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Myspace Contact Tables E’ il 1999 ovunque tranne che a Sansepolcro, Arezzo, dove per combattere il dilagante niente una manciata di feticisti della musica cominciano a chiedersi se sia poi così complicato produrre suoni. Decidono di mettersi alla prova sul piano pratico ma i musicisti della “Valle del Nulla” sono tutti presi. I nostri si arrangiano, dunque, con chi abbia un tale interesse da poter metter in ombra un’iniziale mancanza di esperienza. Dopo vari tentativi, formazioni e discordie, un embrione di band si forma sulle spalle di Luigi Santioni (chitarra e voce) e Giacomo Meozzi (batteria e voce) i quali coinvolgono Daniele Guerrini (chitarra) e Marco Buzzini (basso). Di lì a breve Daniele lascerà per impegni prioritari e i tre restanti sentono il bisogno di un punto d’appoggio: arriva Laura Senesi (voce). L’idea comincia a prendere forma e con l’arrivo di Gabriele Mutti (futuro DesecrHate) alla chitarra il progetto imbocca finalmente una direzione. Nascono i Devious Chimer, acerba incarnazione che muterà velocemente in eS. In cinque iniziano a farsi conoscere attraverso set in un primo tempo condivisi (con P.O.U.M., Golosi Farfalloni, La Quarta Via e altri) poi personali. L’incisione della prima demo costringe (in base alla regola del “chi-prima-arriva…”) gli eS a mutare in eSpit. E’ la firma che contraddistingue il disco omonimo del 2002, e sotto il nuovo marchio si sviluppano tematiche che sgorgano da’ e s’ispirano all’arte (Francis Bacon, M.C. Escher, David Lynch su tutti) e ai temi cari al padre della psicanalisi Sigmund Freud: i ragazzi propongono e si propongono SPUTARE fuori il PIT del loro ES. Si allarga il cerchio e proprio quando le cose cominciano a girare, dissapori e contrasti d’opinione portano prima ad un allontanamento di Laura tra le aspre critiche dello scarno ma già affezionato seguito della band, e più tardi ad un abbandono di Gabriele che dichiara "quando vi ascolto in tre, sento che è come dovrebbe essere". Disillusi per le complicazioni e con la fine degli studi superiori che tendono a trascinarli lontani gli uni dagli altri, ciò che resta degli eSpit s’impegna nella ricerca di legami concreti che possano tenerli uniti. Arriva uno stanzone in un casolare diroccato disperso nell’appennino tosco-emiliano. Qua viene assemblata la prima sala prove che per due anni sarà anche luogo di incontro e scambio dove opinioni, professionalità, culture s’intrecciano dando luogo, sia nella band che nei frequentatori abituali della sala, a una sintonia a dir poco insperata. Nella Red Room (nome con cui gli eSpit battezzano la sala, volendo omaggiare l’onirica stanza rossa di Twin Peaks) circolano infatti film, libri, riviste oltre a musica, concerti, serie, documentari e si parla di arte, società, politica, filosofia, teologia così come delle futilità quotidiane, senza intellettualismi e senza mai elevare nessun argomento al di sopra degli altri. Il fermento è grande ma solo in seguito verrà avvertito come sensazione concerta, palpabile. Fuori dalla sala pochi posti sono come casa. Il Caffè del Corso di Sansepolcro è uno di questi e uno dei pochi locali dell’alta valle del Tevere a proporre regolarmente musica che esula dal commerciale. Quà il giro si stabilizza. Il gruppo si apre a sperimentazioni: Luigi affina i riff con il progetto Barks di Dave Mantelli (ex P.O.U.M. e futuro DesecrHate, il quale ebbe con gli eSpit anche una breve esperienza come frontman in un unico live ai tempi in cui Gabriele era ancora nel gruppo); le collaborazioni con 2002000 prima e Discordia poi non danno i risultati sperati nel live, ma le esperienze rimangono tra le più significative sia sul palco che in sala. Intanto il lavoro in bianco-rosso-e-nero prosegue e gli eSpit si ricostruiscono con l’energia che i passanti lasciano in sala e ogni membro del gruppo si prende la responsabilità della propria parte tecnico-cretiva: Giacomo incrementa le parti cantate nonostante il notevole sforzo di suonare ritmicamente unendovi al contempo una melodia vocale, Luigi si schiarisce la voce e lucida le corde vocali per una maggiore presenza. Marco non fa’ un cazzo ma gli eSpit tornano sulla strada con un nuovo demo ancora dal titolo omonimo. E’ il 2004 e il disco registrato alla Red Room e mixato al Golosi Farfalloni Studio di Sansepolcro arriva nelle orecchie di Rudi Medea (ex Indigesti) alla Vacation House Records / Soul Craft Recordings che propone una distribuzione. Luigi,Giacomo e Marco optano per registrare un nuovo disco con una maggiore qualità di suoni ma la sorte non li aiuta quando di li a poco arriva la notizia dello sfratto dalla Red Room per motivi di stabilità dell’edificio. Motivi che si riveleranno un pretesto per far sgomberare l’immobile. I tre lasciano la sala nelle mani di Aboca s.p.a., legittima proprietaria del casolare che nonostante le dichiarazioni non ristrutturerà. Il disco viene registrato e mixato al Golosi Farfalloni Studio con la consulenza non solo tecnica di Luca Alvisi e Gabriele Dolfi. Dopo tanto, troppo tempo esce “Sotto le ceneri di una stanza rossa”(2006 VHR/SCR), un titolo che vuole omaggiare il periodo Red Room e al contempo vuol proporre un’ennesima riscossa. Gli eSpit s’attaccano alla musica, all’arte coi denti. Giacomo si avvicina di qualche metro al pogo lasciando le bacchette in mano a Johnatan Camerelli. La voce guadagna in autonomia compositivo-performativa e si aggiunge un che’ di sintetico reintegrando gli inserti di elettronica che andavano persi nel passaggio studio-live. Purtroppo la situazione non migliora nonostante gli svariati colpi di reni, il tempo porta allo scoraggiamento e la band si trascina (innegabile per nostra stessa ammissione) fino a metà del 2007 quando in un turbine di sentimenti contrastanti Luigi, voce e chitarra, membro fondatore nonché principale autore dei pezzi, lascia il gruppo. Giacomo, Marco e Johnny pensano oramai al peggio ma è ancora il Golosi Farfalloni Studio che porta ad una svolta. Qui ciò che rimane degli eSpit conosce l’alternativa venendo in contatto con Alessandro Stasi (voce e chitarra nei Blind Pig) che si propone come chitarra portando quella novità che sarà incanalata come stimolo attivo, una spinta di cui la band in BlackRedWhite necessitava per risorgere, ancora una volta, dalle ceneri.

My Interests

Music:

Member Since: 4/23/2007
Band Website: espit.it
Band Members:eleKtromeo . voce, chitarra, synth, percussionibuzzo . basso, corijonny . batteriaale . chitarra, cori
Influences: Sick Of It All, Gorilla Bisquits, Minor Threat, Death By Stereo, Indigesti, Negazione, Angeli, Sotto Pressione, Santo Niente, Rage Against The Machine, Deftones, Incubus, Korn, Rise Against, Strike Anywhere, Matchbook Romance, Rancid, Iron Maiden, Nirvana, In Flames, Tool, Dredg, At The Drive-In, Sparta, Million Dead, Cypress Hill, Nine Inch Nails, Pantera, Metallica, Melvins, Foo Fighters, Primus, Fugazi...
Sounds Like: Gli eSpit paragonano lo stato d’ animo delle loro canzoni, ai dipinti di due grandi artisti come Bacon ed Escher...
Record Label: Golosi Farfalloni Recording Studio
Type of Label: Indie

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Più di 1200 ingressi in un mese di iscrizione!!! Grazie a tutti!

Grazie a tutti coloro che ci hanno sostenuto in questo periodo, e speriamo continuerete a farlo!!! Più di 1200 ingressi in un mese di iscrizione e quasi 1000 ascolti totali!!! Grazie an...
Posted by eSpit on Wed, 23 May 2007 06:09:00 PST