Io rido e mi tolgo il rossetto e subito lo rimetto e non saprei dirvi perché io vorrei cambiare ogni ora ma non chiamatemi incostante.Ho bisogno di aria buona e di fumo,e di nebbia e di andare via e restare rotolare e lavarmi non chiamatemi pazza.Io voglio una città che non sia solo di insegne io amo il silenzio che separa le parole non quello che vien dopo alle sirene e agli spari.Io piango china davanti all'altare di un'autoradio io graffio e scalcio.Io vorrei non essere mai nata e vorrei essere vecchia come ciò che so del mondo dormire tra le tue braccia e sentirti parlare di tuo Padre,per ore e vorrei lasciarti solo.Io mordo,io soffro prigioniera nel bosco tra le mute dei cani io sono la regina,la serva io non so dove andare questa sera,nel buio e non so dove trovarti.Io sono dentro di me io vedo,rido e ascolto agguati di gatti sui tetti insetti negli aloni di luce voli sghembi di uccelli il ragno nella buia cantina l'ambulanza che riparte sbattendo gli sportelli i dormitori silenziosi,i miseri prati le auto sbranate i cassonetti bruciati le conversazioni delle antenne il sangue sull'asfalto,le toppe,le crepe.Io sono un'altra.In me ci si può perdere ma ritrovarsi è splendida battaglia di tutte le bugie e le catene almeno da una sii libero non dobbiamo sperare possiamo,ogni istante del giorno.Sono la ragazza e la città non temere se cambio umore né le mie mille voci.Ascolta sto cantando tra le note c'è il tuo nome.
RAID AEREO SUL PAESE DELLE FARFALLE. non saper dire addio porta alla perdita di parti molto importanti del corpo, come le braccia o le orecchie. vorrei essere lontano a volte, come se esistessero luoghi in cui alla mente non arrivano timori di conoscere troppo e di non sapere nulla. METEMPSICOSI DEL FINE ULTIMO: NEVRASTENICA OSCILLAZIONE FRA POLI ESTREMI. l'industria culturale organizza lo svago, il gusto fino al raggiungimento del completo livellamento degli individui ridotti a zero e integrati nella cultura dominante espressione ideologica del potere smarrito. tradito. nudo e impotente. dannoso turbare il sonno delle persone, cavie immerse nel torpore da loro voluto. NOTTE DEI CRISTALLI A RUE DES TROIS-FRERES. opali riflessi di imprecise memorie, incolte speranze in un oblio soffocato. cerco la chiave di ogni mia mera ansia. silenzio mi accoglie. spietato. sereno. non sento pace né sicurezza. ma l'estasi di questa angoscia si placa e scompare. non un immaginario ideale cui abbandonarsi. realtà che distorco e appesantisco. CIO' CHE NON SIAMO, CIO' CHE NON VOGLIAMO. visi di legno macchiati di fango obliati lamenti dispersi nel vento. timide mani che fendon la nebbia. declinano incerte. bramando un ritorno? falsa sembianza. mortale illusione. non uccidiamo ciò che di prezioso culliamo ancora fra le mani. IL DESTINO DI UN OMBRELLO. respiro l'aria di alberi morti, parliamo con frasi a metà . dove ho lasciato Spensieratezza? copriamoci con discorsi di carta. riflessi su specchi non vedono altro, gli stessi che credevano in me. SUPER OMEGA. quando le affermazioni più scontate pronunciate dalle persone più prevedibili si rivelano essere le più vere. dichiarar guerra all'ovvietà sarebbe come camminare su un campo minato. MERCE CUNNINGHAM. tutto succede in un attimo. l'immagine non è più un torrente che scorre fra le rocce. muovendosi dalla sorgente a dove sfocia. UNCAGED. supponiamo che abbia detto che questo era quello. ciò non servirebbe a niente, le cose devono entrare in noi. non è il tempo di pensare, pensare in anticipo sul tempo. LA FINE NON E' LA FINE. piove sulla strada, pioggia nuda pioggia che uccide l'ultimo giorno di viaggio. voglio addormentarmi e non sentirti. dire che il tempo ha avuto la meglio su tutto. nomi senza casa, senza meta, mezzi senza fine... chiudere l'inverno per sporcarmi fino in fondo al cuore, lungo ogni sentiero degno di essere solcato; cedere alle onde del destino, ora in piena, mentre il sole in cielo inciampa su se stesso; hai scritto sul mio corpo che non è la fine.
Myspace Layouts by Pimp-My-Profile.com / Clean & Simple
Cosa succede alle persone cosidette normali quando incontrano di colpo un matto che urla o le investe di un delirio incomprensibile? Quando vedono qualcuno crollato a terra, o inchiodato da uno spasmo sui gradini di una chiesa? Dopo l'incontro restano immobili, con un'espressione di disagio, di paura o di stordimento. Ma il loro volto è cambiato, è come se fossero state fotografate da una luce accecante, scuotono la testa, parlano da sole, per un attimo anche la loro normalità sembra incrinata. Cos'hanno visto nel lampo di quella luce, quale paesaggio, quale specchio, quale verità insostenibile che dimenticheranno subito dopo, ma la cui immagine resterà per sempre, in qualche recesso buio del loro cuore, nella biblioteca in fiamme della loro vita?
Comunque, fra poco sarò morto del tutto, finalmente. Il mese venturo, forse. E allora sarebbe il mese di aprile, o di maggio. Perché l'anno è poco inoltrato, me lo dicono mille piccoli indizi. Può darsi che io mi sbagli e giunga anche più in là di San Giovanni, e anche del Quattordici Luglio, festa della libertà . Ma cosa dico mai, sono capace di arrivare sino alla Trasfigurazione, mi conosco bene, o all'Assunzione. Ma non credo, non credo di ingannarmi dicendo che queste solennità si celebreranno senza di me, quest'anno.