Centro italiano attori

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CENTRO ITALIANO ATTORI LIVE-TV
FINALMENTE E' ARRIVATA LA LIVE-TV DEL CENTRO ITALIANO ATTORI, SEGUITICI MANDEREMO IN ONDA LE SERATE DEL C.I.A E I SUOI EVENTI, SHOW, CABARET, TALK SHOW.
POTETE SEGUIRE LA TV-C.I.A ANCHE SUL PORTALE
www.centroitalianoattori.com
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LA STORIA DI IVAN SUEN
Fondatore del C.I.A, Centro Italiano Attori
Nato a Milano, incomincia fin dagli studi superiori ad avere un interesse per il mondo dello spettacolo iscrivendosi all’I.T.S.O.S all’indirizzo di Comunicazioni Visive, dove approfondisce la parte tecnica dello spettacolo attraverso materie come psicologia del colore, fotografia, cinema e pubblicità. Parallelamente all’età di 18 anni segue due anni scolastici di teatro, presso la Compagnia di Proteo fondata da Ferruccio Masci, a sua volta formato dalla scuola del Piccolo teatro di Giorgio Strehler.
Finito il percorso di formazione nel 1994, decide di dedicarsi al lato artistico dello spettacolo, incominciando a lavorare con la stessa compagnia teatrale di formazione, con la quale passa undici anni acquisendo esperienza attraverso l'interpretazione di pezzi inediti, commedie e testi classici (1999 e 2004 “Questa sera si recita a soggetto” di Luigi Pirandello, nella parte principale di Rico Verri).
1998-2003 insegna, insieme a Ferruccio Masci, teatro nella scuola superiore “Artemisia Gentileschi” di Milano, portando avanti ogni anno più gruppi di studenti suddivisi in base al livello acquisito. Le lezioni base, sviluppate all'interno del programma scolastico dell'Istituto, trattavano l'analisi e la costruzione del personaggio, applicato ai testi teatrali.
Dal 2000 inizia a lavorare nella televisione per alcuni spot pubblicitari, e con il ruolo del Dott. De Sisti nella soap opera "Vivere", mentre nel mondo del cinema lavora in cortometraggi attualmente in concorso in vari festival, e prende parte nel film "Cuore Sacro" di Ferzan Ozpetek.
Appassionato di testi teatrali, scrive due racconti inediti “Storia di una gruccia” (crisi d'identità di un personaggio da lui interpretato) e “Tillyan”(Storia di un uomo, macchine da corsa, di donne, dell’innamoramento… e della sua paura di riaccenderlo tutte le volte ), rivisita un classico del teatro inglese “Un marito ideale” di Oscar Wilde riadattandolo ai giorni nostri e alla nostra cultura.
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CASTING IL BALLO DELLE BELLE
IL BALLO DELLE BELLE FATTI PUBBLICITÀ! IL CASTING VERRÀ RIPRESO IN DIRETTA DALLE TELECAMERE DI C.I.A.TV
Ballare è sempre stato il tuo sogno? Ironia, glamour e sensualità sono tra le tue caratteristiche?
Partecipa anche tu al casting IL BALLO DELLE BELLE! Il C.I.A Centro Italiano Attori sta costituendo un corpo di ballo: 12 ragazze, dai 18 anni in su.Non c’è limite d’età, non sono richieste particolari doti di ballo né determinate caratteristiche fisiche.Organizzeremo insieme serate stile Moulin Rouge e Coyote Ugly!
Allena la tua sensualità, divertiti con l’insegnante di Aerobic Strip Dance Anna Berra, partecipa al casting IL BALLO DELLE BELLE e potrai esibirti sui palcoscenici e nei locali più esclusivi di Milano.È un’occasione unica per divertirsi e affinare le proprie arti seduttive! Una chance irripetibile.
Il casting si terrà LUNEDI- MARTEDI-MERCOLEDI 10-11-12 nOVEMBRE dalle 14.00 alle 18.00, presso la sede del Centro Italiano Attori, via Ferrante Aporti 56.Per info: [email protected] , 02.36572305 dalle 14.30 alle 19.30.
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BLOG-C.I.A
Con i piedi nel fango e lo sguardo alla luce
Centro Italiano Attori - Considerazioni sullo spettacolo italianoLa spettacolo italiano affronta un momento di crisi. È come se affondasse i piedi nel fango e al contempo guardasse lo splendore del suo passato. Cosa possiamo fare per rimetterci in marcia? Noi crediamo che il modo migliore sia guardare indietro e imparare dai grandi maestri del passato.Non dimentichiamo che i registi americani che oggi sbancano ai botteghini hanno studiato il nostro modo di fare cinema, il nostro sentimento. È quello che dobbiamo recuperare, integrandolo con le necessità del nostro tempo. Studio, gavetta, organizzazione e teatro prima di tutto: questa è la strada. Siamo noi italiani a dover dar nuova vita allo spettacolo italiano, senza aspettare interventi d’oltreoceano che, tra l’altro, non attecchirebbero in un contesto economico-sociale totalmente diverso da quello americano. Voi cosa ne pensate? Aiutateci a capire.
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