Licio Gelli - P2

È l’hit più ballata durante i golpe sudamericani: Loggia P2 Is Burning!, la cover piduista della celebre Frangetta del Deboscio: una produzione myspace.com/LicioGelli feat. Bukkakers .
Salve a tutti, mi chiamo Licio Gelli e alla fine degli anni Settanta ero Maestro Venerabile di una potente loggia massonica segreta che si chiamava Propaganda 2, per gli amici P2.
Grazie ai miei contatti, la P2 era riuscita a penetrare nei gangli del sistema, reclutando adepti tra i più influenti personaggi di spicco del Paese. Eravamo a un passo dal prendere il potere e attuare il nostro autoritario ed eversivo programma politico, chiamato Piano di Rinascita Democratica, ma ci hanno beccato. Siamo riusciti a insabbiare e a depistare anche il processo a nostro carico, e infatti nessuno parla più di me e della P2, oggi.
Nella lista di iscritti alla mia bocciofila c'erano, tra gli altri, Silvio Berlusconi, Maurizio Costanzo, Michele Sindona, Roberto Calvi, Claudio Villa, Vittorio Emanuele di Savoia, Mino Pecorelli, Edgardo Sogno, Angelo Rizzoli, Umberto Ortolani, Roberto Gervaso e Fabrizio Trecca.
Bazzicavo Juan Domingo Peròn, Giulio Andreotti, Francesco Cossiga, Bettino Craxi (vedi conto UBS-LUGANO, 633369 “PROTEZIONE”), gruppi eversivi di destra, i servizi segreti deviati e la CIA.
La mia P2 fu implicata in numerosi scandali legati alle pagine più nere della Storia d'Italia, eccone una lista:
- strage del treno Italicus
- strage di Piazza Fontana
- strage del rapido 904
- strage di Peteano
- strage di Bologna
- omicidio Calvi
- omicidio Sindona
- omicidio Pecorelli
- omicidio Occorsio
- omicidio Olof Palme
- omicidio Semerari
- omicidio Ambrosoli
- attentato a Roberto Rosone
- colpo di stato militare in Argentina
- tentativo di colpo di stato di Junio Valerio Borghese
- tentativo di colpo di stato della Rosa dei Venti
- caso dei dossier illegali del SIFAR
- operazione Minareto
- falso rapimento Sindona
- tentativo di depistamento durante il rapimento Moro
- rapimento Bulgari
- rapimento Ortolani
- rapimento Amedeo
- rapimento Danesi
- rapimento Amati
- rapporti con l'eversione nera
- rapporti con la banda della Magliana
- rapporti con la banda dei marsigliesi
- inchiesta sul traffico di armi e droga del giudice Carlo Palermo
- riciclaggio narcodollari (caso Locascio)
- caso Cavalieri del Lavoro di Catania
- fuga di Herbert Kappler
- crack Sindona
- crack Banco Ambrosiano
- crack Finabank
- scandali finanziari legati allo IOR
- caso Rizzoli-Corriere della Sera
- caso SIPRA-Rizzoli
- scandalo dei Petroli
- caso M. Fo. Biali
- caso Eni-Petronim
- caso Kollbrunner
- cospirazione politica e truffa di Antonio Viezzer
- cospirazione politica di Raffaele Giudice
- cospirazione politica di Pietro Musumeci
- cospirazione politica e falsificazione documenti di Antonio La Bruna
- finanziamenti FIAT alla massoneria
Negli anni Cinquanta divenni direttore dello stabilimento Permaflex di Frosinone: ai tempi ero già un trafficone, infatti riuscii ad assicurarmi l'appalto per la fornitura di materassi in tutte le carceri italiane.
Fui condannato per depistaggio delle indagini sulla strage di Bologna del 1980, per bancarotta fraudolenta del Banco Ambrosiano del 1982 e per procacciamento di notizie contenenti segreti di Stato.
Ebbi un ruolo di spicco nell'Operazione Gladio, in quanto ammanicato con la CIA.
Nel '70 avrei dovuto prendere parte al Golpe Borghese, occupandomi del rapimento del Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat.
Possedevo 2 milioni di dollari in lingotti d'oro nascosti sotto ai vasi di limoni a Villa Wanda.
Nel 1996 fui candidato al Nobel per la letteratura, naturalmente grazie al mio smisurato talento poetico, gli agganci non c'entrano.
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