Saesciant

Non è un sostantivo irregolare della grammatica latina, e neanche una fumeria araba. E'una band, molto speciale. Gabriele Morcavallo alla batteria, Carlo Zambon alla tastiera/chitarra/kazoo, Umberto Cutillo al basso elettrico, Marco Pofi chitarra e voce, belli come il sole, ma soprattutto bravissimi davvero.Dopo un demo e moltissime serate nei locali romani, nel Marzo 2003 pubblicano il brano Meridionale all 'interno della compilation " L'evoluzione del Rock' O vol 1 " , edita da Niski Records. Nel settembre dello stesso anno vincono il concorso per band emergenti "Rock Targato Italia 2003".Nel mese di novembre senza fermarsi un attimo viene inciso il brano "Com'è", inseritonella compilation "L'evoluzione del Rock' Ovol.2". Il 2004 li vede protagonisti di un memorabile giro per il Lazio dove suonano dicontinuo tra il serio ed il faceto, il vino e l'aceto. Vale la pena ricordare l'esibizione nella piazza principale di Gaeta, ove aprono davanti a 2000 persone il concerto di DJ Francesco (sono i rischi del mestiere…).Nel marzo 2007 viene pubblicato il singolo Shaolin, sotto etichetta Interbeat Lab. Il brano riscuote un discerto successo tra le radio di tutta Italia, e vince il concorso di Radio Luna ( LT ) BoyBand 2007.Questo tanto per far capire di cosa si parla, e poi perché alcune notizie bibliografiche fanno sempre un certo effetto… Il punto centrale che vogliamo esprimere nel presentare questi nuovi baldi giovani che si affacciano sulla scena romana, ma anche su tutta la penisola, è la loro fondamentale diversità immediata che colpisce non appena li si ascolta. Chiunque sia stato ad un loro concerto non può non ricordarseli, cercare informazioni, poterne sapere di più. Nelle melodievagamente rock, vagamente grunge, vagamente definibili in concreto, i Saesciant comunicano in un delirio visionario di poesia e concretezza luminescente, tra vocalizzi che sembrano corde di chitarra bene tese ed un sounddiffuso sempre riconoscibile e non paragonabile con qualcosa già sentito. Troppo poco unsolo disco per rendergli giustizia, troppo buono il retrogusto per non volerne ancora. Inquattordici tracce tutte potenziali singoli, spiccano senza dubbio la freschezza pop ragionata di "Shaolin", filastrocca ironica e pungente che spazia in tutti i campi dello scibileumano dall'Unità d'Italia al Vecchio Testamento, passando per le veline ed il nuovo pontefice germanico. Il suono avvolgente e caldo di" Meri-dionale"v e r ac h i c c adal punto di vista musicale, accompagnata daun testoipnotico quanto dissacrante. Per poi arrivaredi nota in nota alla maestosa " Dati acquisiti" dialogo interno sulla vita dove di vita e dialtro mai si parla in modo diretto. Una monumentale ballata lentissima e soave in cui nonsi negano comunque gustose sferragliate elettriche che portano lontano con i pensieri.Le ultime esibizioni Live dei Saesciant si sono svolte a Roma. Concerti dove la tensione scenica è sempre molto alta, dove la metà del tempo la si passa adesaminare la strana figura del frontman chescapigliato e con aria quasi imbarazzata tracanna per tutto il tempo latte bianco direttamente dalla bottiglia. Concerti in cui il pubblico per la gran parte formato da fedelissimi,interagisce con il gruppo, sale per baciarli, siemoziona persino nel rito immancabile degliaccendini a fare da fiaccole. Due ore di ottima musica senza spegnere mai il cervello, dirisate, di cover originalissime e di rapportoumano vero e proprio, nonostante la timidezza evidente del trio che con diniego sembranon rendersi conto di quanta magia riesce acreare. Chiudiamo con una dichiarazione congiunta dei ragazzi che, come la loro musicadel resto, li definisce a pieno. "Amiamo molto improvvisare durante concerti, per spezzare un po' quella monotonia che porta le rockstar più blasonate a distruggere le camered'albergo. Per i Saesciant non esistono cate-gorie musicali, l'unica distinzione che fanno ètra musica bella e musica brutta". by Roberto Pietrucci VIDEO DIRETTO, MONTATO MA NON INTERPRETATO DA SIMONE BUCCI & ROBERTO PIETRUCCI...OSSIA THE UCCI'S