fabriz[io?] pollio
melodisteria
C’è tanto rammarico in questo ciclico ripetersi degli eventi. Così cerco di perdermi e lasciare che fluisca l’immateriale. Se solo ripenso a quanto è breve e a come d’un tratto si assiste a una guerra civile. Rivoluzione. Lo scorrere perpetuo di questi stati emotivi sta finendo per portarmi via con sè, scivolando sulle ombre di rovine che non voglio vedere. Ci sono monumenti ancora intonsi in questo vittoriale della sconfitta: busti di marmo rapidi come molle pronti ad afferrarmi mentre scappo. Accampati sulle mie spalle ingannano il mio sguardo, poi mi chiamano e si nascondono. Non c’è giustizia in certi luoghi della ragione. No. Qui no. Qui adesso ci sono solo io, con tanti burattini intorno che riesco a muovere come voglio. Mi vizio con gusto. Le foto sono così: sorridenti, silenti, inconsapevoli. I fatti si trascinano con me in questa apatia priva di spunti. Inconsueta voglia di alba: tutto bene, ma fa strano. Niente più di quest’aria potrebbe esprimere. Niente se non un carnevale potrebbe accogliere il progetto del carro che ho in cantiere. Ora che mi resta solo da scegliere la maschera.
fabrizio vercellino
psicosuggestioni
Isteria, nevrosi spasmica a tratti razionale in quanto tradizionale. Punti di sfavore nei rapporti interpersonali: geneticamente malinconico a tratti e depresso. Sfoga reali tratti di ipertensione, libero per natura, maniacale quanto basta. Ama giocare con i "colori" ma non ama indossarli. Poche parole concise e ben determinate. Attende e valuta. Invoca perdono, crede nella speranza che ci sia un futuro sicuramente migliore.
vito gatto
classicavanguardia
La musica è finita, e il vuoto nelle orecchie è così assordante da farmi venir voglia di riaccendere la luce: sarà meglio, se voglio continuare a riempirmi la bocca di liquidi, e gli occhi di bellezza. Tiro avanti a cercarla in qualche modo, mentre chi al mio fianco mi possiede permette alla mia pelle di irrigidirsi, sudare freddo...tagliarsi. Gemere all'apparenza nel nulla non è più un problema, non è più un rituale originale, accade ormai con la stessa frequenza con cui mi lavo le mani, sempre, sempre sporche, sempre. Non è tanto un'ossessione quanto un mio voler essere, sono io la mia ossessione, ed è chi mi possiede ad essere ammaliato dalle secrezioni delle mie dita, che sto a concedergli con piacere. Ci si aiuta a vicenda, in questo risiede la passione. Vuole uccidermi? che lo faccia pure, nel suo morso avvelenato ci vivo sereno. Ciò che mi toglie energia continuamente è che devo stare attento a non farglielo capire...se la smette, io che faccio?
mamo
pulsivistinti
Non è sufficiente comprendere la verità , è necessario sentirne l'essenza. C'è un senso della vita, come delle passioni, dei sentimenti e della bellezza. Chi lo comprende ma non lo sente, comprende ciò che quella verità significa, ma non comprende che sia la verità , perchè non ne prova il senso quanto la persuasione. Ecco perchè solamente chi possiede il coraggio di affermare sempre la verità , riesce a sentirne l'intima essenza e a rendersi veramente libero.
guido casella
flussoritmo
Le città viste dall'alto mi ricordano i viaggi nello spazio. L'attimo in cui le macchine, i palazzi le nostre giustificazioni cessano di essere quello che sono e diventano macchie e poi punti e poi niente, assolutamente niente viste a quella distanza dove la gravità è solo un ricordo, la gravità che trattiene le mie urla, la gravità che vince le mie ragioni, le città viste dall'alto mi ricordano i viaggi nello spazio... e' là che vorrei essere www.myspaceeditor.it
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