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C’era una volta il folk, poi è arrivata la world music, a seguire le posse e un diluvio di suoni etnici più meno mescolati al punk, allo ska e alla canzone di protesta. Al riparo da ogni banalizzazione, eppure interna al sentire pop non solo regionale e neppure soltanto italiano, è cresciuta la leggenda tanto rurale quanto metropolitana dei Lou Dalfin, capitanati da un personaggio originale e diretto, acustico ed elettrico, arrembante e poetico: Sergio Berardo. I paladini del Delfinato esistono da ormai un quarto di secolo, la prossima estate una mostra realizzata con il Museo Nazionale della montagna ne racconterà 25 anni di vita, musica e prese di posizione.Prima, il 18 maggio 2007, i Lou Dalfin pubblicano il miglior disco della loro carriera, “I Virasolelhs”, esordio dell’etichetta discografica Musicalista, distribuita da Self. Il proverbiale album della consacrazione, in cui le sensazioni acustiche e la cultura del basso non si alternano né si sommano, ma si moltiplicano per dare vita a una miscela sonora unica in Europa. Giunto alla piena maturità lirica, Berardo trascina l’altro decano, Dino Tron, e tutta la band su territori che evocano le prodezze itineranti dei Trovatori di Linguadoca, confermando la straordinaria facilità del gruppo nel rendere istinto, pratica quotidiana, atto liberatorio la lucida scelta di difendere la tradizione nell’unico modo in cui la si può mantenere seriamente in vita, ovvero rinnovandola e portandola a contatto con le altre culture che transitano nelle valli e mischiano i loro linguaggi nelle grandi città d’Europa.La forza del nuovo disco consiste nella sua perfetta aderenza al terremoto costruttivo cui i Delfini sanno dare vita in concerto. Seguirne uno show è infatti un’esperienza eccitante e istruttiva al tempo stesso. Tutte le sale impazziscono per la band di Caraglio, il piccolo centro della Valle Grana da cui l’avventura del brigante Sergio e della sua ghenga è partita. Sul palco ci sono la ghironda, l’organetto e la zampogna; ma anche la chitarra elettrica, il basso reggae rock, la batteria. Sotto il palco aleggia uno spirito a metà tra la festa popolare del santo patrono e il più efferato concerto punk cui si possa assistere nel 2007. Magie all’ordine del giorno nel mondo dei Lou Dalfin, gruppo sanguigno che con questo album si accinge al definitivo salto di visibilità internazionale.Nata nel 1982 e passata attraverso differenti fasi creative, dalla vinificazione in purezza della musica occitana, suono della Nazione libertaria che non vuole farsi Stato e guarda al Mediterraneo come sbocco emotivo naturale, agli esperimenti rock maturati anche nel Paese Basco, dall’apertura alla “patchanka” all’intersezione con il reggae e il rap pulsanti nella vicina Marsiglia, la vicenda umana e artistica dei Lou Dalfin è un pezzo di storia fuori ordinanza del pop italiano; un patrimonio che trova in “I Virasolelhs” tanto una consacrazione gradevole e trascinante quanto nuove scommesse per il futuro. (Paolo Ferrari)
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Member Since: 3/27/2007
Band Website: loudalfin.it
Influences:Sabato 3 novembre a Borgo San Dalmazzo, presso l’Area Bertello, ritorna il classico appuntamento autunnale delle Valli cuneesi: la Festa de Lou Dalfin. La manifestazione giunge quest’anno alla sua diciassettesima edizione e non c’è dubbio che, dagli esordi quasi familiari alla Società Agricola di Monterosso Grana nel 1991, abbia saputo diventare uno degli incontri musicali più considerati e seguiti di tutta l’area occitana, italiana e francese: migliaia sono infatti ogni anno le presenze, con arrivi da tutta Italia e Francia. Numerosissimi sono i gruppi e gli artisti di fama internazionale che hanno calcato in queste diciassette edizioni il palco della Festa: da Massimo Bubola ai Massilia Sound System, da Vincenzo Zitello ai Nux Vomica, da La Talvera a Massimo Giuntini per finire ai Lou Seriol. E questa vocazione internazionale, oltre che dalla presenza già confermata di bus organizzati da Nizza, Tolosa, Marsiglia e Montpeiller, viene coronata quest’anno dall’interesse della TV nazionale francese France 3 che sarà presente per preparare un ampio servizio che andrà in onda nella trasmissione in lingua occitana Vaqui. Anche quest’anno, come nel 2005 e nel 2006, la kermesse fa tappa a Borgo San Dalmazzo, città posta alla confluenza di tre valli; il motivo di questa continuità sta nell’ottimo rapporto che si è venuto a creare tra gli organizzatori e gli amministratori locali e nella particolare funzionalità dell’area ospitante che ben si presta ad eventi musicali e fieristici. Un punto forte della manifestazione è infatti l’esposizione di liuteria ed artigianato, che ogni anno ospita alcuni tra i liutai più conosciuti di tutta l’area europea e che permette ad un vasto pubblico di conoscere un mondo affascinante ignoto ai più. Inoltre per il gruppo fondato da Sergio Berardo la Festa de Lou Dalfin 2007 sarà un ulteriore modo per festeggiare con il proprio pubblico una ricorrenza molto importante: i 25 anni di vita! E sarà anche l’occasione per chiudere la lunghissima tournée incominciata con l’uscita del nuovo disco I Virasolelhs il 18 maggio scorso, che quest’estate li ha visti calcare i palchi di alcuni tra i più importanti festival europei in Francia, Spagna, Slovenia e naturalmente Italia.Il prologo dell’evento sarà alle 15 di sabato 3 novembre, quando si aprirà la mostra mercato di liuteria ed artigianato. Alle 21 la Festa sarà inaugurata ufficialmente con la consegna della Targa Mestre (riconoscimento destinato ad una figura che si sia particolarmente distinta nell’attività dedicata all’Occitania), quest’anno destinata ad Alain Floutard, fondatore dei Trencavel, uno dei musicisti che più si è adoperato per la rinascita del patrimonio tradizionale occitano. Subito dopo saliranno sul palco i Lou Tapage, giovane gruppo della Val Varaita, capace di pubblicare già due dischi, di cui l’ultimo Rêve etèrne (2007), prodotto dalla prestigiosa etichetta friulana Folkest Dischi. Dopo di loro toccherà ad un’altra giovane formazione, proveniente da Nizza: li abbiamo conosciuti due anni fa con il nome di L’As Pagat Lo Capeu, lo scorso anno hanno inglobato il flautista dei Nux Vomica per un progetto creato ad hoc per la Festa de Lou Dalfin: L’As Pagat + Lou Baudou e da quell’esperienza hanno deciso di continuare la via comune creando Lu Rauba Capeu; non potevano quindi mancare! A questo punto della serata sarà la volta dei padroni di casa Lou Dalfin che proporranno al pubblico i brani della loro ultima fatica discografica I Virasolelhs, che sta riscuotendo un grande successo di pubblico e critica. Infine, a chiusura della manifestazione, salirà sul palco un trio composto da Jerome Lioger, Steve e David Boirat, tre fra i più importanti musicisti tradizionali dell’Alvergna, che si uniscono apposta per questa occasione: chissà che dopo la Festa la loro esperienza non continui, proprio come è successo lo scorso anno a Lu Rauba Capeu… Ogni cambio palco tra un gruppo e l’altro sarà animato dai Fifres et Tambours du Pays Niçois con i loro flauti e tamburi tipici della tradizione provenzale.L’evento è organizzato dall’Associazione Culturale Lou Dalfin e dall’agenzia Musicalista con la collaborazione della Regione Piemonte, del Comune di Borgo San Dalmazzo, di ASQ Torino, di Espaci Occitan e dell’U.S. Pedona Rugby.HOTEL e RISTORANTI CONVENZIONATI:Hotel Ristorante Belsito – Borgo San Dalmazzo (Cn). Tel +39 0171 26 93 83 web: www.albergobelsito.info mail: [email protected] Ristorante Le Lanterne – Borgo San Dalmazzo (Cn). Tel +39 0171 26 56 26INFOLINE:Tel. +39 011 55 33 625 / +39 329 00 97 484Nello Stato italiano, oltre alle minoranze linguistiche più conosciute, esiste, in 14 Vallate suddivise amministrativamente tra le province di TORINO e CUNEO la comunità di lingua occitana; un gruppo di circa 180.000 persone che, nei propri confronti, ha visto disattendere per lunghi anni l'articolo 6 della Costituzione Italiana contenente norme specifiche per la tutela delle aree con peculiarità linguistiche ed etniche. Val Doira (Alta Dora, la parte compresa tra il centro abitato di Chiomonte e il confine italo - francese), Val Cluson (Chisone) , Val San Martin (Germanasca) e Val Pelis (Pellice) in provincia di Torino, Val Pò, Val Varacha (Varaita), Val Maira (Maira), Val Grana (Grana), Val d'Estura (Stura di Demonte), Val Ges (Gesso), Val Vermenanha (Vermenagna), Val Pèsi (Pesio), Val Eller (Ellero) e Val Corsalha (Corsaglia) in provincia di Cuneo sono l'estrema propaggine orientale della "Occitania Granda": un territorio che, di là delle Alpi si estende per 191.889,5 Kmq. in 32 départements dello stato francese e nella Val d'Aran - una piccola enclave di 450 Kmq. sui Pirenei, unico luogo in cui la lingua occitana (l' Aranes della famiglia dialettale guascone) gode di tutela ufficiale presso le amministrazioni locali e i media nazionali, al pari del catalano e del castigliano (il cosidetto spagnolo “ufficiale”).Le Vallate Occitane piemontesi sono una piccola regione di circa 4300 Kmq., che a partire dagli anni Settanta è stata teatro di un notevole fermento culturale: produzione letteraria e poetica, periodici in lingua d'Oc, attività politica occitanista più e meno fortunata e, soprattutto nell'ultimo decennio, un crescente interesse verso quelle che sono considerate le più spontanee e connotative forme di espressione di un popolo: la musica, il canto e la danza. Questo, è uno degli aspetti culturali più interessanti e significativi, delle Vallate di oggi: grazie all'attività d'insegnamento di alcuni musicisti, fra cui spicca la figura dell'eclettico polistrumentista Sergio Berardo, sono innumerevoli i corsi e seminari di musica occitana, in cui decine di appassionati (tra i quali molti giovani) riprendono in mano gli strumenti della tradizione e formano gruppi di ballo, corali, gruppi strumentali delle più svariate tendenze e ispirazioni. Questo fenomeno, che ha pochi eguali in Italia, ha sempre trovato un concreto punto di riferimento nell'entourage artistico de Lou Dalfin, definito da più parti non solo una "potente macchina da concerti...", alfiere delle nuova tradizione musicale occitana ma anche un laboratorio didattico e culturale di alto profilo.



Record Label: musicalista
Type of Label: Indie

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biografia de lou dalfin

  Fondato da Sergio Berardo, il gruppo dei LOU DALFIN nasce nel 1982 con l'obiettivo di rivisitare la musica tradizionale occitana. Una "line-up" acustica (ghironda, fisarmoniche, violino, plettr...
Posted by lou dalfin on Fri, 11 May 2007 03:50:00 PST