dei Minerva nel 2001 Patrick Rotolo partecipa ad altri progetti musicali (Inchiuvatu ..).
Tony Truncali partecipa suonando il basso nel disco degli EPO, un progetto indierock napoletano prodotto da Mario Conte (tastierista di L.Berte, Audio2, Peppe Barra,99Posse,Meg); inoltre nel 2002 realizza un demo (Molecola 2002) come solista coinvolgendo solo il batterista Alessandro Augello già nei Minerva.
La voglia di tornare a suonare in una band si concretizza con la riunione della band alla fine del 2003 con lavvicendamento di T.T. alla voce al posto di Vito Sabella (ex vocalist dei Minerva).
Nel 2004 il nuovo demo dei Minerva (Ripartire da zero) totalmente autoprodotto, suscita subito molto interesse con ottime recensioni su diversi siti musicali e limmediata attenzione di diverse etichette (tra cui anche una majors).
Mario Conte, produttore e musicista responsabile della Blend, nuova indie label di Napoli, crede fortemente nel progetto e li mette subito sotto contratto.
Da adesso in poi il progetto adotterà il nome ZETAZERO (anche perchè il vecchio nome si scopre ormai già utilizzato da un altra band italiana fresca di disco di debutto); ma in questa nuova immagine linguistica, che sta a indicare il crocevia tra la fine di un percorso e l'inizio di uno nuovo, la band si identifica perfettamente.
Gli ZetaZero si mettono subito al lavoro con Mario Conte e Peppe Innaro (sound engineer, tra i migliori in Italia) al Blend studio di Napoli, registrando lalbum.
Nel dicembre 2004 gli ZetaZero volano a Barcelona in Spagna per girare il primo video della loro carriera, per il quale si avvalgono di un regista di fama internazionale quale Alex Orlowski (Afrika Bambataa, Hooverphonic, Mo' Wax, Timoria, Elio e le storie tese ..ecc.) e di numerosi spot pubblicitari per la tv (Bmw, Energie, Lancia Y, Alice/Telecom). Inoltre il video sarà sponsorizzato dalla Burn energy drink.
Il 14 ottobre 2005 esce su etichetta Blend/Self distribuizione il cd/single Amore al buio, primo estratto dell'album "Ripartire da Zero" pubblicato il 25 novembre 2005.------------------------RECENSIONI:ROCKIT.IT - Album Primascelta!
di Renzo StefanelQuesto non è un disco innovativo. Questo non è un disco d'avanguardia. Questo disco non apre mondi sconosciuti e non accende sinapsi imprevedute. Embè? E chissenefrega! Questo è un disco di pop sbarazzino e cantabile, non nuovissimo, molto radiofonico ma saldamente radicato nella tradizione indie pop inglese (Xtc) e italiana (il Battiato primi ottanta, Rino Gaetano per certi testi, i primi Denovo per certe soluzioni sonore). È un disco che annovera un potenziale singolone ("Amore al buio", impressionante da questo punto di vista; bellissimo il testo, poi, con quel catalogo di luoghi comuni della canzone d'amore italiana e del corteggiamento), zeppo di testi giocosi e pieni di calembour. È un disco gioioso, che canta degli aspetti felici della vita senza essere sciocco.Quello dei siciliani Zetazero è una sorta di ideale Fm pop indie, che in un mondo immaginario potrebbe sostituire gli orrori mainstream. È un disco con dei difetti: a tratti certi suoni sono leggermente vecchiotti. Ma una produzione diversa potrebbe donare un suono più up to date. C'è chi stroncandoli (ma ne anche hanno detto tanto bene…) ha scritto che corrono il rischio di diventare gli Audio2. E grazie: il produttore Mario Conte li ha sulla coscienza. Però ha fatto anche Meg. Per cui: Audio2? Sì, ma dell'indie pop. E scusate se è poco.Così, gli Zetazero, a modo loro, fanno parte di quella pattuglia di artisti (Baustelle, Numero 6, Bugo…) che gettano ponti verso il mainstream per tentare di rinnovarlo, mantenendo intatta la propria credibilità artistica. Anche se in ritardo, "Ricominciare da zero", potrebbe far bella figura tra i vostri dischi per l'estate, mentre correte a cento all'ora come Morandi sull'Autosole a finestrini rigorosamente aperti, e fuori scorre un paesaggio di fiori elettrici a cartoni animati, tra campi di fragole e alberi di zucchero filato innaffiati di profumo.
(19-06-2006)------------------------------------------------
-----------------------------------------
Rolling Stone - dic 2005La formazione siciliana Zetazero si iscrive per diritto artistico a quella nuova generazione di giovani musicisti(Baustelle,Perturbazione, Marta sui tubi,Lombroso, ecc.) che stanno cercando di reinventare la musica pop italiana con nuovi e più alti parametri qualitativi, rischiando di salvarla dalla banalità .Lo fanno, nella fattispecie, con una decina di canzoni molto godibili e ben congegnate, più un curioso e piacevole esperimento di natura electro-ambient a chiudere la scaletta.Intelligenti e originali nei testi quanto nei suoni, Tony Truncali e Patrick Rotolo, già attivi con il gruppo Minerva, inaugurano con questo "Ripartire da zero" il nuovo marchio, decisamente di qualità , con il quale è auspicabile percorrano ancora molta strada.Il carburante dimostrano di averlo e il singolo apripista "Amore al buio" è solo una delle numerose frecce al loro arco.Federico Fiume
voto: 4/5
------------------------------------------------------------
-----------------------------
Rocksound - dic 2005"...come se Rino Gaetano, oggi, suonasse con Bluvertigo e Subsonica dopo un viaggio nella Grande Mela del dopo 11 settembre e una scorpacciata di pop inglese anni 80...". Così i Zetazero presentano il loro album d'esordio, "Ripartire da zero" (prodotto per la neonata label indie napoletana Blend'r capitanata da Mario Conte), e non potevano descriverlo in modo più appropriato.
Questi pochi riferimenti infatti bastano ad avere un'idea del primo lavoro del duo proveniente dal già consolidato progetto del 1996, i Minerva. Il demo autoprodotto dai Minerva (nome non più utilizzabile in quanto adottato da un'altra band emergente), dà il titolo all'album della nuova band di TT, i ZetaZero. Dal sound del precedente progetto musicale, che già aveva conquistato il gradimento di pubblico e critica, nasce lo spirito dei ZetaZero, caratterizzato da una miscela di influenze anglosassoni accostate a un pop tutto italiano.Il risultato, pur denotando uno stile tutto personale, è fruibilissimo.Sveva Staffaroni
------------------------------------------------------------
---------------
ROCKSHOCK (www.Rockshock.it).....Ripartire da Zero e lasciarsi i Minerva alle spalle...questo l'obiettivo dei Zetazero che cambiano pelle, ma non sound!!!
Un pop non edulcorato, ma con forti influenze anni '80 è quello che emerge dal primo lavoro degli Zetazero, ex Minerva.
Ripartire da Zero ha delle atmosfere da brit pop, e può essere abbastanza criticabile per i suoi arrangiamenti, ma certo ha di buono la semplicità e la cura dei particolari.
I ragazzi di Sciacca non hanno lasciato nulla al caso e sono davvero "ripartiti da zero" per mettere su un lavoro non solo degno di nota, ma con delle sonorità coinvolgenti ed interessanti.
Basta ascoltare la classica Mille Luci, o la canzone che dà il nome al disco, per capire che ci troviamo davanti ad una band che è cresciuta molto e che ha bene in mente gli obiettivi da raggiungere.
Eravamo stati già ammaliati da Amore al Buio, singolo uscito in ottobre, e che ci aveva regalato un testo non banale, alla Rino Gaetano.
Adesso siamo pronti ad ascoltare tutto questo, e loro sono decisamente pronti a farci vivere più di un'emozione.Voto: 7/10
------------------------------------------------------------
---------------
DIRADIO (www. DiRadio.it)Gli Zetazero, nascono all'incirca attorno al 2004 e sono la naturale prosecuzione di una storica band, i "Minerva".
Provenienti da Sciacca i Minerva hanno portato avanti delle sonorità tipicamente anglosassoni ma con il gusto e l'efficacia del pop made in Italy.
I Minerva semplicemente si sono trasformati in Zetazero, sia per necessità di denominazione, un'altra band portava la stessa sigla identificativa, sia per allargare il campo di azione con un sound fresco facile tra virgolette ma di qualità .
L'impulso portato da TT, alias Tony Truncali, a questo progetto è stato fondamentale, frullando tra amori ed umori, legati non soltanto agli anni 80 anglosassoni, TT ha saputo costruire, creare, sviluppare un approccio sonoro assolutamente accattivante, ma non per questo già scontato.
Il singolo Amore al buio, che precede l'uscita dell'album è la prova tangibile, di questo spirito, di questa voglia di rimettersi, dopo la lunga ibernazione con i Minerva,
di questa volontà di "Ripartire da Zero", che vedi caso è anche il titolo dell'album in uscita.
Ripartire da zero, significa riprendere il percorso, con una rinnovata fiducia,
significa allargare il raggio d'azione per costruire un prodotto popolare, sempre tra virgolette, ma badando anche alla qualità pur nella facilità di approccio.
Ma non c'è solo "Amore al buio", che spicca in questa fatica di TT e compagni.
Anche la title track, il brano di apertura è una efficace pop song, con un accattivante ritornello che ti entra immediatamente in circolo.
E poi "c'est la vie", un fortissimo amore british ottanta, riveduto e corretto con gusto e capacità da TT e soci.
Da segnalare ancora "Mille luci" dolce e delicata con un vezzo romantico che non guasta.
Un album che sicuramente fa la sua bella figura nel panorama pop di casa nostra.Maurizio Calzavara
------------------------------------------------------------
---------------------
BEAT Magazine n.4 (Dic 2005/Gen 2006)Gli Zetazero partono da zero, ma in realtà sono i Minerva, gruppo rinato con una nuova identità .
Comunque, da zero sfornano un piacevole, fresco e onesto pop con accenti inglesi e influssi british, che mostra qualche idea frizzantina pur senza sperimentare troppo.
Piacevole ed efficace il singolo Amore al buio, che ha anticipato di qualche settimana l'uscita del disco, con il suo ritornello ripetitivamente simpatico.
Le luci e i toni si abbassano sul finale con Mille luci.
Nel complesso questo è un disco gradevole e divertente, in cui compaiono diverse canzoni facilmente radiofoniche.
Un album che tiene compagnia senza essere invadente.--------------------------------------------------
-------------------------
NEWSIC (www.NEWSIC.it)C'è qualcosa di male a essere pop? C'è qualcosa di male a non (voler) essere innovativi o d'avanguardia? Assolutamente no. Si può essere indipendenti (nel senso di non-major) e fare pop di qualità .
Prendete gli Zetazero, duo formato da Tony Truncali e Patrick Rotolo. "Ripartire da zero" non aprirà nuovi scenari musicali né farà gridare al miracolo, ma un complimento ce lo strappa. Già al primo ascolto la band siciliana si distingue per un sound collaudato e di sicura presa (voce pulita, chitarre con riverbero à la U2/Coldplay, strumentazione elettronica dosata "quanto basta", sezione ritmica robusta) e liriche spesso votate al pessimismo cosmico, in palese contrasto con una musica fondamentalmente col sorriso sulle labbra, nonostante qualche striatura scura.
Sul fronte del "pop dagli occhi azzurri" la titletrack è il brano con una marcia in più, mentre all'altro estremo dello spettro, quello più indie (ma ricordiamoci che stiamo parlando di un disco pop), spicca "Confondimi", con una linea vocale alla Bluvertigo. C'entra poco "Elena", con un riff che è un semi plagio da Heartbreaker dei Led Zeppelin (e quindi sarebbe perfetta in un disco delle Vibrazioni), ma l'amalgama sonora è così riuscita che tutto il resto non conta.
Perfetto per la discografia multinazionale, "Zetazero" potrebbe deludere tutti coloro per i quali "indipendente" è un genere musicale, più che una modalità produttiva. Se invece si abbandona qualche preconcetto e si ascolta il disco, l'impressione che si riceve è certamente positiva.(Claudia Benetello)
voto:8/10
------------------------------------------------------------
---------------
Kathodik.itGli ZetaZero sono in realtà due musicisti dalle notevoli esperienze passate, che non stiamo qui ad elencare, perché farebbe torto alla compiutezza del lavoro di cui in questo momento parliamo. "Ripartire Da Zero" appare come un'efficace metafora della difficile carriera che i musicisti non turnisti possono vivere in Italia, soprattutto se non si piegano alle mode del momento (che sia il reggae, lo ska o il fast brit rock) o non si adeguano alla ricerca del singolone per sfondare. Chiunque si estranei da queste regole deve rassegnarsi ogni tanto a ripartire da zero, che però proprio zero non è, fruttando un bagaglio artistico e d'esperienza importante. Che in questo caso si vede tutto. Fin dalla title track si capisce di avere in mano un disco di pop ottimo, ben suonato, composto ed arrangiato. Ma di quel pop che ha un qualcosa in più, spesso anche rispetto al rock di scarsa fattura. Per intenderci, sulla scia del primo Daniele Silvestri o di Max Gazzè, in cui la fusione musica/testo è sempre votata allo scannamento delle banalità senza per questo rivolgersi ad orecchie troppo orientate verso un genere. Molto altro si trova in questo disco, da Battiato ai dischi buoni dei Tiromancino, ancora più calzante nel caso di specie forse Riccardo Sinigallia. Stupiscono piacevolmente di questo cd i suoni, la capacità di essere orecchiabili, come in Amore Al Buio o Elena, senza ganci troppo spudorati o sputtanati. Ben suonato dicevamo, ma anche con un ottima produzione. Con in più il pregio, fondamentale in una scelta musicale simile, della brevità totale. Speriamo passino un po' in tv, così da levare spazio al pop becero di certi italioti e anglicani.
------------------------------------------------------------
MIUSIKA.NETSi può fare Pop senza esser per forza banali e con intelligenza?
Nel caso degli ZetaZero la risposta è si!
“Ripartire da zero†è il primo album di questo duo siciliano (attivo già da anni col nome di Minerva), un disco pop che ricorda molto la wave-pop inglese degli anni 80 ma anche i primi Gaznevada, anche per questo potrebbero ricordarvi Max Gazzè e i BluVertigo le influenze musicali quelle sono.
Il disco non ha pretese di rivoluzionare il mondo musicale ma “solo†di regalarci circa un ora di buona musica pop, e il bello è che ci riesce, va via bello liscio senza lasciare quel senso di stucchevole e di plasticoso di gran parte del pop odierno, nazionale e non.
Credo che la sfortuna dei ZetaZero sia stata di non uscire per una major altrimenti oggi starei parlando di una delle band più acclamate d’Italia invece che di un gruppo semi-sconosciuto, ma a questo potete rimediare voi! ascoltate e fate ascoltare questo album e chissà che qualcosa avvenga.
In attesa del nuovo album riparto da zero.
Mario x miusika.net"L'arte rinnova i popoli e ne rivela la vita, vano nelle scene è il diletto
ove non mira a preparar l'avvenire."---
visita anche: www.zetazero.vox.com
-----------------------------