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Storia di un documentario su un'isola

Progetto di Co-Produzione dal basso di un documentario per salvare l'isola di Favignana

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Storia di un documentario su un'isola
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Film co-prodotto sotto licenza CopyZero

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Sito ufficiale: www.storiadiundocumentario.com

Produzioni dal basso: www.produzionidalbasso.com

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Risorse: scheda tecnica

Inizio riprese: Ottobre-Novembre 2008

Durata: 7/8 settimane

Luogo: Isola di Favignana (TP)

Troupe: Gaspare Pellegrino (regista, direttore della fotografia),
Corrado Fortuna (regista, attore),
T.b.C. (fonico, organizzatore),
Massimo Virzi'(assistente operatore)

Supporto di ripresa: Digitale HDV


Note di regia
Il nodo centrale del film, è il punto di vista del protagonista. Arriva sull’isola con un atteggiamento positivo. Gradualmente Corrado sbatterà il muso, senza volerlo, contro alcune delle brutalità di cui l’isola è vittima. Il suo umore cambia. Il suo atteggiamento si fa disilluso. Negli anni in cui non era andato a Favignana, aveva quasi idealizzato quel posto. Adesso che vi è tornato, si incanta. Filmare quei luoghi meravigliosi lo rilassa, lo rende di buon umore, ha una funzione catartica. Quando vede che l’isola sta passando un periodo molto grave della sua esistenza, rimane deluso. Lo sguardo nei suoi confronti da incantato diventa cinico. La delusione del ragazzo sarà uno strumento importante per trattare quei temi complicati, in maniera molto delicata, leggera, senza puntare il dito su nessuno. Una semplice constatazione: l’isola così va verso una grave crisi. Da documentarista capisce quindi che il suo film non può essere solo naturalistico, deve diventare uno strumento d’informazione. Deve servire a dare fiducia, la speranza che l’isola possa tornare ad essere la stessa di un tempo. Meravigliosa. All’inizio, Corrado ha in mente di fare un film diverso dal nostro. Il suo documentario vuole essere finalizzato a mostrare le meravigliose caratteristiche dell’isola. Noi vogliamo informare che queste caratteristiche potrebbero scomparire. I due punti di vista lentamente si avvicinano, fino ad incontrarsi. Il suo film diventerà quello degli autori.L’intenzione è quella di incominciare le riprese a cavallo tra Ottobre e Novembre, quando a Favignana sta iniziando l’inverno, e i suoi abitanti ritornano in quella dimensione intima. L’estate infatti, la condividono con tutti, ma quando l’ultimo turista torna a casa, i favignanesi ritornano ad essere soli. Intimi. Interiori. Questa è la dimensione che vogliamo mostrare. Un’isola è un circuito chiuso di relazioni e legami ancestrali. Rapporti privilegiati con la Madre Terra. Favignana sarà filmata perché metafora di una società che sta cambiando. Che attinge dalla natura senza un disegno preciso, in maniera caotica e distruttiva. L’intervento dell’uomo non deve essere invasivo, ma costruttivo. Deve abbellire non peggiorare. Agiremo per concetti universali: Ecologia, amore per la natura, rispetto per il mare, per l’isola ed i suoi abitanti. Balzerà agli occhi che a Favignana, come in qualsiasi altro posto del mondo, se non ci sarà una mentalità più rispettosa nei confronti della terra, avverrà uno scempio imminente. La nostra troupe sarà assolutamente leggera, digitale. Pronta allo spostamento veloce. Dinamica. Sul set saremo in 5. Regista, attore, fonico, organizzatore e assistente operatore. Il regista curerà anche la fotografia e avrà l’occhio in camera.

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L’isola di Favignana è in pericolo. Quella bellezza paralizzante, quello splendore primordiale, quella essenza selvaggia, fatta di mare di cristallo, di storia primitiva impressa nelle cave, di fondali ammalianti, di cultura secolare e paesaggi da sogno, è in grave pericolo. Oggi Favignana, la farfalla del Mediterraneo, sta vivendo un periodo fondamentale della sua vita. Tutto ciò che la rende unica potrebbe sparire. Proprio questo il nostro film cerca di mettere in evidenza, attraverso le vicende di Corrado, il protagonista, che sbarcando sull’isola per realizzare il suo documentario naturalistico, teso ad esaltare le meraviglie locali, sbatterà contro una realtà inaspettata: il peggioramento visibile dei fondali marini, la scomparsa irreversibile di alcune cave di tufo di incredibile valore storico, l’intervento del privato in zone che sono patrimonio dell’isola e dell’umanità intera.

Oggi Favignana è di fronte ad un bivio. Salvarsi o auto-distruggersi lentamente. Quasi senza accorgersene, si sta andando verso lo stravolgimento della natura dell’isola, verso l’esaurimento delle sue più importanti risorse, proprio di fronte ai nostri occhi. Il film nasce quindi dalla voglia di documentare quello che sta succedendo all’isola che amiamo, dal diritto di capire perché Favignana ha subito una chiara involuzione rispetto ad un passato d’oro. Ma anche dal dovere di opporci a quello che può diventare uno dei più gravi disastri ambientali per mano dell’uomo. Invertire la rotta è possibile. Ma Favignana ha bisogno di noi adesso, ha bisogno della sua comunità.

Favignana ha bisogno di tutti quelli che la amano. Di tutti quelli che amano la propria terra. Perché Favignana è nostra. Favignana è di tutti. E la dobbiamo salvare.

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