Parto dal vuoto
Snocciolo
il mio furore..
Sbriciolo
le voglie
in tutte le mie
vecchie tasche...
arrotolo le maschere
nei pensieri
e come pasta fresca
ancora mi amalgamo
perché le briglie
stringano bene
a me
la follia
di quest'attimo
che mi pervade
come la punta
di un martello
che colpisce
invano
un vuoto
silenzio
che accende
quegli
inspiegabili
drammi dell'animo.
Poetessa scalza*
Ti penso
e il mio pensiero
muore
senza un punto.
Poetessa scalza*
La sposa cadavere"/
TUTTO QUELLO CHE NON E' FINZIONE... QUINDI COSA RIMANE???
Siamo tutti poeti?
Siamo tutti poeti?
Certo.
Ma se tu mi copi
sei solo un traditore
di te stesso.
La parola
l’hai uccisa.
Le hai tolto
sua madre.
Tu sai davvero allattarla?
Il vero poeta
dannerebbe la sua anima
prima di copiare
un verso,
poiché il verso
è alito
solo
dei suoi sussulti,
è quel corpo
pesante
che si porta
dentro
inesorabilmente.
Giusy Nicosia
Villasanta, 6 marzo 2007
“Sfumatureâ€
A -- Angelo
N -- nascosto
I -- immortali
M – memoria
A -- altrui
M -- Mamma
O – - orribile
R – - rivesti
T -- tempi
E -- eterni
I -- Immagino
M -- meravigliosi
M -- mondi
O -- ormai
R – rovine
T -- tra
A -- arcani
L -- lungamente
I -- inconciliabili
T – - traduttori
A’ -- assoluti
Giuseppina NicosiaBologna, 6 giugno 2005
La gravidanza dell'anima
Gravida, gravida..
gravida io sono
di un fardello
che non ho chiesto
d’indossare..
Gravida è la mia mente
ed il mio corpo
di un sibilo divino
che mi buca l’anima
come fossi un merletto..
Respiro un peso
che rallenta
i passi di ogni mio pensiero..
Dove mi porterÃ
non mi è concesso saperlo.
Giuseppina Nicosia
Bologna, 6 giugno 2005 (ES)
La punta nera
Vaneggio dentro.
Un mare di difetti
rovesciati
sul bianco banco
degli affetti..
Mi scrivono . . .
Lo scrivono.
Ondeggio fuori.
Come una gomma
cancello le mie punte
di nero unte.
Seguo questa linea
o la traccio?
I puntini tradiscono
i sospiri
dei pensieri deboli.
Ho trovato la punta
di questa enorme penna
...
pesante sulla schiena
...
che mi piega
per vomitare
il suo mistero.
Giusy Nicosia
Villasanta, 6 marzo 2007
Ti ho visto davvero…
Ti ho visto davvero
stesa sul letto..
inerme..
Gli occhi semichiusi,
i tuoi gioielli più belli,
regalavano ancora
lacrime di luce
sfuggite alla morte.
Il tuo corpo
senza vita
così muto
non più t'appartiene..
Un valzer di ricordi
danza intorno
al tuo viso
facendogli festa
come ultimo
addio
a quella carne
ormai non più calda,
a quella forza
in te dissolta........
Che fine ha fatto quella donna
per la quale un tempo
qualunque uomo
avrebbe cambiato la sua vita?
Dov'è adesso
il tuo sorriso angelico
e le tue mani colorate,
ignote come il testo
di un poeta,
vibranti come una canzone
appena nata su un piano
e colta con la delicatezza
di un fiore?
Deglutisco ancora
questo sorso
di tristezza
che non vuole mai finire . . . . .
Tendiamo
verso il cielo
come rami
di uno stesso albero,
con la stessa linfa,
ma ad ognuno vien dato
il suo tempo
per cadere.
Vorrò spalmare
per tutti gli attimi
che mi restano
quest'onda che in me si muove,
a costo di lottare
con quello che sarÃ
un battito più lento.
Quella macchia nera
un giorno si allargherÃ
in noi
come inchiostro impazzito
per cancellarci come niente.
Scriviamo, suoniamo,
cantiamo e balliamo,
non è forse
solo questo
quello che ci è concesso?
Forse sarà stato
troppo bello questo dono
per poi un giorno
potercene separare?
Un dono divino,
l'unica nostra traccia
che dà corpo
ai sensi..
Non è vero
che la luce fugge
con il tempo!
Queste parole
le ho nascoste
qui
su un foglio...
e questa musica
che sa di eterno
ha trovato uno spazio
in cui
...incastrarsi...
.. ed io qui mi adagio, nonna,
e ti ricordo.
Giusy Nicosia
Villasanta, 30 gennaio 2007
N.B. Ringrazio a Giovanni Allevi.. La sua è la splendida musica ("Come sei veramente" - No concept) che ascoltavo mentre scrivevo e che mi ha permesso di poter salutare per sempre mia nonna.
Quante cose sei
Quale stato d’animo
t’invoca...
Quale desiderio
ti possiede...
Quale carezza dello spirito
ti nasconde..
Quale..
quale veritÃ
ti ama così tanto
da morire
per le bugie assassine..
Quale voce
contiene il tuo canto..
quale egoismo ti soffocherebbe..
Quante cose sei...
Amore.
Giuseppina Nicosia
Barcellona, 21/07/04
Per sfiorarti l'Anima
Quando ti tocco
e ti avvolgo
con i miei abbracci,
vorrei quasi stringerti
per tirarti fuori..
Sei come
un guscio bagnato
che non vuole
mai rompersi.
Ma il contatto
è come
uno specchio
di te
per il mio tatto
... e lì t'intravedo,
mi avvinghio con l'occhio
e t'immagino.
Giusy Nicosia
Bologna, 6 giugno 2005
Il cuore della mia mamma
Cuore invecchiato
dai salti nel
vuoto
dei tuoi palpiti,
ruvido come
non mai,
ma solo per difenderti,
non più sudato e grondante..
sogni ancora
quegli appanni..
come se una spina
bastasse a riaccenderti
e a non ferirti,
come se il blu
del cielo e del mare
fossero ancora
i colori del tuo pennello..
Cuore triste,
quali forme
e contorni cerchi
per adagiarti,
quale ruscello
può cancellare
quel deserto
che ti regna
dentro.
Cuore di cristallo,
si è rotto il tuo
incantesimo,
ma i tuoi mille
cocci si cercano
come a voler montare
su quell’unica
enorme onda
che sale su
fino alla tua
anima..
per specchiarsi
in quel lago
incantato che
li ha sfumati
in svariate forme.
Cuore dimenticato
da chi ha scambiato
lo scorrer dei suoi anni
come un dispetto del tempo,
quando invece ogni giorno
ha riempito di gemme
ogni suo percorso
e ha regalato al suono
quel silenzio
custode e capace
di meravigliose sinfonie.
Cuore spoglio,
le tue lacrime
ti hanno reso nudo,
ma i tuoi abissi
mostrano qualcosa
che batte ancora
giù in fondo,
qualcosa che
ti promette
di poter bruciare,
ancora e per sempre..
Giuseppina Nicosia
Barcellona, 19/07/04
“Gli dei concedono la grazia di un verso: ma poi tocca a noi
produrre il secondoâ€. (Valéry)
Il tempo galoppa
verso la fine
senza far soste...
Poetessa scalza*
Chi sono?
Lo vorrei sapere..
Io prego
il cielo
che questo attimo
di luce
che irradia
l'illusione
di vivermi
possa portarmi
via
quando il mio
corpo
cederà le membra
alla terra
che mi nasconderÃ
il giorno.
Giusy Nicosia
"Attimo di follia notturna"
Le mie poesie si muovono tramite immagini che vogliono essere l'anima delle loro emozioni. In quello che descrivo ci sono i graffi e le carezze che la Musa Poesia mi lascia dentro. Io cerco di afferrare l'essenza che continuamente mi compare come un angelo in carne ed ossa per sfiorarmi e poi tornare nell'oblio dei sensi.
Giusy
Il poeta
e Alda Merini
"Il poeta non ha bisogno di grande cultura per scrivere, ma di grande cuore. Forse questo la gente non lo capisce... L'artista è un patriota.. è uno che dà lustro al luogo dove è nato, alla propria terra. E' un acuto osservatore dei costumi della propria gente.
Noi abbiamo il vantaggio di una grande solitudine, ma anche di una grande fantasia, di un occhio che vede e pensa la vita degli altri. Il poeta, l'artista rappresentano la storia."
Alda Merini
Anteprima
della mia intervista
a Maurizio Nichetti
Ecco una delle mie domande:
"Una laurea in architettura presa parallelamente allo studio di mimo in teatro e alla scrittura di sceneggiature per cartoni animati alla Bruno Bozzetto Film. Sarà stato questo a ispirarle personaggi come l'ingegnere Colombo di Ratataplan e di Honolulu Baby o i due architetti di Volere Volare?"
Nichetti risponde:"Tutta la vita di un autore è di ispirazione per ogni inquadratura di ogni film, per questo si riesce a lavorare bene dopo periodi molto intensi di vita vissuta. Più difficile è riempire una pagina bianca, chiusi in casa, alla ricerca di pretesti per fare film. Una volta Zavattini suggeriva di andare in tram, oggi forse basterebbe navigare in Internet, ma sempre con la curiosità e l'entusiasmo di chi ama viaggiare e scoprire nuove realtà .
Io sono stato fortunato perché parallelamente ai miei film ho vissuto tante vite che ho cercato di utilizzare il più possibile ogni volta che ne avevo la possibilità ."
"Quando conoscerò la tua anima, dipingerò i tuoi occhi..."
Amedeo Clemente Modigliani (dal film "I colori dell'anima")
Uno stralcio
della mia intervista
a Giovanni Allevi
L'artista è considerato un sognatore, un folle, un visionario. Che tipo di approccio pratico hai con la vita?
Allevi risponde:"Nessun tipo di approccio. Ho una seria difficoltà a rapportarmi agli oggetti concreti. Anzi, rasentando il paranoico, credo che gli oggetti provochino in me una violenza percettiva, imponendosi alla mia attenzione senza che lo voglia, limitando così la mia libertà . Viviamo in un mondo saturato di oggetti che, reclamandoci attenzione, ci impediscono di vedere lontano. Credo che Colombo sia riuscito a scoprire l'America perché non aveva la vista ed il cuore subissati dagli oggetti. Invece i sogni, i desideri, le emozioni, siano entità fluide in continuo movimento, molto più concrete di quanto possiamo immaginare, perché sono i veri moventi delle nostre azioni."
Nietzsche diceva: “ci vuole un caos dentro di sè per generare una stella danzanteâ€. Concordi? Cosa ne pensa il filosofo del pianoforte?
Allevi risponde:"Aggiungerei che è necessario il caos anche fuori, o meglio è necessario riconoscere quanto la realtà che pensiamo sia concreta, sfugga ad ogni catalogazione, così da manifestarsi per quello che è: puro mistero. Questo è possibile lasciando le redini del controllo a tutti i costi, facendosi trascinare dallo stupefacente fluire delle cose."
Ti sei avvicinato alla musica all’età di soli 4 anni. Cosa hai provato la prima volta che hai messo le mani sul pianoforte?
Allevi risponde:"Io avevo trovato la chiave con cui mio padre chiudeva il pianoforte. Di nascosto ho aperto il pianoforte e per una settimana l’ho solo guardato, non ho avuto il coraggio di abbassare un tasto. Dopo una settimana mi sono fatto coraggio e ho abbassato una sola nota ed è stato come se un faro mi fosse stato puntato addosso. Sono emozioni fortissime. Una sola nota.. Tanto che mi sono chiesto nella mia ingenuità di 4 anni come mai la musica è fatta di tante note se ne basta una sola per darmi tanta emozione."
Come nascono i titoli delle tue canzoni?
Allevi risponde:"La musica viene a trovarmi ed insieme all’ultima nota arriva anche il titolo, come se fosse un cartellino appeso all’ultima nota. Io non ho scelta di fronte alla musica e di fronte ai titoli."
LEGGI L'INTERVISTA COMPLETA su www.centroitalianoattori.com
La poetessa scalza
La poetessa
si perse nel gomito
di una rosa spezzata,
rotolò nel pensiero
di una lacrima,
camminò sulle
sue paure
nella notte fonda,
graffianti spine
per i suoi piedi
sprofondanti
nella terra fredda
di una strada
ignota.
Giusy Nicosia
Ciao a tutti!!Il mio nome e' Giusy..
Per contatti, oltre alla mail di myspace, potete scrivermi all'indirizzo [email protected]
Potete leggermi su Poeticando
http://blog.mrwebmaster.it/gnicosia
... Non mento ...
perché davvero mi mordo l'anima,
un dolore che volentieri rammento,
poiché davvero e solo allora
mi trovo
e il mio pensiero
ingoio.
Giusy Nicosia
Milano, 13 dicembre 2005
Lo specchio divino
Lo specchio divino
brucia
lo sguardo
del silenzio
mentre
accendo
la lacrima
che gocciola
dai pensieri
in me presenti,
ma inesistenti.
Come pretendere
che la mia pancia
non mi sussurri
la vita,
se il cielo
dal buio
si riprende
ad ogni alba
i suoi colori?
Cola questa luce
sui fiori, sul mare
e sulle immense distese
dei nostri desideri …
Infiniti… noi
uomini
ci ripieghiamo
nella nostra
voglia di amarci
per ritrovare
e di perderci
…
per lasciar
cadere dalle mani
quello che abbiamo
in ogni istante
stretto ..
noi come un laccio..
come un guanto di noi stessi..
ci addormentiamo..
sempre..
Perché?
Perché le membra
si stancano?
La morte le minaccia
davvero?
Cosa saremmo
senza il sonno?
Infiniti… noi
uomini
ci ripieghiamo
nella nostra
voglia di amarci
per ritrovare
e di perderci
...
Perché forse..
non vogliamo sapere
chi siamo.
Poetessa scalza*
Dopo aver perso
un padre vivo
i morti dell'anima
non mi fanno più paura...
Poetessa scalza*