PER SCRIVERMI: [email protected]
Note Biografiche:
Enrico Ruggeri nasce a Milano il 5 giugno 1957. I primi passi nel mondo della musica li muove con alcuni gruppi del liceo. La sua prima band, i Josafat, è del 1973. Con la successiva, formata nel 1977 e chiamata Decibel, incide un album dal titolo Punk. Con questo gruppo inoltre Ruggeri si presenta al Festival di Sanremo nel 1980, dove presenta Contessa (contenuta nell'album Vivo da re): sul palco dell'Ariston tornerà nel corso della sua carriera altre sette volte. Nel 1981, dopo aver lasciato i Decibel, Ruggeri inizia la collaborazione con Luigi Schiavone (chitarrista storico di Enrico e autore tra l'altro della musica di 'Polvere' e 'Non finirà ', oltre a 'Quello che le donne non dicono') e incide il primo album solista Champagne molotov. Due anni più tardi arriva Polvere. Nel 1984 esce Nuovo Swing e Ruggeri entra a far parte della Nazionale Cantanti di calcio. Nei due anni successivi pubblica ben tre album: Tutto scorre (1985), Difesa francese (1986) ed Enrico VIII (1986). Nel 1987 vince Sanremo con Si può dare di più, il brano cantato insieme a Gianni Morandi ed Umberto Tozzi. La stessa edizione del Festival lo vede protagonista come autore del testo di Quello che le donne non dicono (musica di Luigi Schiavone), interpretata da Fiorella Mannoia. Ancora nel 1987, infine, pubblica il live Vai Rouge. Dopo La parola ai testimoni, album impreziosito dalla collaborazione di Andy McKay dei Roxy Music, Ruggeri si reca in Unione Sovietica per registrare il disco Contatti (1989) con l'aiuto dell'Orchestra Filarmonica di Mosca. Nel 1989 debutta come scrittore con La giostra: in libreria il cantante tornerà nel 1995 con la raccolta di poesie Per pudore, nel 2000 con un volume di racconti dal titolo Piccoli mostri e nel 2001 con la sua autobiografia. Il falco e il gabbiano (1990) e Peter Pan (1991) precedono la seconda vittoria a Sanremo con il brano Mistero (1993), seguito dalla raccolta La giostra della memoria. Tra il 1996 ed il 2000 pubblica altri cinque album: Fango e stelle (1996), Domani è un altro giorno (1997), il disco in spagnolo La gente con alma (1998), L'isola dei tesori (1999) e L'uomo che vola (2000). Un altro live, La vie en rouge (2001), precede il suo ritorno a Sanremo con Primavera a Sarajevo, culmine artistico della collaborazione con Andrea Mirò. Con la cantante torna al Festival l'anno successivo per cantare il brano Nessuno tocchi caino, con cui vince il premio della critica per il miglior testo. Nel 2005 pubblica l'album Amore e guerra e, sempre nello stesso anno, conduce il programma televisivo, Il Bivio – cosa sarebbe successo se…, in onda in seconda serata su Italia 1.
Nel 2006 torna alla musica, pubblicando nel mese di luglio la raccolta titolata Cuore, muscoli e cervello.
Nel 2007 esce il libro'Quante vite avrei voluto' (Rizzoli)