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I gemelli, quei Castore e Polluce, generalmente rappresentati in nudità eroica ma con in testa il copricapo frigio a punta: questo - e il fatto di essere una figura multipla - collega il loro mito arcaico a quello della Grande Madre e dei suoi Cabiri la cui qualità , verosimilmente, è di dare fertilità e protezione ai marinai. Questi due argonauti, dicevo, la cui spedizione di ricerca del vello d'oro portò Zeus a concedergli l'immortalità , in me, li vedo come Platonici e Aristotelici, Apollinei e Dionisiaci, così contrari-diversi ma complementari, comunque, tremendamente testardi.
Il Luogo delle Parole
ALLA RICERCA DEL TEMPO NEL MOSAICO DELLE PAROLE
FRANCESCO PASCA
PRESENTA
UNA NUOVA OPERA
“Otranto: il luogo delle parole.
Dialogo virtuale sulla scrittura di Pietraâ€
Si è tenuto mercoledì 11 giugno, nella sala “Teodoro Pellegrino†della Biblioteca Provinciale “N. Bernardini†di Lecce, l’evento dedicato alla presentazione di un nuovo volume del pittore salentino Francesco PASCA, intitolato “Otranto : il luogo delle parole. Dialogo virtuale sulla scrittura di Pietraâ€.
I lavori del meeting sono stati avviati dal dottor Alessandro Laporta che, in qualità di Direttore della Biblioteca Provinciale di Lecce, nel portare il saluto del Presidente Giovanni Pellegrino, ha definito fortunato il tema del Mosaico di Otranto, in termini di promozione intellettuale, tenuto conto delle numerose proposte editoriali modulate sull’argomento in parola.
Di fronte ad un pubblico numeroso, prima dell’intervento dell’autore, si sono succedute le relazioni di Giusi Petracca - rappresentante della Casa Editrice “Il Raggio Verdeâ€-, Maurizio Nocera - curatore del libro -, Gianluca Garrapa - poeta-scrittore.
Dalle varie esposizioni è emersa l’originalità del lavoro prodotto dal pittore salentino: per la prima volta, infatti, l’interpretazione alternativa di un’opera musiva, risalente all’anno Mille, viene coniugata con le potenzialità conoscitive offerte dalla tecnologia multimediale del pianeta internet, inteso come “un luogo del sapere in grado di proiettarci, in maniera insolita, nei meandri del passatoâ€.
Attraverso uno stile espositivo articolato tra la struttura del mito e l’impostazione del saggio romanzato, lo scrittore leccese ha inteso verificare l’efficacia di nuove piste comunicative, con l’obiettivo di narrare il trascorrere della quotidianità contingente, nel rapporto sistematico riflettente due macrocosmi apparentemente disgiunti.
L’allusione inerisce alla storia contemporanea - connotata dai linguaggi di un cibernauta di nome Albe(r)to, costantemente protagonista del mondo virtuale -, come pure agli scenari culturali di un contesto remoto che, avvolto dal velo del mito e delle emozioni, trova nel monaco Pantaleone - presumibilmente vissuto intorno al 1163, presso l’Abbazia di Casole - il protagonista di un’ indagine metacognitiva.
La ricerca focalizza i frammenti lapidei del mosaico di Otranto, in vista della decodificazione di un quadrato magico, in grado di celare il segreto del tempo, con geometrie e misure paragonabili agli infiniti puntini luminosi di un monitor.
La mission di Alber(t)o diventa, pertanto, quella di ricercare parole-chiave per esemplificare il contenuto enigmatico e iconografico presente nei link mentali di Pantaleone:con la dialogica virtuale, il cibernauta approda ad una decodificazione tanto fantastica, quanto meditata, della pavimentazione otrantina, nell’interazione tra il patrimonio storico rinvenibile nel “Sud del Sud†ed un coevo reperto, custodito a Magliano de’ Marsi.
“Seguendo il mio istinto – ha dichiarato l’autore –, ho scritto un libro con l’intenzione di servirmi della parola, per individuare il concetto di universale nell’Albero della Vita del Pantaleone; al contempo ho inteso evidenziare ai miei potenziali lettori l’odierna difficoltà di colloquiare, in un presente che considera i significanti nella prospettiva fondamentalmente didascalica.
A tal proposito si è rivelato divertente l’uso di conoscenze e simboli della cultura locale, rivisitati in una prospettiva multimediale, connotata da variopinti pixel, paragonabili alle tessere di un mosaico da ricostruire pazientementeâ€.
Il volume presentato risulta un coerente prosieguo del Quaderno “Parole Sparseâ€, pubblicato dal docente salentino nel 2005, sulla scia del progetto poetico-visivo della Singlossia: la narrazione, nel caso in esame, si trasforma in un “caleidoscopio del Tempoâ€, in cui coniugare il virtuale col reale.
Con la pazienza di un ricercatore creativo, pertanto, l’artista riesce a captare i vissuti emotivi della vita, armonizzandoli sulle molteplici frequenze di un’umanità integrale che si fa mondo.
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franceSKOPASca
PO[i]ESI(eS)
menade danzante
Skopas(in Lingua greca , 420 a.C. – 340 a.C.) fu celebre scultore ed architetto nell'antica grecia.
Aureo PHI
Aurea creazione,
schema,
guida sicura
di geometria e Vita.
Enigma.
Riproduttivo,
modulare intreccio occulto
di fisica esistenza remota,
concepimento.
Enigma.
Sacro Fiore,
complesso elusivo
nel vuoto cosmico
del Nulla.
Enigma.
Spirito,
armonico,
d'occhio destro di Horus
sei fluttuante seme.
Enigma.
UNO, sei uno otto,
d'ottaedro e dodecaedro,
di tetraedro e icosaedro,
del cubo
sei motore.
Particolare del mosaico pavimentale nella Cattedrale di Otranto(Lecce) Leopardo e Ariete
la parola PASCA aiuta a capire il significato simbolico dell'immagine:
P = pardus(leopardo); A = alatus(alato);
S = sternit(abbatte);
C = cornutum (cornuto);
A = arietem(ariete).
L'autore allude alla
profezia di (Daniele 7,7-8), cioè alla vittoria di Alessandro Magno su
Dario.
Il leopardo alato sarebbe simbolo del re macedone che "divora, sottomette" il re persiano.
Operazione estetica a quattro mani
presso il Castello di Carlo V a LECCE
con il figlio Massy
Operazione di Singlossia per egoestetico presso il Sistema Bibliotecario Urbano di Bergamo
- Biblioteca Circoscrizionale S. Tommaso -
in collaborazione con la Rivista Intergruppo di Ignazio Apolloni.
Francesco Pasca nasce a Sanarica (Lecce) l' undici di giugno del 1946
Inizia con la partecipazione a numerose iniziative artistiche, rassegne nazionali e collettive, riscuotendo interesse di critica , Premi e Segnalazioni:1963 Esordio, con l'assegnazione del 1° Premio Città di Lecce WAB V^ Edizione.1964 Si riafferma l'anno successivo fra i vincitori delle edizioni precedenti. con l'assegnazione del 1° premio VI^ Edizione.
Nel 1974 Rassegne a Brescia, Lecce, Milano, Bolzano, Genova, Bergamo, Venezia, Palermo, Taranto, Lecce, Brindisi, Tolentino, Roma, Bari, Castellaneta, Manduria, Reggio Calabria, Gallipoli, Galatina, Nardò.
Nel 1980 abbandona la pittura tradizionale ed aderisce al Manifesto della Singlossia.
Nel 1981 insieme a Rossana Apicella, presso il Liceo scientifico "A. Calini" di Brescia, contribuisce alla teorizizzazione della Singlossia, sul territorio Nazionale, da Milano a Palermo. Alla Singlossia porranno attenzione personalità : dai gruppi storici della Poesia Visiva ad Ignazio Apolloni, Michele Perfetti, Lamberto Pignotti ed altri.
Sempre della Singlossia si interesserà Stefania Stefanelli nell' Espresso Strumenti a cura di Umberto Eco," La Scrittura Verbo-Visiva le avanguardie del novecento tra parola e immagine".La rivista L'Immaginazione di Piero Manni, pubblicherà teorie e commenti sulla Singlossia.
Nel 1982 contatta Enzo Miglietta con il quale produrrà manifestazioni poetiche presso il suo laboratorio di poesia a Novoli e sul territorio salentino e nazionale.
Nel 1983 a Lecce ricostituirà il Gruppo Gramma con Bruno Leo , Salvatore Fanciano, Giovanni Corallo e Beppe Piano e partecipa al Maggio Fiorentino con la Rivista L'Otto Volante,continua l'esperienza della Poesia Visiva con la partecipazione alla mostra antologica di Enzo Miglietta sul Laboratorio di Poesia di Novoli, presso il Castello di Carlo V a Lecce.
Dal '98, le esperienze maturate lo porteranno a nuove convinzioni sul fare arte, trascorrerà una fase tra la performance e la più radicale ortodossia pittorica. La nuova-figurazione, il colore, il gesto sono l' ulteriore passo alla attuale produzione. Passa quindi in rassegna le esperienze dai Bizantini al Barocco.
Nel 2001 è premiato, in occasione della festa della Repubblica, dal Comune di San Pietro in Lama fra i cittadini che hanno dato lustro alla comunità con iniziative culturali e partecipazioni a livello interazionale.
Nel 2003 personale "tra memoria e progetto" presso i locali del Rettorato dell'Università degli studi di Ancona.
Nel 2004 partecipa alla terza Triennale d'arte sacra contemporanea presso il seminario Arcivescovile di Lecce (Rassegna curata da Toti Carpentieri).
Nel 2005 pubblica la sua raccolta poetica "PAROLE SPARSE" per la collana fondata da A.Benemeglio (i poeti dell'uomo eil mare).
Nel 2007 pubblica la nuova raccolta poetica PO[i]ESI(ES) - IL LUOGO DELLE PAROLE - maledizione della critica d'arte.
Il Colore (luce), le Forme, gli Equilibri, gli aspetti Architettonico-Urbanistici impossibili sono le attuali azione-studio chiamate "Forme e colore della pietra di sole", "I Castelli della memoria", " La Poesia ritrovata".
Hanno Scritto o sono stati coinvolti dal suo progetto dal 1963 ad oggi:Toti Carpentieri - H.Petrucci Laudisa - Enzo Panareo - Salvatore Spedicato - Franco Sossi - Rossana Apicella - Eugenio Miccini - Enzo Miglietta - Guido Pensato - Anna D'Elia - Pietro Marino - Michele Perfetti - Lamberto Pignotti - Ignazio Apolloni - Vittorio Balsebre - Mario De Marco - Ennio Bonea - Piero Manni - Marina Pizzarelli - Giorgio Barba - Antonio Luccarini - Carlo Stasi - Maurizio Nocera.
Le sue opere sono presenti presso enti pubblici e privati.
E' docente di Linguaggi Visivi e Storia dell' Arte presso il Liceo Linguistico - Pedagogico - S.Sociali "P. Siciliani" di Lecce.
E' in cantiere un nuovo percorso: " di PO[i]ESI(ES) - Dialoghi multimediali -"