Sono nato a Torino nel 1969.
La mia infanzia l'ho passata a succhiarmi gli anni '70.
Tanti dischi in casa, distrutti a forza di sentirli, da Harry Belafonte ai Dischi del Sole, da Jacques Brel a Sergio Endrigo, da Victor Jara a De Andrè, da Pete Seeger a Bob Dylan.
I concerti del gruppo folk di mio padre Franco - I CANTAMBANCHI - nelle feste dell'Unità e nelle piazze del Piemonte a bordo del pulmino Fiat 238
(per tacer della 127 gialla).
Le centinaia di canzoni popolari ascoltate e imparate da lui, la scoperta dei canti di tradizione orale e la forza della trasmissione orale e della Cultura Popolare.
Andare a orecchio.
Pratica musicale più che grammatica musicale.
Fare musica per gioia e passione, cercando la vibrazione più che l'estetica dell'esecuzione. Praticare l'ironia.
I CANTAMBANCHI (cioè mio padre Franco, lo "zio" Renato Scagliola e Giancarlo Perempruner) mi hanno contagiato di tutto ciò, volenti o nolenti.
Questo per quanto riguarda l'imprinting.
Poi gli anni '80 e la scoperta e la sperimentazione di tutto il resto:
il punk e la new wave (al liceo), i Beatles e Simon & Garfunkel (a casa con mio fratello Daniele), gli Smiths e Billy Bragg, i Cantautori Storici e papà Brassens.
Così con la chitarra e il pianoforte (tanto orecchio e poche lezioni) e una batteria costruita coi contenitori Tupperware inizio a "buttare giù" cose mie, e nascono i primi gruppi e i primi tentativi di "fare musica insieme".
Poi l'università , facoltà di Lettere Moderne a Torino.
L'occupazione del 1990, il movimento della "Pantera".
Da questo "brodo di coltura" nel 1991 nascono gli "ABESIBE' - Suonicisti Randagi -" con Daniele Contardo e Pierpaolo Di Nardo.
Suoniamo inizialmente in strada proponendo un folk-rock acustico misto al teatro-canzone e all'animazione teatrale di strada.
Andiamo all'On the Road Festival di Pelago (FI), al Controfestival di San Remo, suoniamo nei centri sociali e nei locali del circuito del rock indipendente italiano. Ci divertiamo.
Nel 1992 vado a Parigi per l'Erasmus, facoltà di Paris VIII, borsa di studio in teatro e cinema.
Tra le altre cose seguo il corso di Estetica del Canto Contadino tenuto da GIOVANNA MARINI e ritrovo i canti della mia infanzia imparati da mio padre.
Al ritorno in Italia svolgo il servizio civile presso l'ospedale "Infermi e Poveri" di Pont Canavese (TO) assistendo anziani non autosufficienti.
Nel 1994 io e Pierpaolo Di Nardo fondiamo le MASCHE (le streghe della tradizione orale piemontese), gruppo di Folk Urbano-Selvatico.
Le Masche diventano davvero MASCHE quando nel gennaio 1994 incontriamo il violinista folle Sergio Caputo da Sanremo.
Con le Masche suoniamo più di 150 concerti in giro per l'Italia tra centri sociali, locali del circuito del rock indipendente e festival, con puntate in Germania (Euro Folk Festival di Ingelheim) e Svizzera (World Music Festival di Chiasso con Mory Kante).
Vinciamo l'iOn the Road Festival di Pelago (FI) e il world music festival "Mosaico" di Torino nel 1994.
Incidiamo due brani nel disco "Bande Rumorose" (CPI, 1995) degli YO YO MUNDI e prendiamo parte a numerose compilation tra cui "Roots" e "Cigana" (Aria / Zion '96 - '97).
Collaboriamo per due spettacoli ("Mediterraneo" e "Il contadino che allevava parole") con la compagnia ASSEMBLEA TEATRO di Torino eseguendo le musiche live in scena.
Ci autoproduciamo il demotape "Folk Urbano-Selvatico" (1997).
Insomma ci divertiamo.
Sciolte le MASCHE nel 1998 mi "metto in proprio" e inizio la mia attività solista.
Dalle Masche mi seguono Sergio Caputo col suo violino e Stefano Risso al contrabbasso.
Alla batteria arriva il mio amico Lucio Graziano.
Nasce il GIULIANO CONTARDO QUARTET.
Nell'agosto 1998 incidiamo il cd "AVETE MESSO RADICI?", mai distribuito ufficialmente ma ben recensito e venduto "porta a porta" e durante i concerti.
Nel 2000 partecipiamo a "Tavagnasco Rock" e prendiamo parte con due brani ("Casa Mia" e "La Parola Come il Fuoco") alla compilation "COMBAT FOLK" della rivista musicale "MUCCHIO SELVAGGIO".
Nel 2002 scrivo la canzone "Song for the unborn" per la cantante di etnia Sami MARI BOINE pubblicata nel suo cd "Eight Seasons" (Universal, 2002).
Faccio concerti in solo/duo/trio/quartetto/quintetto ovunque ci sia richiesta e in diversi festival di canzone d'autore ("Chansonnier","Acrobatici Anfibi", "Sotto il Vulcano").
Sono chitarrista nel "Nonno Rosenstein Klezmer Quartet" di Marco Bosonetto e nei redivivi CANTAMBANCHI.
Il mio fratellino Daniele, dopo una bella parentesi biennale coi Modena City Ramblers, si è aggiunto alla "banda" con la sua fisarmonica e i suoi salti giullareschi.
Inoltre ho iniziato nel 1999 a insegnare nelle scuole elementari di Settimo e San Mauro Torinese quelle canzoni popolari di tradizione orale imparate da bambino, così in qualche modo mi par di aver chiuso il cerchio...
Adesso è pronto il mio nuovo album, "Ti amo così impari" (2007), concept album sulle difficoltà relazionali e di coppia, prodotto dal sottoscritto e da Mario Congiu.
E sciau.