Quattro voci, quattro cuori pulsanti si rincorrono in un gioco di arrangiamenti acrobatici e sensuali. Una suggestione di contrappunti e polifonie che fonde un’articolata tessitura armonica di carattere jazzistico ad una intensa e carica mediterraneità .
L’esordio è sul palcoscenico del Festival di Sanremo nel ‘94 dove i Baraonna ricevono il Premio della Critica per il Miglior Arrangiamento e il Premio Popolarità TV.
Dodici anni di attività nella vocalità , nella discografia, nel teatro musicale e nella televisione con la produzione di lavori discografici a marchio Baraonna (Sony music RdS), con prestigiose collaborazioni con artisti italiani tra cui Baglioni, Cocciante, Zero, Mango, Lavezzi, Bongusto, Berio, De Piscopo, e una lunghissima serie di partecipazioni ad eventi del panorama musicale nazionale ed internazionale.Il concerto presenta una sequenza elegante e variegata di stili differenti, uniti tra loro dal fil rouge della polifonia creando un’affascinante contaminazione tra lo stile jazz e il patrimonio tradizionale italiano e mediterraneo.
All’interno del programma musicale l’amatissima ‘O sole mio innestata ad un classico d’oltreoceano come Take five (il celebre cinque-quarti di Dave Brubeck) oppure l’esotica A night in Tunisia (manifesto del bebop di Dizzy Gillespie) intrecciata al brioso ‘O Sarracino di Renato Carosone.
Di particolare impatto la versione in napoletano del brano “Four Brothers†di Jimmy Giuffre, già cantata dai Manhattan Transfer in inglese e dagli Swingle Singers in francese e l’esecuzione, in puro stile New Orleans, di celebri pezzi italiani “EIARâ€, dell’epoca della Radio anni ’30.
Una carrellata canora a perdifiato, un viaggio musicale festoso e coinvolgente con tanto ritmo, cuore e passione.