LUCA CHIARALUCE - Polistrumentista profile picture

LUCA CHIARALUCE - Polistrumentista

My Interests

Music:

Member Since: 30/03/2007
Band Website: www.lucachiaraluce.com
Band Members:..


Influences: LUCA CHIARALUCE nasce a Todi (PG) il 5 Maggio1966, nella veste di chitarrista ha suonato: ad UMBRIA JAZZ nell’89 e nel ’90 con GABRIELE MIRABASSI e ANTONELLO SALIS, sempre nel ‘90 al “TEATRO TENDA A STRISCE” di Roma con l’”Electroacoustic Quartetto” con il quale incide il suo primo CD omonimo, con ROBERTO GATTO e RITA MARCOTULLI al Jazz festival “Metronome”, in altre occasioni con Ramberto Ciammarughi, Maurizio Giammarco, Massimo Manzi, Manhu Roche, Giampaolo Ascolese, ecc.; nel ’97 in trio al “Big Mama” di Roma con PAOLINO DALLA PORTA e lo storico batterista francese DANIEL HUMAIR con il quale incide “ESTEMPORANEO” uno dei suoi CD più importanti. Nel 2001 nella veste di batterista incide con JAVIER GIROTTO il CD “Piccola Luce”.Ha pubblicato tre manuali didattici editi dalla “Sinfonica Jazz” di Milano e distribuiti da “CARISCH”: “MANUALE DI ARMONIA IMPROVVISAZIONE E LINGUAGGIO DELLA CHITARRA JAZZ”, “APPROCCIO ANALITICO ALLE STRUTTURE DEL JAZZ” e “MANUALE PRATICO DI BATTERIA”. Ha esposto i suoi altorilievi in legno ed i suoi strumenti artigianali nelle gallerie “ARS ITALICA” di Milano a Piazza del Duomo e “FORUM INTERART” di Roma ai Fori Imperiali, dal 1994 è presente nel “CATALOGO DI ARTE MODERNA ITALIANA”.Nel ’99 fonda a Roma l’Associazione Culturale “MUSICAEALTRO”, principalmente una scuola di musica aperta però anche ad altre discipline come la pittura, la scultura, la poesia ecc. Ormai da vari anni Luca dedica il suo tempo alla didattica, alla scultura e ai suoi “CONCERTI MULTIMEDIALI” in veste di POLISTRUMENTISTA, progetti estremamente originali come “ITINERARIO” che lo vedono impegnato da solo in una forma espressiva a tutto tondo, in performance nelle quali, è proprio il caso di dire, porta in scena MUSICHE, SCULTURE, STRUMENTI ARTIGIANALI, proiezioni di CORTOMETRAGGI e TESTI SCRITTI. Il tutto seguendo un percorso, affascinante ed equilibrato, che trasporta lo spettatore in un luogo onirico da Luca sapientemente costruito, mirando alla fioritura di un sogno che affonda le radici nella fertile terra dell’infanzia, dalla quale ancora oggi succhia il nettare che nutre la sua maturità, così espressiva, così fresca e dinamica. Il 25 NOVEMBRE 2006 Luca Chiaraluce ha presentato "ITINERARIO" alla "CASA DEL JAZZ" di Roma (dal quale concerto sono tratte le foto allegate nella pagina immagini) dando il via ad un modo completamente nuovo di concepire l'espressione musicale e quella artistica nel senso più ampio e concreto DEL TERMINE. ... www.lucachiaraluce.com .........testo di ELENA MANCINI .................................. ......................................................... “ITINERARIO” è principalmente un CONCERTO JAZZ MULTIMEDIALE originalissimo, ma è anche una esposizione cinematografica di cortometraggi, testi ed immagini musicali scaturite tutte dalla STESSA ORIGINE, in esso il POLISTRUMENTISTA Luca Chiaraluce suona vari strumenti artigianali da lui costruiti (Luca è infatti anche un originale liutaio che ripropone nei suoi strumenti antiche geometrie miste a sonorità avanguardistiche)come la chitarra, il contrabbasso e la batteria, strumenti artistici unici nell’estetica e di elevata qualità acustica, inoltre è presente una gustosissima parte al pianoforte e alla clavietta. - CHIARALUCE, nome che già di suo evoca delle immagini, dal vivo è accompagnato da se stesso, tramite un precedente e complesso lavoro multimediale di montaggi audio-video, cioè da proiezioni digitali che lo riproducono mentre suona strumenti diversi da quello che momentaneamente sta suonando live. Insieme al dipanarsi della parte musicale live si snoda in contemporanea la parte cinematografica del concerto nella quale, oltre alle immagini dello stesso polistrumentista, sono contenuti suggestivi CORTOMETRAGGI ANIMATI di taglio ermetico e TESTI poetici che lo stesso Chiaraluce ha realizzato per sollecitare in modo prismatico il mondo percettivo dell’ascoltatore guidandolo così in quello che è a tutti gli effetti un “Itinerario” emozionale da Luca sapientemente costruito. Fanno parte della scenografia anche TRE ALTORILIEVI in legno di Tiglio 60x80 scolpiti da Luca, autoilluminati, raffiguranti visioni oniriche di tematiche musicali.Le poliedriche caratteristiche di questo prodotto lo hanno reso fino ad oggi presentabile sia in FESTIVAL di taglio musicale che CINEMATOGRAFICO, ma anche in occasioni diverse come premi di POESIA mostre di ARTI FIGURATIVE o più semplicemente manifestazioni culturali di piazza. - PER CHI FOSSE INTERESSATO si precisa che nel caso in cui l’ambiente nel quale deve svolgersi il concerto, sia esso un teatro o un palco all’aperto, non sia attrezzato per le proiezioni sarà lo stesso Chiaraluce a portare telone proiettore e tutto l’occorrente necessario sia per le proiezioni che per ovviamente la parte musicale, dovrà però trovare sul posto il minimo indispensabile necessario ad ogni concerto (una buona amplificazione con un tecnico del suono, un pianoforte accordato ed un minimo di illuminazione). Scrivere [email protected]
Sounds Like: “ITINERARIO LIVE di Luca Chiaraluce alla "CASA DEL JAZZ" Novembre 2007 a cura di ANTONELLA CANALI...........Polistrumentista, compositore, liutaio, scultore in legno, poeta… si rimane sconcertati nel leggere le note di presentazione alla performance di Luca Chiaraluce. L’iniziale perplessit.. lascia subito il posto alla curiosit.. di vederlo all’opera e di osservare come si misura con arti cos.. diverse, come possa coniugare l’essere jazzista, artigiano e poeta insieme. “Itinerario “ .. anzitutto un concerto jazz multimediale che vede Chiaraluce alternarsi nel suonare dal vivo strumenti da lui stesso costruiti, accompagnato da proiezioni digitali che lo riproducono mentre suona strumenti diversi. L’effetto .. unico, originale, debordante. Si .. come inondati dall’arte di quest’uomo, che non siede nell’Olimpo degli intoccabili dell’ ”italian jazz“ ma che possiede, da vero outsider, quell’attributo rarissimo e prezioso che si chiama “personalit..”. Personalit.. che si esprime attraverso la purezza di artista totale che si mette a nudo con coraggio, offrendoti senza sovrastrutture quello che ha. E quello che ha .. tantissimo e spazia in forme espressive cos.. diverse, che si stenta a concepire una performance che le possa riunire senza presunzione. La cosa straordinaria che ti arriva .. proprio la naturalezza dell’insieme, la forza umile del maestro artigiano che crea con abilit.. e pazienza strumenti musicali suonati poi con talento. Altorilievi in legno che compongono la scenografia, insieme allo scorrere di video con immagini e versi che si sovrappongono alla musica del trio, chitarra-contrabbasso – batteria. La scaletta dei brani proposti .. varia e ricercata e trova ispirazione principalmente nel jazz di matrice europea e in composizioni dell’autore, originali e poetiche. Quello che ti rimane dentro dopo averlo ascoltato .. una sensazione di autenticit.. e di coraggio ingenuo e talentuoso insieme. Nella nostra societ.. sempre pi.. protesa alla specializzazione che quasi t’obbliga a diventare un superesperto, fa piacere vedere e ascoltare un disubbidiente, che osa invece esplorare, sperimentare, percorrere il proprio universo di emozioni attraverso questo itinerario artistico-artigianale poliedrico e poetico, semplicemente unico.Antonella Canali, 3 maggio 2007 ............................................................ ...........................................Critica Musicale di LUIGI ONORI presente nel libretto interno del DVD Doppio "ITINERARIO".......................FIGLIO DEL RINASCIMENTO..........Ogni vero artista .. unico; nel caso di Luca Chiaraluce l’unicit.. si rivela prismatica, dato che il quarantenne jazzista .. polistrumentista, compositore, didatta ma anche poeta, scultore in legno, liutaio, videoartista, performer al punto da apparire pi.. un figlio del Rinascimento che del Postmoderno.La mente di chi ascolta, tuttavia, lavora per associazioni e vedendo il concerto multimediale Itinerario mi sono venute in mente – quasi con prepotenza – due incisioni: Conversations with Myself di Bill Evans e Picasso di Coleman Hawkins. Nell’album del 1963 il pianista interpretava otto brani (da Blue Monk al suo N.Y.C.’s So Lark) sovrapponendosi per ben tre volte, scavando nel proprio io e nella musica con un approfondito processo di ricerca sonora verticale. Chiaraluce agisce in modo analogo seppur differente: moltiplica fino a quattro volte, grazie alla tecnologia, la sua figura di musicista, proponendosi soprattutto come chitarrista, contrabbassista, batterista ma anche in qualit.. di pianista e violoncellista (all’epoca dell’incisione, nel 2004, suonava i due strumenti, rispettivamente, solo da un anno e sei mesi), persino come suonatore di melodica (in Bluesette).Evans, con la sua magistrale classe, triplicava il pianoforte mentre Chiaraluce costituisce dei veri e propri gruppi - dal duo sino al quartetto - moltiplicandosi, mettendo in relazione esplicita diversi aspetti della sua personalit.. di musicista. Queste originali formazioni si ampliano ancora, dato che ogni brano genera testi e disegni in un processo di esponenzialit.. creativa.Il sax tenore solo di Hawkins (un’incisione visionaria, datata 1947) mi .. venuto in mente per la sua forza scultorea (Luca .., tra l’altro, autore di evocativi e possenti altorilievi in legno) e per la capacit.. di estrarre forme essenziali, di scomporre e ricreare. C’.., inoltre, il fascino del titolo: Picasso. L’artista iberico era un maestro della scomposizione e ricreazione e, come altri cubisti, amava elaborare, geometrizzandoli, gli strumenti musicali che per Chiaraluce rappresentano una sorta di ossessione artistica. Come nelle antiche tradizioni africane egli ha, infatti, costruito i propri strumenti e le chitarre, il contrabbasso nonch.. le batterie che potete vedere nel Dvd sono frutto della sua surreale ed onirica arte di liutaio, di artista del legno che evidenzia la natura e l’aspetto della materia, quasi esaltandone la ruvidezza.Ad altri spetta parlare delle valenze poetiche, figurative e plastiche della policroma produzione di Luca Chiaraluce; .. impossibile, tuttavia, non sottolineare la dimensione sinestetica, sinergica e stratigrafica del suo mondo sonoro ed espressivo, in cui la moltiplicazione dell’io non ne rappresenta l’esaltazione quanto la complessit.. e la ricchezza prismatiche, che si riconducono ma non si limitano all’ . Del resto il suo Itinerario rappresenta un esperimento unico ed innovativo nel panorama jazzistico italiano, un Concerto Multimediale che, per.., pu.. essere spettacolo dal vivo con l’artista ed i suoi “doppi” che dialogano direttamente sul palco.A livello di repertorio, Chiaraluce lavora su alcuni agglomerati compositivi, ispirandosi in modo esplicito ad un solo chitarrista (il Bireli Lagrene di Made in France) ed omaggiando la grandezza classica di J.S.Bach: brani di jazzisti italiani (Enrico Pieranunzi ed Enrico Rava); pezzi di musicisti europei (Richard Galliano, Toots Thielemans) e sudamericani (Egberto Gismonti, Gato Barbieri); qualche standard (da Stella by Starlight a Estate di Bruno Martino). Il nucleo principale .. costituito da una serie di brani spesso utilizzati in ambito didattico che il polistrumentista indaga ed intepreta con slancio ed originalit.., pezzi creati da Wayne Shorter, John Coltrane, Miles Davis (ben tre), Thelonious Monk, Sonny Rollins, Charlie Parker cui si aggiunge il Kenny Wheeler di Hotel Le Hot (selezionato per la bellezza melodica ed armonica). Da queste scelte traspare in Chiaraluce un’idea di jazz modern mainstream, ben radicata nella matrice afroamericana (con in evidenza la componente ritmica) quanto attenta al suo sviluppo in Europa e Sudamerica, dallo Spleen di Galliano al cinematografico tango parigino di Barbieri. Sono, tuttavia, le sei composizioni firmate dal polistrumentista (alcune dedicate a persone che gli sono care) a fornire elementi di riflessione ed interpretazione. La Piccola suite tra cielo e terra (in tre movimenti) .. una pagina di ispirazione classica ora accorata ora luminosa, in cui affiorano la solitudine come la forza impetuosa della vita. Per Elena .. scevra da ogni facile romanticismo. Minimafonte, Africa e Viaggio inconsueto mostrano una costruzione ed uno sviluppo soprattutto ritmici, svelando la forte tensione percussiva sottesa alla poetica di Chiaraluce (altra composizione originale Ma vie maintenant).Ancora qualche notazione per quel che riguarda gli organici: prevale il trio (chitarra o piano/ contrabbasso / batteria) con episodiche presenze del quartetto (piano o melodica /violoncello / contrabbasso / batteria) e del duo (piano / violoncello). La presenza solistica .., invece, diffusa e distribuita tra chitarra e contrabbasso e, in modo minore, batteria; .. questa la prova di una competenza strumentale onnivora ma ben caratterizzata su ciascuno strumento, come avveniva in un grande polistrumentista quale Eric Dolphy, in grado di esprimere un pensiero musicale diverso su ciascun attrezzo sonoro.Avrei ancora molto da scrivere ma .. meglio che ciascun ascoltatore segua l’itinerario costruito con pazienza artigiana da Chiaraluce - la cui panica musicalit.. e prensile artisticit.. sono fuori dal comune - umile ed illuminato come un saggio monaco buddista. Il suo verso, riferito alla chitarra, sintetizza, quasi in un haiku, la forte tensione della sua arte, cos.. materica quanto proiettata verso l’alto, nel volo di quelle ali che tornano in modo ricorrente nei suoi disegni.LUIGI ONORI
Record Label: "Musicaealtro"
Type of Label: Major

My Blog

The item has been deleted


Posted by on