Cristina Zuppa è nata a Roma il 23 maggio del 1969, e smetterà di fumare il 23 maggio del 2007. Con ogni probabilità riprenderà a fumare il 30 maggio 2007. Ha contratto matrimonio nel 2000, ma poi è guarita. Festeggerà il divorzio nel 2009. Da dieci anni convive more uxorio con una bellissima gatta persiana. Laureata in giurisprudenza, ha un titolo di avvocato mai sfruttato, causa un micidiale connubio fra pigrizia, disinteresse e insicurezza. Dal 1993 è impiegata presso un ministero, ma non domandatele cosa fa esattamente, non l'ha ancora ben capito nemmeno lei. Salvo prendere uno stipendio. E' però convinta assertrice dell'alto valore sociale del suo lavoro: non ruba lo stipendio senza fare nulla, come gli altri impiegati. Senza fare nulla, ne ruba solo la metà , perchè fa il part-time. Legge libri, ascolta musica jazz, suona il sassofono. Male. Scrive, a volte.
Racconto di Natale
C'era una volta un marinaio, che aveva navigato in tutti i mari del mondo, e del mare conosceva tutti i colori, il blu oltremare delle immense profondità , il bianco schiumoso delle tempeste, l'azzurro inquieto che precede l'uragano, il grigio plumbeo della pioggia. Ogni sfumatura parlava ai suoi solitari pensieri, e li avvolgeva, rassicurante culla liquida.
Navigava giorno e notte, il marinaio, ogni giorno e ogni notte.
Di giorno parlava ai pesci, e ne ascoltava le storie, e confidava loro i suoi pensieri più nascosti. I pesci sono i migliori confidenti, si sa, sanno ben tenere un segreto, giacchè sono muti… come pesci…
Di notte dormiva, e sognava, ancora, di mari e di storie, e di desideri, mentre la sua goletta solcava morbida le onde.
Ma il mare non è infinito, e una notte, la notte fra il 24 e il 25 dicembre dell'anno zero, mentre il marinaio giaceva assopito in placidi sogni, la sua goletta raggiunse i confini dell'oceano, l'orizzonte, il luogo dove il grigio mare si unisce al grigio cielo, e continuò la sua silente corsa, solcando il cielo stellato.
Molto stupito fu il marinaio, al suo risveglio, nel realizzare in quale singolare mare procedeva la sua goletta, un mare denso di stelle, nel quale la prua della nave apriva dolorose scie luminescenti. E nell'incantamento della meraviglia, troppo tardi egli si avvide dell'enorme stella che, come pericoloso iceberg, si erigeva a prua mandando disperati bagliori di morte. Troppo tardi per invertire la rotta, e la goletta cozzò violentemente contro la stella, mutandone irrimediabilmente il corso.
Ora, quella non era una stella comune.
Era una stella cometa, e annunciava un grande evento, la nascita di un bambino prodigioso, e re e pastori di ogni luogo ne seguivano la scia per giungere al cospetto del bambino.
La stella era diretta verso il polo Nord, ed annunciava la nascita di Babbo Natale.
Per effetto dell'urto con la goletta mutò rotta e si diresse verso Betlemme, e le genti che la seguivano giunsero ad una capanna di falegnami, e tributarono gli onori dovuti a Babbo Natale ad un bambino di nome Gesù.
Il resto della storia è noto, dai martiri alle crociate, dal Vaticano a Papa Ratzinger.
Ma nessuno sa che, non fosse stato per quel marinaio assopito, oggi Gesù bambino porterebbe doni ai bambini viaggiando su di una slitta trainata da cammelli (eh, sì, cammelli: in Palestina le renne scarseggiano...), e Babbo Natale occuperebbe il posto d'onore nei presepi natalizi.
Il che forse non farebbe poi una grande differenza...
O forse ne farebbe moltissima perchè... chi mai combatterebbe una guerra santa nel nome di Babbo Natale?
.. per cancellare la scritta Cris bla bla è nella rete estesa --..counter --..per scrivere fiabe etc--