About Me
LA FOTOGRAFIA
Andrea Chisesi nasce nel 1972 e dopo la maturità artistica si iscrive alla facoltà di Architettura al Politecnico di Milano. Nel 1996 entra a far parte dello studio fotografico Strummer, specializzato in still-life e arredamento, seguendo i clienti Brietling, McDonalds, Swatch, Beltè, Cappellini.
Dal 2000 si occupa anche del settore moda e ritratto fondando, nel 2001, lo studio Andrea Chisesi Fashion Photographer.
Come ritrattista è stato apprezzato da personalità quali, Ken Follett, Harvey Keitel, Anna Falchi, Ornella Muti, Max Biaggi, Vincent Schiavelli, James Ellroy, Giuliano Gemma, Jordi Mollà , Anna Valle e molti altri.
Molto apprezzato dai registi per il suo taglio cinematografico.
Nella moda ha lavorato per: Allegri, Bruno Magli, Meryl, Add's, Moncler, Guess.
I suoi lavori sono stati pubblicati da: Anna, D di Repubblica, Max, Mood, Maxim, Rolling Stone, Vanity fair, Vogue Italia.
Parte dei suoi lavori fotografici sono visibili sul sito: www.andreachisesi.com
Laura Beretta
LA PITTURA
Parallelmente all'arte fotografica, che diventa la sua professione, e grazie anche all’assidua frequenza del maestro Beppe Madaudo e della sua casa, uomo che diventerà e rimane tuttora un modello e un “fratello†per Chisesi, rapporto maturato nelle lunghe ore trascorse nello studio ad osservare il maestro, Andrea alimenta con perseveranza e silenziosa convinzione una consuetudine che lo accompagna da sempre: la pittura.
Necessaria, intima espressione di una personalità pura, di una sensibilità assai ricettiva, vitale amata à ncora che gli permette di non smarrirsi e nella quale riversa con impeto le forme di un'anima inquieta, animate da beatitudine e dolore, tipiche di un carattere tendente alla malinconia. Chisesi dipinge per sè, non desidera vendere i suoi quadri, anzi tiene ben strette "le creature" che in pochi anni riempiono tutte le pareti di casa, dello studio fotografico, delle case di amici.
Le sue tele sono apprezzate da tanti, vive di colori forti e linee vagamente klimtiane e schieliane, maestri ai quali certamente si ispira. Osservando i soggetti ci si accorge che si ripetono, componendo una sinfonia di temi ricorrenti: GLI ABBRACCI, LE DONNE, I VORTICI, I FUOCHI D'ARTIFICIO, GLI AUTORITRATTI, GLI ALBERI, GLI ANIMALI.
Le tecniche usate sono l'olio su tela e su legno, il gesso di Bologna, la foglia oro e bronzo, matita, carboncino e penna. Chisesi non dipinge quasi mai di getto, ma osserva le sue opere almeno per un tempo lungo quanto quello della loro realizzazione e le lascia "stagionare" come lui stesso definisce il processo.
I Grandi Maestri, cui non manca di lasciare un tributo di dolorosa ammirazione, sono SCHIELE, KLIMT, CHAGALL, DALI’, CEZANNE, MODIGLIANI, HUNDERTWASSER, KODRA, HELMUT NEWTON, GORMAN, DEMARCHELIER, WESTON, ARAKI.
Tra gli amici Rolando Kapanny, Martino Delego, Varalto, Osvaldo Menegazzi.
Da un paio di anni è in atto in Chisesi una maturazione, che rubando il titolo ad un'importante mostra torinese del '73, potrebbe essere delineata con il nome di "Combattimento per un'immagine". Pittura e fotografia vengono messe a confronto, sperimentate e poi fuse al fine di esplorare e rappresentare il visibile e l'invisibile. Il processo non ha una struttura fissa: una foto viene elaborata, stampata su tela e su questa poi l’artista dipinge, oppure un’ opera viene fotografata, elaborata digitalmente, stampata su tela e nuovamente dipinta. Chisesi da qualche tempo ha imparato a staccarsi dalle sue opere, ritenendolo un esercizio fondamentale per il continuo rinnovo e l'esigenza di ricerca di un artista.
Carola Dessena