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Giuseppe Palladino

Quando smetti di sognare hai smesso di essere uomo

About Me

Nasco a Campobasso il 9 novembre del 1985, in un freddo sabato alle ore 9.10, e sin da piccolo la mia passione per la musica si fa sentire, infatti come tutti i bambini inizio l’approccio strumentale suonando cocci e pentole a casa, tutto questo perché all’età di 3 anni mio padre mi fece sentire nella nostra vecchia uno, una cassetta di un gruppettino chiamato Dire Straits e rimasi esterefatto da un brano “ Walk of life “. Poi successivamente mia nonna mi regala una batteria giocattolo e da li poi è storia dei giorni nostri. A 7 anni i miei genitori decidono di portarmi nella scuola di musica del Maestro Ascenzo Palladino, per imparare a suonare la batteria ma arrivato li rimango affascinato da uno strumento enorme fatto tutto di legno, con due enormi strisce di tasti bianchi e neri e tanti pulsanti grigi, me ne sono subito innamorato senza neppure sapere cosa fosse. Subito dopo scoprii che era un organo e così ho cominciato a prendere le prime lezioni. Successivamente e per essere precisi dopo un anno, sentivo che quel suono doveva essere completato con un altro ma avente timbro diverso cosi cominciai ad alternare alle lezioni di organo, lezioni di pianoforte ed ero inconsapevole che quest’ultimo sarebbe diventato il mio strumento prediletto. Gli anni passano, e il mio maestro viene a mancare prematuramente, ed io ad un passo dall’esame per l’ammissione al conservatorio, decido di non prendervi più parte e comincio da autodidatta il mio percorso. E quale migliore insegnante , poteva esserci se non l’ascolto assiduo e continuo di dischi e cassette ? Comincia così per me una nuova linea di studio, dove mi sdoppio nel ruolo di insegnante ed allievo, scelgo i brani , li ascolto, li studio, li suono, giornate intere ad esercitarmi. Ovviamente con l’età che passa e l’adolescenza che bussa alle porte, l’istinto di ogni musicista e quello di dar vita a qualcosa di proprio, e cosi comincio a scrivere i primi pensieri e a buttar giù qualche melodia ma avverto ogni volta che lo faccio, che mi manca ancora qualcosa, si proprio così , il pianoforte non riesce ad esprimere in alcuni situazioni le mie idee, occorre un altro strumento !!! Penso e ripenso, poi l’occhio cade sulla chitarra di mio padre, una Tamaki a 12 corde, che per imparare da autodidatta non è certo delle più semplici. Ma poco importa, lascio di colpo il piano , e mi butto a capofitto in questa nuova avventura e così nel giro di qualche anno le mie idee riescono a trovare voce in due strumenti. Arrivo così alla tenera età di 16 anni, che avevo passato ad ascoltando Gatto Panceri, Dire Straits, Eric Clapton, De Gregori , Ligabue , insomma gente che aveva fatto storia nella musica, ma un giorno mentre mi cimentavo in uno dei miei lavori estivi, Stefano, un collega di mio padre, mi apre un nuovo orizzonte musicale, quello dell’hard rock e del metal, mi inizia a gruppi come i Def Leppard, Skid Row, Motley Crue, Led Zeppellin, Deep Purple, Guns N Roses, Whitesnake, Brian Adams, Metallica, Iron Maiden e Jon Bon Jovi che poi insieme a Clapton, Mark Knopfler, Panceri e Ligabue avrebbe formato il mio quadretto delle meraviglie, dando vita al mio modo di cantare e suonare. Così fresco di questi nuovi fermenti musicali, entro nella mia band, e non chiedetemi come si chiamasse perché a distanza di anni ancora non l’ho capito nemmeno io, immaginate quindi quanto fossimo organizzati, e cosi cominciano le prime prove, ed i primi pezzi propri, in realtà erano 2 di cui uno scritto testo, musica ed arrangiamento da me, e ricordo ancora i complimenti ricevuti dai nostri genitori per aver dato vita a quel pezzo, ah bei tempi quelli, capelli lunghi e stivali e Rock on the Road. Ma a 16 anni si è piccoli e non si capisce ancora quanto possa significare la musica per se, e cosi il gruppo di sfascia in poco tempo. A 17 anni prendo lezioni di chitarra elettrica, dal Maestro Giacomo Raimondo che rimane colpito da me e dal mio modo di suonare e di fare musica ed ogni lezione non perde tempo a rinfacciarmi di essermi ricordato troppo tardi di voler prendere lezioni di chitarra elettrica. Poi all’età di 19 anni entro come Vocalist e Pianista in una nuova band : Blue Blood Blues Band, che tutto facevano tranne che Blues, facemmo solo un’unica apparizione ad Isernia il 30 maggio del 2005 con due cover di Santana, una di Eric Clapton ed un pezzo reggae intitolato “ Il vizio dello Stato “ da me scritto ed arrangiato. Ma le cose non sono andate bene neanche li, le persone andavano e venivano più che un gruppo sembrava una stazione. Cosi nel 2006 mi iscrivo in un accademia jazz, spinto da un mio amico Maestro e Compositore di Batteria, e mio fermo Estimatore, ma l’esperienza dura poco a causa dell’università e degli impegni che essa mi procura. Ad oggi, continuo a mettere su carta le mie idee, ed i miei brani sono stati visionati nell’autunno 2007 da una persona di una certa importanza nel panorama musicale italiano, e l’esito è stato ottimo, infatti ho ricevuto i complimenti per i brani e per il mio talento. Aspetto quindi solo un produttore !!!!!!!!!

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My Interests

Music:

Member Since: 12/28/2007
Influences: Eric Clapton, Mark Knopfler & Dire Straits, Bon Jovi, Ligabue, Gatto Panceri, Nomadi, De Gregori, Neffa, Yannick Noah, Laura Bono
Type of Label: None