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Lili Refrain è una giovane sperimentatrice di suoni che avvia un progetto solista nel Dicembre 2006 con la performance The Birch Chant, riflessione musico-gestuale sul panorama multisfaccettato delle follie metropolitane.
Da qui in poi la sua indagine sonora si evolverà in una ricerca vocale che farà tabula rasa del verbo, riducendo l'espressione e il gesto a puro suono e rendendo la voce strumento tra il lirico e il grottesco, tra l'urlo e il sussurro.
L'estemporaneità vocale si libera su paesaggi di corde pizzicate, strappate, arpeggiate, percosse, strofinate, urlanti vibrazioni stratificate, quasi ossessivamente, in orizzonti contrappuntistici dove consonanza e dissonanza camminano a braccetto tra fitti tappeti sonori e improvvisi silenzi.
Oltre all'attività performativa la Refrain stringe una fertile collaborazione con il poliedrico artista visivo Francesco Viscuso con il quale si avventurerà nei meandri della sperimentazione video artistica, fotografica, pittorica, coreografica e coreutica musicale in opere che sfiorano la visionarietà surrealista sotto la spinta di una forte poetica dada.
Il 7/07/2007, in occasione del Live Earth, Lili Refrain esordirà nella sua città urlando davanti all'altare della Basilica di S.Giovanni in Laterano durante l'esecuzione di una performance per Seven Words, opera scritta e diretta dal Maestro Cristiano Serino per violoncello, orchestra e coro che, in quell'occasione, vedrà la straordinaria presenza del London Oratory School Schola.
L'evento verrà ripreso in diretta mondovisiva.
Nel Dicembre 2007, dopo un anno di vita e autoproduzione casalinga, Lili registra il suo primo cd in studio alla Hombrelobo di Roma.
Chiunque lo desideri può trovarlo nelle migliori parafarmacie d'Italia o può acquistarlo rivolgendosi direttamente a Lili Refrain.