Le mie Parole uno .. Le mie Parole .. Altre mie Parole ....
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Genitori pallidi di arte inespressa in espressioni folli.
Sferro pugni al buio che mi risponde in sbadigli.
Due passi indietro ed uno di lato e sono punto a capo.
Nel mio angolo di luce di fiammifero.
Di soffio assassino.
Di mani barriera che bruciano.
Che amano.
Sai che nei tuoi piedi c’è la rincorsa e il salto a vuoto.
C’è uno sparo a salve.
Sai che ho decimato i miei sì e ne ho lasciato
uno piccolo e senza accento.
Sai che ho urlato così forte, un giorno, da
rendermi visibile alle stelle e al loro ritorno.
Sai che non hai mai saputo niente.
E che cadono petali di nulla tra le pietre lisce.
E che esserti lontano è tuffarsi a capofitto
in un incendio per salvare un sogno.
E che l’autunno promette oro ma seppellisce i mari.
E che ingoio a vuoto quando perdo gli spazi tra le Parole.
Ascolto il disagio della rondine e del gabbiano.
Per avere ali ad uncino che strappano cieli.
Che appigliano nuvole e restituiscono neve ad agosto.
Cinque sensi. E cinque direzioni.
Per disegnare frecce e scordare i bersagli.
Per programmare traiettorie ed inventare
tattiche e non azioni.
Perché tu sai. Sì, tu lo sai,
che mi si rompono le ginocchia sotto i tuoi sguardi.
Che cado e bramo, e lecco resti.
Che imploro e impreco. Che scalcio e incasso.
Che la cometa muove la coda.
Come una lucertola.
Senza poesia.("Si" Lucy)Paolo Benvegnù
"Suggestionabili"
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