ELETTROFANDANGO

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -ELETTROgazzarra!
proiezioni e proiettili , musica e immagini vengono da subito concepiti all' unisono.
la canzone sarà suonata, ma anche recitata, vissuta sulla pelle direttamente sopra il palco.
Le immagini sono il canale visivo, l'aiuto concreto al labirinto ipnotico del suono.
grilli, ombre cinesi, maschere e manichini, cinema e teatro.
un incontro pugilistico, tra video e audio dove
è sempre e comunque meglio procurarsi dell'ovatta.
Per salvaguardare i timpani.
Formazione:
ELETTROFANDANGO - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
chitarre: Mendoza
basso elettrico, theremin ottico: Snatch
fusti e ferro: Franky
voce, organetto, synth, tromba: Giovanni
Dal 2004 è in circolo,
di difficile classificazione ma pericolosamente contagioso,
TaxiRockSuburbano:
un set cinematografico con un biancoenero decisamente sottoesposto
Calcano lo stesso palco: Bugo, Remo Remotti, Red Worm's Farm,Claudio Simonetti, Malfunk, Leningrad,Zen Circus ecc..
Musica cinematografica che si infila sotto pelle,
arrivando al cuore fino a fibrillare.
Violenza iconoclasta che si apre ad improvvise sospensioni armoniche come la colonna sonora di un film in bianco e nero con improvvisi squarci di colore.
Come se David Lynch e Charles Bukowsky avessero scelto di suonare noise'n'roll insieme.
Italia Wave Love Festival

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - AlbertoBohem
Aspirante video-maker,
video smanettone allo stato attuale.
Affascinato da sempre da tutto ciò che riguarda il visivo,
si dedica a creare immagini.
dalle scuole superiori si interessa alla sperimentazione,
nelle commistioni fra analogico edigitale,bi e tridimensionali.
Laureato con una tesi su Straub e Huillet
ha collaborato fra gli altri con Gabriele Coassin e Gerard Guillemot della Blow Up Audiovisivi.
Da sempre controparte visuale degli Elettrofandango,
con i quali ha sviluppato una serie di video-suggestioni per le loro performance; presentati per la prima volta alla Notte Noir dell'Aquila, apprezzati fra gli altri da Bruno di Marino, esperto di cinema e video sperimentale.
Tutto questo, rigorosamente, col core.