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DANIEL RAY

Strade di fuoco

About Me


DANIEL RAY STRADE DI FUOCO 9th Street
L'album in vendita dal 13 ottobre ! ! !

DA LUNEDI' 13 OTTOBRE - L'album "STRADE DI FUOCO 9th Street" sarà on line in versione integrale. Potrete ascoltare ogni singola traccia. In streaming solo nella consolle di "BELIEVE Digital Label" che distribuirà il mio album su piattaforme digitali quali I-Tunes, Amazon, Napster, etc. Per gli amanti (com me!!) del disco vero (quello "col buco") ;-) sarà possibile ordinare il CD e riceverlo bello infiocchettato a casa oppure acquistarlo ai miei concerti.

11/9/2008 - Alberto Barina (Articolo)
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4/5/2008 - Boudicca (Intervista)
15/4/2008 - Boudicca (Articolo)

My Interests

Music:

Member Since: 5/24/2007
Band Members: DANIEL RAY è voce, chitarra e armonica, autore dei testi e delle musiche.

IL VAGABONDO DEL ROCK

La strada, la libertà e quella passione irrefrenabile chiamata Rock'n'Roll. E’ la storia di chi ha scelto cuore e anima ad ogni compromesso. Quella di un rocker dalle suole degli stivali consumate e i jeans sporchi di strada. Dalla formazione della prima band composta da compagni di scuola alla permanenza a Dublino. Il ritorno a Roma e un demo che secondo lui “deve” ad ogni costo finire su internet. La sua rivincita. Un disco autoprodotto. E sceglie di giocarsela direttamente col pubblico. E’ la storia di “STRADE DI FUOCO” e della “nona strada”. La storia di Daniel Ray, il “Vagabondo del rock”. Una voce graffiante sugli accordi un rock "sporco", "sudato", concreto ed essenziale. Un'amica di nome "Fender", un passato trascorso a fare a pugni con la vita. Il coraggio di credere in un sogno e la convinzione che chiunque possa e debba scegliere il proprio destino, il proprio "essere". Tutto cambia. Tutto è possibile. Quando la passione accende l'anima infuoca anche le realtà più fredde.

Nasce a Roma il 9 Febraio 1982. Ragazzo di indole ribelle e dalla spiccata vena artistica è il puro incontro tra il musicista intuitivo e l’anima rock. All’età di 14 anni imbraccia per la prima volta la chitarra da autodidatta e dopo aver imparato i primi semplici accordi vuole già scrivere canzoni formare una band salire sul palco e dire ad ogni costo la sua. Voce, chitarra e armonica, autore dei testi e delle musiche, cresce ascoltando vecchi dischi del rock americano anni ‘70 e ’80, rock’n’roll anni ‘50 e musica country, con Springtseen, Dylan, Mellencamp e Tom Petty che non tardano a diventare la colonna sonora della sua adolescenza. Ma la sua avventura comincia molto prima.

Figlio di un autista e di una ragioniera cresce tra il quartiere di Centocelle e quello di Tor Bella Monca nella periferia di Roma. In giro c’è ben poco da fare (se non rischiare di finire troppo spesso nei guai) e la salvezza arriva proprio dalla voglia di imparare “qualcosa” da quei “vecchi” vinili. Qualcosa di molto grande: la libertà di scegliere.

Trascorre un periodo in Inghilterra tra Blackpool e Liverpool dove appena arriva si fionda letteralmente nel Cavern (storico club nel quale si esibivano i Beatles ancor prima di essere conosciuti da tutto il mondo come i “Fab Four”). Appena di ritorno a casa tutto e’ chiaro: l’unica cosa che vuol fare è il rock and roll. Forma la sua prima band “The Back-Beat” con la quale suona cover di Beatles, Stones, Elvis e Chuck Berry. Affitta un garage e con i suoi amici comincia a far chiasso in un buco di 4 metri x 4. La prima esibizione dal vivo giunge in occasione della festa di fino anno nella sua scuola.. E quel giorno non la marina! Urla come un indemoniato “Long Tall Sally”, “Seven Nights To Rock”, “Carol”, “Good Golly Miss Molly”, “2o Flight Rock” e la tanto amata “Twist And Shout”, uno dei brani che resterà nel suo repertorio anche quando deciderà di suonare “le sue” canzoni.

Daniel comincia a lavorare e investe tutto ciò che guadagna nella sua attività di musicista. Compie 22 anni e perde improvvisamente suo padre (l’unico ad aver creduto fin dall’inizio nella sua determinazione!). Zaino in spalla, chitarra alla mano e si fugge in Iralnda, a Dublino, dove comincia l’avventura.. Quella del “Vagabondo Del Rock”. Un soprannome, un’etichetta che si attacca al cuore e sulla pelle e che arriva in quel periodo proprio dagli irlandesi. Di giorno lavora in un pub servendo ai tavoli e guadagnando quanto basta a pagarsi l’affitto di una casetta poco fuori città, a Pallmerstown. La notte la passa “col culo a terra” lungo O’ Connell Street, Grafton Street o nelle vie del quartiere di Temple Bar. Ogni notte dividendo l’asfalto con un diverso artista di strada. Ogni notte una storia diversa. Una musica diversa. E l’On The Road finisce immediatamente nelle sue canzoni. Poi a forza di “spallate” riesce ad entrare nei locali e a farsi posto nella mischia dei “musicisti da palco” ma solo dal lunedì al giovedì perché il fine settimana “spetta a quelli col nome” e lui di un nome sembra davvero esserne privo. Per loro è solo un vagabondo. Lui accetta e sorridendo risponde ogni volta: “Vagabondo? Si.. Vagabondo del rock!”. Dopo un mese un piccolo club di Temple Bar presenta in una locandina: 25th September “THE ROCK VAGABOND IN CONCERT!”

2007 - Si ritorna a Roma.. Con le suole consumate e con i jeans ancora troppo “sporchi” di strada. La voglia di live resta ancora, ma nonostante la “fame di palco” non riesce a coinvolgere altri musicisti nel suo progetto. Le porte dei locali son tutte chiuse e quando prova a bussare la risposta è: “Della tua musica e del tuo rock non gliene frega niente a nessuno. Qui non funzioni! Siamo in Italia.. Mica nel New Jersey. Cosa ti sei messo in testa fare?!”. Daniel decide allora di chiudersi in casa e di registrare su un cd alcune sue canzoni. Suona ogni strumento servendosi di un 4 piste e qualche mezzo di fortuna. Torna dagli “addetti ai lavori” giurando che secondo lui quella “roba” può funzionare, ma le risposte son sempre le stesse.. “Non andrai lontano!”.

Poco male! Il 24 Maggio 2007 nasce MySpace.com/DanielRayStreet e un demo contente alcune canzoni del rocker travolge il web. Nessun manager e nessuna produzione alle spalle. Da solo, con tutta la grinta e la determinazione di uno di quei musicisti che sceglie fin da subito di giocarsela direttamente con chi conta davvero, Daniel Ray ottiene il consenso del pubblico! Il 19 Marzo Marco Liorni su RDS parla del successo che la musica di un ragazzo conosciuto in treno sta ottenendo in rete: “Jeans strappati, stivali da cow-boy, giacca di pelle e un paio di inseparabili RayBan a specchio. Si chiama Daniel Ray e fa rock..

Giugno 2008 - Daniel è alla ricerca di uno studio nel quale poter registrare il suo primo disco. Incontra il produttore artistico Andrea Saponara e il feeling tra i due nasce immediatamente. Saponara sposa il suo progetto e offre la sua produzione artistica. Si entra in studio per le registrazioni di “STRADE DI FUOCO (9th Street)” ed è autoproduzione. Si registra rigorosamente in analogico al Polistudio Recording di Roma. Ogni parte viene suonata e incisa senza ricorrere all’utilizzo di campionature. In studio il clima è quello tipico di chi per anni ha “mangiato merda” e adesso vuole farsi sentire. Ma soprattutto c’è fin dal primo momento (e resterà tale fino alla fine) tutta la voglia di “giocare” al gioco più serio del mondo: il rock and roll! Terminano le registrazioni e il disco di Daniel Ray arriva a New York, dove Leon Zervos (Sterling Sound Studios) cura il mastering. “STRADE DI FUOCO” è pronto per essere presentato. Frammenti di immagini, luoghi e persone che diventano canzoni tra verità disarmanti, dramma, speranza e immancabili dosi di preziosa ironia. "Vagabondi", "ribelli", "sopravvissuti" e "sognatori". Personaggi comuni in lotta con se stessi e con il mondo alla ricerca disperata della propria identità, di giorno su strade di fuoco, di notte sulle strade del rock, affamati di riscatto, di rivincita, di rivoluzione!

Il 25 Agosto il primo singolo estratto dall’album è in rete disponibile in Free Download. Il reagalo di Daniel a quel pubblico che fin da subito ha riconosciuto i lui la passione e l’amore per qualcosa che oltre ad essere un genere musicale è un vero e proprio stile di vita. Successivamente per il disco arriverà la distribuzione digitale e quella fisica, oltre alla possibilità di acquistarlo (a partire da ottobre) ai concerti del rocker.

Il resto è solo rock’n’roll.. E se ne riparlerà a breve sul palco!

Dal suo mondo intriso di passione e sudore un rock genuino tra fiamme ed energia per chi vede nello show live la massima espressione di un genere ancora vivo e più giovane di sempre.





STRADE DI FUOCO 9th Street

Sopravvissuti a calci e pugni, feriti giù nell'anima.
Persi in noi stessi, ritrovati nel senso di una vita che
va come deve andare, va solo come abbiamo scelto noi...
Su strade di fuoco finchè il mondo gira, finchè sangue scorrerà.
Non credere ch sia già finita, noi siamo qua!
E sono venuto al mondo per quella vecchia storia che sai già...
Qualcuno ha mangiato e il conto lo hanno servito alla mia tavola.
Voi solo vecchi schemi, noi per un sogno pronti a corrre...
Su strade di fuoco finchè il mondo gira, finchè sangue scorrerà.
Non credere che sia già finita, noi siamo qua!
Su strade di fuoco finchè il celo aiuta, finchè luce ci sarà.
Non credere che sia già finita noi siamo qua!
Va solo come abbiamo scelto noi...
Su strade di fuoco finchè il mondo gira, finchè sangue scorrerà.
Non credere che sia già finita, noi siamo qua!

DOPPI SENSI

Vorrei poter prendere altro tempo,
riuscirei a trasformare nuove sensazioni in suoni più orignali.
Ombre oscure si abbattono sulle parole e i doppi sensi poi...
Trafiggeranno le menti ferendo i cuori,
sprigioneranno poesia.
Linguaggio comune tra noi, ma chissà poi
se il tuo animo comprenderà.
Potrei respirare un'aria nuova.
Riusciresti a farmi male nell'odore, nell'essenza, all'alba, al tramonto.
Giorno e notte s'incontrano tra le certezze e i doppi sensi che...
Trafiggeranno le menti ferendo a morte
anime e corpi in balia
di ch ha scritto e legge il tuo ego perfetto, ignoto,
illeso e vincente se vuoi.
Parole dette e dirette verso orecchie impegnate
a non fraintendere niente
piuttosto che ascoltare il suono dolce e soave
che nasce e echeggia nel cuore.
Fngendo di non capire, mentendo per non soffrire.
Finendo col dare un senso solo ai doppi sensi.
Solo ai doppi sensi.

GIORNI MIGLIORI

All'angolo di una città fin troppo sporca e piccola...
In un quartiere dove cresc come se
il tempo fosse l'unica ragione per la quale aver
paura d'invecchiare e voglia d fuggire va,
Wendy ci viveva, Wendy era a casa sua.
Ma quando il cielo ospiò la sua stella
Wendy visse un attimo eternamente suo.
Il giorno dopo si svegliò, preseuno zaino e se ne andò.
Un paio di vecchi jeans, il trucco scuro e
capelli rossi, lunghi ricci avvolti in un fermaglio che
suo papà le regalò prima di andare via
tra i misteri mai svelati di un uomo che non ha
mai voluto, mai saputo leggerle
una favola per un solo istante di magia.
E quando giunse nella nuova grande città
trovò un buon lavoro, una casa e un uomo che divenne
il suo migliore amico, amante, complice, marito...
Pare della sua bambina alla quale raccontò
favole inventate per sperare
in giorni migliori, attimi in cui sorridere.
Il posto in cui Wendy abita nessuno qui lo immagina.
Forse la inontrerai, alcuni l'han fatto già.
E nel frattempo se vuoi, c'è posto qui con noi, assisterai
ad un nuovo show di pura magia
tra breve il cieosi aprirà sopra questa via
e sentirai di credere anche te
nei giorni migliori fatti solo di voi due...
Verranno giorni migliori, attimi per tutti noi.
Verranno giorni migliori, attimi in cui sorridere...
Saranno i giorni migliori e Wendy sarà lì con te

LADY DARK

Quando il ghiaccio imprigiona la mente
e il suo sguardo ti penetra dentro
lei riemerge dal vuotoin cui vive,
graffia a fondo lasciando il suo segno.
Quando il buoiaccarezzerà il fiume
lei si specchierà come la luna
dipingendo i suoi sogni sul corpo
come l'anima svela segreti.
"Hey regina della notte... Lady Dark!"
La chiamai, ma non rispose.
Fù la sua ombra a farlo per lei.
Gode anche quando di notte fa male, fino a quando ce nè.
Gode nel suo letto di rovi d'amore che non disferà mai.
Quando l'alba è già pronta a rapirla
e tu sei lì che le porgi la mano
lei ti guarda, sorride e si volta
verso l'ultimo angelo nero.
"Hey regina della notte... Lady Dark!"
La chiamai, ma non rispose.
Fù la sua ombra a farlo per lei.
Gode anche quando di notte fa male fino, a quando ce n'è!
Gde nel suo letto di rovi d'amore che non disferà mai.
Gode anche quando di notte fa male fino, a quando ce n'è!
Gde nel suo letto di rovi d'amore che non disferà mai.

CIO' CHE NON HAI DETTO MAI

Per te che mi hai insegnato a vivere
Per te che hai detto di sorridere
Tu che non hai avuto tempo per
dire ciò che sai, dire ciò che non hai detto mai.
Ora che son qui e so davvero chi c'è in me
vorrei soltanto dirti quello che
ho imparato a fare ricordando i giorni in cui
dicevi "Crescerai... Prima o poi conoscerai
perfino chi c'è in te, dietro l'uomo che è già qui...
Davanti a me.

SCIVOLA NELL'OCCHIO DELLA MENTE

Scivola sulla pelle lentamente la sensazione
di non essere più la stessa, di non capire quante altre volte
saresti in grado di perdonare, di riuscire a dimenticare
anche se per un solo istante, con la rabbia che porti dentro, lui con te.
Salva la tua passione e poi raccontami dei tuoi sogni
che hai rincorso senza afferrae, che fino ad oggi hai portato infondo
ad un cuore infranto che tramontare li veva visti già troppe volte
dietro le nuvole pioggia d'oro dipinge il quadro di un nuovo gioco.
E ti domanderai perchè scivola nell'occhio della mente
il ricordo di quella che sai già di non essere più.
Scivola sulla pelle e ti accarezza la nostalgia
di quei giorni così lontani mentre oggi vivi nella paura.
Farai a pugni con la tua vita, leccherai ogni tua ferita.
Per ogni gesto, ogni parola c'è chi corre e chi riposa.
E forse capira perchè scivola nell'occhio della mente
il ricordo di quella che sai già di non essere più.
Sul muro scriverai scivola nell'occhio della mente
il ricordo del giorno in cui io riflesso negli occhi tuoi
le tue lacrme asciugai.

DESTINI PARALLELI

Come va giù nella tana?
Tra frammenti d'immagni
Lì ciò che conta di ogni canzone
è che parlerà sempre di te
Come va sulla tua strada?
Tra le fiamme che bruciano
Lì quel che resta di ogni tua fuga
E' convncersi che sia
Solo per qelli come
Noi destinati a perdere se vuoi
Noi comunque sempre in piedi dai
Noi destinati a correre lo sai
Per noi destini paralleli e poi che cosa?
Che cosa ne sarà? Che cosa?
Come va fuori dal mondo?
Dentro te dentro l'anima
Lì dove il vento stava cambiando
Dove il fuoco brucerà
Solo per quelli come
Noi destinati a perdere se vuoi
Noi comunque sempre in piedi dai
Noi destinati a correre lo sai
Per noi destini paralleli e poi he cosa?
Che cosa ne sarà? Che cosa?
E poi giunse il tempo in cui ricordare
Quello che che il viaggio ci regalò
Cosa ci spinse a dire "Mai!
Lo giuro mai tradirò chi è in me!"
E poi poi fu quasi come morire
Riuscimmo a sopravvivere
Fu solo la strada meno battuta
Fu giusta e unica per noi
Noi destinati a perdere se vuoi
Noi comunque sempre in piedi dai
Noi destinati a correre lo sai
Per noi destini paralleli e poi che cosa?
Che cosa ne sarà? Che cosa?

VAGANO

Stivali e pelle nera, sulla nostra schiena
abbiamo il peso di chi ha sempre dato
e forse non ha avuto mai.
Ferite aperte raccontate a bassa voce,
abbiam vissuto troppo a lungo, forse
sopravvivendo alla realtà.
Coraggio Mary ho tre cose per sognare
basta solo rock'n'roll, sudore
e un pezzo del tuo cuore.
E t'han spegato cos'è giusto
quello che è sbagliato,
ma non t'hanno detto mai
che i vagabondi come noi...
vagano cercando un angolo di libertà,
vagano nel fango, figli di una casualità,
vagano e vanno in cerca di un'identità.
E t'hanno raccontato ogni loro sbaglio
sorridendo con sarcasmo il giorno
in cui hai scelto la tua via.
Ma tu non credere alle regole già scritte,
a chi ti chiederà perchè rispondi
che i vagabondi come te...
vagano cercando un angolo di libertà,
vagano nel fango, figli di una casualità,
vagano e vanno in cerca di un'identità.
E la strada t'ha insegnato ciò che nella scuola
per metà della tua vita il vecchio professore idiota
t'ha nascosto troppo bene, così tanto da far male,
fino a quando hai scoperto che...
che infondo eri come me!
Vagano cercando un angolo di libertà,
vagano nel fango, figli di una casualità,
vagano e vanno in cerca di un'identità.

TAKE ME NOW

Stringe i denti, assume la sua posa,
piega il tempo e finge nel sorriso
per aver perso un dono, per qualcosa
strappata di mano all'improvviso.
Take me now! Take me now!
Tra la sua gente regna il grande abbraccio
di chi ti tradisce e cade in basso,
nella sua mente troppo poco spazio
per pensare a chi non capirebbe un cazzo.
Take me now! Take me now!
Angeli avvolti in un mantello nero
stanno ballando attorno a questo suo ultimo treno.
La metà di un cuore sta sanguinando con lui...
lacrime dagli occhi di chi non vede più.
E come sempre è la notte che chiama,
fari accesi su strade verso una realtà
che ha già goduto come una puttana
in cui ognuno prima o poi entrerà.
Stringe i denti, vince il suo dolore
e nell'oscurità per lui c'è luce.
Dalla sua gente quasi niente ha avuto,
il vento soffia e poi diventa un grido...
Take me now! Take me now!
Angeli avvolti in un mantello nero
stanno ballando attorno a questo suo ultimo treno.
La metà di un cuore sta sanguinando con lui...
Lacrime dagli occchi di chi non vede più.
Take me now! Take me now!


Record Label: unsigned
Type of Label: None

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"TAKE ME NOW" il nuovo brano estratto da "STRADE DI FUOCO 9th Street" è on line da questa mattina! (6/10/2008) Da lunedì 13 ottobre l'album sarà in vendita. Tenete d'occhio il mio Space... tra poco ...
Posted by DANIEL RAY on Mon, 06 Oct 2008 12:00:00 PST