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la solitudine è la conseguenza di una deliberata ribellione contro i falsi miti della società del

About Me

Quello che conta è che lei non interrompe mai. Sapete com'è, quando due persone chiacchierano. Uno parla e l'altro gli toglie la parola: proprio come me, io... e si mette a parlare di sè, finchè il primo non riesce a dire a sua volta: Proprio come me,io... Questa frase, proprio come me io...può sembrare un'eco di approvazione, un modo per continuare la riflessione dell'altro,ma è un'illusione: in realtà è una rivolta brutale contro una brutale violenza, uno sforzo per liberare dalla schiavitù il proprio orecchio e per occupare con la forza l'orecchio dell'avversario.Giacchè tutta la vita dell'uomo fra i suoi simili non è altro che una lotta per impadronirsi dell'orecchio altrui. Tutto il mistero della popolarità di Tamina è nel suo non desiderare di parlare di sè.Tamina accetta senza resistenza gli occupanti del suo orecchio e non dice mai:Proprio come me,io...
Io rido e mi tolgo il rossetto e subito lo rimetto e non saprei dirvi perché io vorrei cambiare ogni ora ma non chiamatemi incostante.Ho bisogno di aria buona e di fumo,e di nebbia e di andare via e restare rotolare e lavarmi non chiamatemi pazza.Io voglio una città che non sia solo di insegne io amo il silenzio che separa le parole non quello che vien dopo alle sirene e agli spari.Io piango china davanti all'altare di un'autoradio io graffio e scalcio.Io vorrei non essere mai nata e vorrei essere vecchia come ciò che so del mondo dormire tra le tue braccia e sentirti parlare di tuo Padre,per ore e vorrei lasciarti solo.Io mordo,io soffro prigioniera nel bosco tra le mute dei cani io sono la regina,la serva io non so dove andare questa sera,nel buio e non so dove trovarti.Io sono dentro di me io vedo,rido e ascolto agguati di gatti sui tetti insetti negli aloni di luce voli sghembi di uccelli il ragno nella buia cantina l'ambulanza che riparte sbattendo gli sportelli i dormitori silenziosi,i miseri prati le auto sbranate i cassonetti bruciati le conversazioni delle antenne il sangue sull'asfalto,le toppe,le crepe.Io sono un'altra.In me ci si può perdere ma ritrovarsi è splendida battaglia di tutte le bugie e le catene almeno da una sii libero non dobbiamo sperare possiamo,ogni istante del giorno.Sono la ragazza e la città non temere se cambio umore né le mie mille voci.Ascolta sto cantando tra le note c'è il tuo nome.
RAID AEREO SUL PAESE DELLE FARFALLE. non saper dire addio porta alla perdita di parti molto importanti del corpo, come le braccia o le orecchie. vorrei essere lontano a volte, come se esistessero luoghi in cui alla mente non arrivano timori di conoscere troppo e di non sapere nulla. METEMPSICOSI DEL FINE ULTIMO: NEVRASTENICA OSCILLAZIONE FRA POLI ESTREMI. l'industria culturale organizza lo svago, il gusto fino al raggiungimento del completo livellamento degli individui ridotti a zero e integrati nella cultura dominante espressione ideologica del potere smarrito. tradito. nudo e impotente. dannoso turbare il sonno delle persone, cavie immerse nel torpore da loro voluto. NOTTE DEI CRISTALLI A RUE DES TROIS-FRERES. opali riflessi di imprecise memorie, incolte speranze in un oblio soffocato. cerco la chiave di ogni mia mera ansia. silenzio mi accoglie. spietato. sereno. non sento pace né sicurezza. ma l'estasi di questa angoscia si placa e scompare. non un immaginario ideale cui abbandonarsi. realtà che distorco e appesantisco. CIO' CHE NON SIAMO, CIO' CHE NON VOGLIAMO. visi di legno macchiati di fango obliati lamenti dispersi nel vento. timide mani che fendon la nebbia. declinano incerte. bramando un ritorno? falsa sembianza. mortale illusione. non uccidiamo ciò che di prezioso culliamo ancora fra le mani. IL DESTINO DI UN OMBRELLO. respiro l'aria di alberi morti, parliamo con frasi a metà. dove ho lasciato Spensieratezza? copriamoci con discorsi di carta. riflessi su specchi non vedono altro, gli stessi che credevano in me. SUPER OMEGA. quando le affermazioni più scontate pronunciate dalle persone più prevedibili si rivelano essere le più vere. dichiarar guerra all'ovvietà sarebbe come camminare su un campo minato. MERCE CUNNINGHAM. tutto succede in un attimo. l'immagine non è più un torrente che scorre fra le rocce. muovendosi dalla sorgente a dove sfocia. UNCAGED. supponiamo che abbia detto che questo era quello. ciò non servirebbe a niente, le cose devono entrare in noi. non è il tempo di pensare, pensare in anticipo sul tempo. LA FINE NON E' LA FINE. piove sulla strada, pioggia nuda pioggia che uccide l'ultimo giorno di viaggio. voglio addormentarmi e non sentirti. dire che il tempo ha avuto la meglio su tutto. nomi senza casa, senza meta, mezzi senza fine... chiudere l'inverno per sporcarmi fino in fondo al cuore, lungo ogni sentiero degno di essere solcato; cedere alle onde del destino, ora in piena, mentre il sole in cielo inciampa su se stesso; hai scritto sul mio corpo che non è la fine.

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Cosa succede alle persone cosidette normali quando incontrano di colpo un matto che urla o le investe di un delirio incomprensibile? Quando vedono qualcuno crollato a terra, o inchiodato da uno spasmo sui gradini di una chiesa? Dopo l'incontro restano immobili, con un'espressione di disagio, di paura o di stordimento. Ma il loro volto è cambiato, è come se fossero state fotografate da una luce accecante, scuotono la testa, parlano da sole, per un attimo anche la loro normalità sembra incrinata. Cos'hanno visto nel lampo di quella luce, quale paesaggio, quale specchio, quale verità insostenibile che dimenticheranno subito dopo, ma la cui immagine resterà per sempre, in qualche recesso buio del loro cuore, nella biblioteca in fiamme della loro vita?
Comunque, fra poco sarò morto del tutto, finalmente. Il mese venturo, forse. E allora sarebbe il mese di aprile, o di maggio. Perché l'anno è poco inoltrato, me lo dicono mille piccoli indizi. Può darsi che io mi sbagli e giunga anche più in là di San Giovanni, e anche del Quattordici Luglio, festa della libertà. Ma cosa dico mai, sono capace di arrivare sino alla Trasfigurazione, mi conosco bene, o all'Assunzione. Ma non credo, non credo di ingannarmi dicendo che queste solennità si celebreranno senza di me, quest'anno.


E il mare può anche essere un catino,se non ne scorgi più i limiti.Pare impossibile che ci siano sciagurati che han bisogno di vino o di droghe per annegare in paradisi artificiali,quando si vive così poco nella cosiddetta coscienza-(ecco ti spiego come ora vedo)-continuamente rapiti fuori di noi da tutto il vago delle nostre impressioni,ebbrezze di sole in primavera,stupore di arcani silenzii,spettacoli di cielo,di mari,e le rondini,anche dentro di noi,di pensieri guizzanti,gli sbalzi a volo da un ricordo all'altro,al minimo richiamo fuggevole d'una sensazione.Pare ch'io ti stia ad ascoltare,e chissà come ti vedo;t'ascolto,ti rispondo,sono con te,ma dentro di me,anche altrove,nell'arbitrario delle mie sensazioni che non potrei comunicarti senz'apparirti veramente pazzo.Cammino,mi vedo le cose attorno,le posso toccare,le tocco,e non me ne viene più né un pensiero né un sentimento,forse neppure più una sensazione;le guardo e,dentro di me,i miei stessi pensieri,i miei stessi sentimenti,sono come ombre lontane;io stesso,lontano da me,perduto come in un esilio angoscioso.E puoi dire allora ch'io sto vivendo una vita cosciente?E ancora sono sveglio!E quando dormo?Metà della vita si dorme.E poi è sempre così:tutto incerto,sospeso,volubile;vacilla tutto;la volubilità della vita non rispetta neanche i muri fermi delle case nelle strade.E quando credi di esserti fatta una coscienza e hai stabilito che ogni cosa è così o così,ci vuol così poco a farti riconoscere che questa tua coscienza era fondata su nulla,perchè le cose,quelle che tu credi più certe,possono essere altre da quelle che credi;basta farti sapere una cosa,il tuo animo cangia,d'una tratto,addio coscienza,diventa subito un'altra,e hai un bel tenerti fermo a tutte le tue certezze di prima;dove sono?Io credo che quando ci saremo liberati della vita,forse la più grande sorpresa che ci aspetterà sarà quella delle cose che non c'erano,che ci pareva vi fossero e non c'erano:suoni,colori;e tutto ciò che vi sentimmo,e tutto ciò che vi pensammo,e ce n'affliggemmo tanto o ne gioimmo tanto:tutto era niente;e la morte,questo niente della vita,come c'era apparsa;lo spegnersi di questo lume illusorio,caldo,sonoro e colorato,per migrare forse vero altre misteriose illusioni

My Interests

I'd like to meet:

AH,NON LASCIARLA MAI POSARE UN ATTIMO L'IMMAGINAZIONE:ADERIRE,ADERIRE CON ESSA,CONTINUAMENTE,ALLA VITA DEGLI ALTRI...MA NON DELLA GENTE CHE CONOSCO.NO,NO.A QUELLA NON POTREI!NE PROVO UN FASTIDIO,SE SAPESSE,UNA NAUSEA.ALLA VITA DEGLI ESTRANEI,INTORNO AI QUALI LA MIA IMMAGINAZIONE PUO' LAVORARE LIBERAMENTE,MA NON A CAPRICCIO,ANZI TENENDO CONTO DELLE MINIME APPARENZE SCOPERTE IN QUESTO E IN QUELLO.E SAPESSE QUANTO E COME LAVORA!FINO A QUANTO RIESCO AD ADDENTRARMI!VEDO LA CASA DI QUESTO E DI QUELLO;CI VIVO;MI CI SENTO PROPRIO,FINO AD AVVERTIRE...SA QUEL PARTICOLARE ALITO CHE COVA IN OGNI CASA?NELLA SUA,NELLA MIA..MA NELLA NOSTRA,NOI NON L'AVVERTIAMO PIU',PERCHE' E' L'ALITO STESSO DELLA NOSTRA VITA,MI SPIEGO?[...]IO LE DICO CHE HO BISOGNO DI ATTACCARMI ALLA VITA ALTRUI,MA COSI',SENZA PIACERE,SENZA PUNTO INTERESSARMENE,ANZI..ANZI..PER SENTIRNE IL FASTIDIO,PER GIUDICARLA SCIOCCA E VANA,LA VITA,COSICCHE' VERAMENTE NON DEBBA IMPORTARE A NESSUNO DI FINIRLA.E QUESTO E' DA DIMOSTRARE BENE,SA?CON PROVE ED ESEMPI CONTINUI,A NOI STESSI,IMPLACABILMENTE.PERCHE',CARO SIGNORE,NON SAPPIAMO DA CHE COSA SIA FATTO,MA C'E',C'E',CE LO SENTIAMO TUTTI QUA,COME UN'ANGOSCIA NELLA GOLA,IL GUSTO DELLA VITA,CHE NON SI SODDISFA MAI,CHE NON SI PUO' MAI SODDISFARE,PERCHE' LA VITA,NELL'ATTO STESSO CHE LA VIVIAMO,E' COSI SEMPRE INGORDA DI SE STESSA,CHE NON SI LASCIA ASSAPORARE.IL SAPORE E' NEL PASSATO,CHE CI RIMANE VIVO DENTRO.IL GUSTO DELLA VITA CI VIENE DI LA',DAI RICORDI CHE CI TENGONO LEGATI.MA LEGATI A COSA?A QUESTA SCIOCCHEZZA QUA..A QUESTE NOIE..A TANTE SUPIDE ILLUSIONI..INSULSE OCCUPAZIONI..SI SI.QUESTA CHE ORA QUA E' UNA SCIOCCHEZZA..QUESTA CHE ORA QUA E' UNA NOIA..E ARRIVO FINANCHE A DIRE,QUESTA CHE ORA E' PER NOI UNA SVENTURA,UNA VERA SVENTURA..SISSIGNORI,A DISTANZA DI QUATTRO,CINQUE,DIECI ANNI,CHI SA CHE SAPORE ACQUISTERA'...CHE GUSTO,QUESTE LACRIME..
Attendere mi fa impazzire.Il mondo è una fogna che ci asfissia.Bisogna ripulirla questa fogna.è questo il contenuto del mio trattato.Ma se la puliamo da cima a fondo resterà vuota.Così non ci rimane altro che buttarci a capofitto nelle cose.Ma se mangiamo troppo ci viene l'ulcera se mangiamo poco moriamo di fame.Non dimenticare lo zerbino.Non c'è niente da firmare oggi.Noi ci distruggiamo con le nostre stesse mani.Trent'anni fa eravamo ancora in tempo per fuggire in qualche deserto.L'invenzione della luce elettrica è stato il vero disastro.Tutto quello che firmiamo è soltanto una condanna a morte.Ci mutiliamo pezzo per pezzo ad ogni firma che facciamo.Mi tormentano,mi straziano le mie firme.Se eliminiamo tutto,se distruggiamo tutto,rimane tutto come prima.Noi eliminiamo tutto e tutto rimane come prima.Se facciamo fuori chi comanda c'è già pronto il prossimo e non è cambiato niente.Tutto ci dà fastidio,tutto ci ripugna.Da morire soffocati,annegati,non possiamo fare altro che stare a guardare come tutto marcisce.
L'autunno rosso vola,fa passi avanti nelle mie vene,il giorno si strucca dal volto veloce.Senza di te mi sento un monaco.So parlare all'infinito,vedo cose inesistenti,gelide.Senza di te mi sento vedovo,l'unico,canta mio divo,rimani vivo,nelle spiagge disperate,nella polvere d'estate,stupida,stupida estate,che voi cercate.Soltanto noi domani,nell'ombra,andremo al mare simili a sassi divisi dal vento.Senza di te mi sento lugubre.Provo ad ingoiare mare,sento voci spaventose,gelice,senza di te mi sento minimo,l'unico.Non posso gridare parole d'amore,non voglio cantare il mio profondo orrore,rimango sospeso,guardando nel vuoto,il sole del nord non mi potrà curare.

Don't hold yourself like that You'll hurt your knees I kissed your mouth and back But that's all I need Don't build your world around volcanoes melt you down What I am to you is not real What I am to you you do not need What I am to you is not what you mean to me You give me miles and miles of mountains And I'll ask for the sea Don't throw yourself like that In front of me I kissed your mouth your back Is that all you need? Don't drag my love around volcanoes melt me down What I am to you is not real What I am to you you do not need What I am to you is not what you mean to me You give me miles and miles of mountains And I'll ask for what I give to you Is just what i'm going through This is nothing new No no just another phase of finding what I really need Is what makes me bleed And like a new disease she's still too young to treat Volcanoes melt me down She's still too young I kissed your mouth You do not need me

Trent'anni fa ho fatto un Sogno che riassume l'intero significato della mia esistenza. Finora non l'avevo mai raccontato. [...] È appena atterrato un enorme aereo e io, nella mia qualità di capo dell'aeroporto, devo effettuare il controllo dei passaporti. Davanti a me ci sono tutti i passeggeri dell'aereo, in attesa. All'improvviso vedo una strana figura, un vecchio cinese dall'aria antica, vestito di stracci ma dall'aspetto regale, che emana un tanfo terribile. Aspetta di poter entrare. Si ferma davanti a me senza dire una parola. Non mi guarda nemmeno. È totalmente assorbito da se stesso. Guardo la targhetta che ho sulla scrivania sulla quale sono scritti il mio nome e la qualifica, il che dimostra che qui comando io. Ma non so cosa fare. Ho paura di farlo passare perché è molto diverso, e poi non lo capisco. Temo fortemente che, se lo lascerò passare, sconvolgerà la mia tranquilla esistenza. Ricorro allora a una scusa che è una bugia che mette a nudo la mia debolezza. Mento come farebbe un bambino. Non riesco a decidermi ad assumere le mie responsabilità. Dico: «Vede, non ne ho il potere. In realtà non sono io che comando qui. Devo chiedere ad altri». Chino il capo per la vergogna. Dico: «Attenda qui, torno subito». Mi allontano per prendere una decisione, ma non decido nulla. Indugio e continuo a chiedermi se al mio ritorno lui ci sarà ancora. Ciò che mi paralizza è che non so se ho più paura che lui ci sia oppure che non ci sia più. Sono trent'anni che ci sto pensando. Ho capito molto bene che c'era qualcosa che non andava nel mio naso, non nel suo odore, eppure non sono mai riuscito a persuadermi a tornare indietro e a lasciarlo passare, oppure a cercare di scoprire se mi aspetta ancora.

Music:


*E forse tu non sai tutta la ricchezza che è in lei...certe cose che ha,che non parrebbero sue,non perché non siano,ma perché tu non vi badi,perché tu la vedi sempre e solamente a quel modo che per te è il vero suo.Ti pare impossibile,per esempio,che possa canticchiare qualche mattina...così..svagata..Eppure canticchia,sai?La sentivo,io,certe mattine,da una stanza all'altra.Con una cara vocina trillante,quasi di bimba.Un'altra!Ma ti dico un'altra,non così per dire.Proprio un'altra : e lei non lo sa.Una bima che vive un minuto e canta,quando lei è assente da sé.E se vedessi come qualche volta resta..così..con una certa luce di brio lontano negli occhi,mentre con due dita che non sanno si tira lentamente i riccioli sulla nuca...Mi sai dire chi è,quando è così?Un'altra lei,che non può vivere,perché ignota a se stessa,perché nessuno le hai mai detto TI VOGLIO COSI,DEVI ESSERE COSI...C'è il rischio ch'ella ti domandi COME? Tu le rispondi MA COM'ERI DIANZI!E che ella torni a domandarti COM'ERO? -CANTAVI- CANTAVO? -SI,E TI STIRAVI I RICCIOLI SULLA NUCA COSI...Non lo sa,ti dice che non è vero.Non riconosce affatto se stessa nell'immagine che tu le prospetti di lei come l'hai veduta dianzi,seppure la vedi!perché tu la vedi sempre a un modo,come è per te,e basta.Che pena,caro mio!Ecco una cara,preziosa possibilità d'essere,ch'ella potrebbe avere e non ha!*.a morire ci vuole una vita e neanche un attimo.


ho premuto il mio corpo contro il vetro della finestra affacciata su troppa notte credendo che tutto questo non avrebbe mai avuto fine

Movies:

.e non sono riuscito neanche ad ammazzare te,con questa mia ansia di mettere fine a tutto ciò che mi sta vicino e mi è necessario,a tutto ciò che ha l'aria di essere imprescindibile,per dimostrare a me stesso che sono padrone del mio destino.

Books:

_Ella recita l'allegria che non è felicità,e recita,ridendo limpidamente,le tenebre desolate dietro il riso;recita il NON VOLERCI PENSARE e tuttavia il DOVERCI PENSARE;recita lo scoiattolo e l'allodola e la loro inquieta selvatichezza angoscia come per un contagio fisico : quando ella ricade d'un tratto dal ritmo febbrile della tarantella nella rigidità dell'angoscia mortale,impallidisce,la mandibola le cade giù e gli occhi afflitti urlano muti. Durante le pause,mentre gli altri recitano,non si può distogliere lo sguardo da lei : allora lei dipinge il progredire della consapevolezza,lo sbriciolamento di un'illusione interiore,la dolorosa maturazione dell'inevitabile. Era tale la forza scenica di questa attrice che gli attori,una volta nella sua orbita,eccitati dalla persona e dal suo movimento,agivano e la seguivano senza accorgersene e senza bisogno di provare : come viveva lei sulla scena,l'altro veniva trascinato a vivere di conseguenza_

Heroes:

.dopo nient'altro che fuoco e poi rumore insieme,ma proprio uno di quei rumori che uno non crederebbe mai possano esistere.ci ha riempito a tal punto gli occhi,le orecchie,il naso,la bocca,all'improvviso,il rumore,che ho creduto proprio che era finita,che ero diventato fuoco e rumore io stesso.
...da dove ti viene questa religione dell'amore, Benjamin? Dove te lo sei beccato questo vaiolo rosa? Cuoricini che puzzano di melassa! Quello che tu chiami amore...nella migliore delle ipotesi sono semplici voglie! Nella peggiore, abitudini! In entrambi i casi, una messinscena! Dall'impostura della seduzione fino alle bugie della rottura, passando per i rimpianti inespressi e i rimorsi inconfessabili, solo parti da caratterista! nient'altro che fifa, intrallazzi, trucchi, eccolo qua il grande amore! Una sporca gabola per dimenticare chi siamo! E riapparecchiare il tavolo tutti i giorni! Quanto rompi, Malaussene, con l'amore! Cambiati gli occhi! Apri la finestra! Comprati un televisore! Leggi il giornale! Impara la statistica! Entra in politica! Lavora! E ne riparleremo del grande amore...
Parlo...Ma ho nella gola solo voglia di violare me e te e ogni cosa : una voglia che non si arresterebbe davanti a niente.Perciò queste mie parole sono inutili,te le dico per disperazione e per timidezza ; perché non sono morto,io.Son qui con tutto me stesso,anche se la violenza della carne mi trascina,col mio seme,fuori di me,in una fuga che vuole liberarmi con qualcosa di nauseante e impuro,ma definitivo.Ti parlo,ti supplico,prima tento di farmi capire,ma so bene che farò ugualmente,poi,quello che voglio..
Bert: Cam caminì, cam caminì, spazzacamin, allegro e felice, pensieri non ho, cam caminì, cam caminì spazzacamin, la sorte è con voi se la mano vi do. Chi un bacio mi dà, felice sarà.Tu penserai che lo spazzacamin si trovi del mondo al più basso gradin. Io sto fra la cenere eppure non c'è nessuno quaggiù più felice di me.Camcaminì, camcaminì spazzacamin, allegro e felice, pensieri non ho. Cam caminì cam caminì spazzacamin, la sorte è con voi se la mano vi do.
Bert e i bambini: Cam caminì cam caminì, spazzacamin, è allegro e felice, pensieri non ha. Cam caminì, cam caminì, spazzacamin, la sorte è con te se la mano ti dà.
Bert: Scelgo le spazzole proprio a puntin, con una la canna , con l'altra il camin.
Jane Oh, è proprio nero da far paura lassù!
Bert (parlato): Ecco, lo vedi come è facile sbagliarsi? Quella lì si potrebbe chiamare benissimo "la soglia di un mondo incantato"Là, dove il fumo si perde nel ciel Lo spazzacamino ha il suo mondo più bel. Tra la terra e le stelle di Londra nel cuor Rischiara la notte un vago chiaror. Sopra i tetti di Londra. Oh, che splendor!
Mary Poppins: Cam caminì, cam caminì, spazzacamin, la mano puoi dar alla felicità.
Bert: E' bello vivere sempre così
Bert e Mary Poppins: e insieme cantare cam camcaminì. Cam caminì camcam lo spazzacamin
mostrare.me.stesso.a.me.stesso. spedire.fuori.il.mio.dentro.
non posso immaginare nulla di significativo laddove nulla venga sacrificato,distrutto,smembrato,bruciato,bucato,tormentato.
La ferita è un segno dello stato di estrema fragilità del corpo,un segno che evidenzia la situazione esterna di aggressione, di violenza a cui siamo esposti
voglio vivere ancora duecentocinquanta anni.vivere da lucertola,strisciare sui muri al sole,sdraiarmi nel prato a zampe in su e pensare che il cielo non esiste,è un fazzoletto azzurro sugli occhi.voglio scappare da scuola,correre ancora nella biblioteca sotto i portici,a leggere i libri che non dovevo leggere,i cui autori ringrazio.voglio rivedere le piazze piene di rabbia,e certe sere,seduti sui gradini a perder tempo.certe sere in cui sentivi che,in un paese lontano,una fucilata ammazzava uno come te.voglio rivedere tutti i miei amori,anche quelli cosiddetti sbagliati.e tutti i miei amici in fila.voglio imparare a suonare il sassofono,studiare medicina,vedere i marziani.a settant'anni è il minimo.voglio sentire tutti in una volta i nodi con cui sono stato legato al mondo,ogni volta che la mia vita si è incrociata con un'altra.crollare a terra sotto questo felice groviglio..la felicità forse è un'altra cosa ma quello che mi è passato sotto gli occhi,questi anni,non lo cambierei con niente.

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15 MAGGIO 2008 - 16 MAGGIO 2008 - LA CANTATRICE CALVA

RAABETEATRO PRESENTA : LA CANTATRICE CALVA DI   E. IONESCO   15 MAGGIO ORE 21 16 MAGGIO ORE 21 REGIA DI MONICA GIOVINAZZI   Raabeteatro Via Agostino Bertani 22 (Trastevere)...
Posted by PoWerPuFFGiRL[civettaRIPIENAdiSupplì]-Sweden- on Wed, 02 Apr 2008 05:27:00 PST

28 FEBBRAIO PERFORMANCE LA CANTATRICE CALVA

Signor Martin : Insomma,però,resta da risolvere il problema che ci interessa : quando suonano alla porta,c'è qualcuno o no? Signora Smith : Mai nessuno Signor Smith : Sempre qualcuno Pompiere : Vi me...
Posted by PoWerPuFFGiRL[civettaRIPIENAdiSupplì]-Sweden- on Tue, 12 Feb 2008 12:09:00 PST

9-10 FEBBRAIO : IL RESPIRO DI BERNHARD

IL RESPIRO DI BERNHARDdi Monica Giovinazzi   Il respiro di Bernhard è un omaggio all'autore austriaco Thomas Bernhard.Suggestionata dal suo romanzo der Atem, Il respiro, Monica Giovinazzi intesse...
Posted by PoWerPuFFGiRL[civettaRIPIENAdiSupplì]-Sweden- on Tue, 15 Jan 2008 04:38:00 PST

_WHAT I AM TO YOU IS NOT WHAT YOU MEAN TO ME_

Persone che riescono a smuoverti.Creano una collisione tra la loro pelle e la tua.Inconsapevolmente.O consapevolmente.Usare sguardi.E parole.Suoni.Modulazioni di voce.Respiri vicini.O appena accennat...
Posted by PoWerPuFFGiRL[civettaRIPIENAdiSupplì]-Sweden- on Sat, 03 Nov 2007 01:54:00 PST

27 ottobre@milano FESTA DEL TEATRO.Ancora Milano.Ancora Stefano Benni.Ancora io :D

Tutti a Milanooooooooooo...Again.....Sì sì sì *_*   F E S T A D E L T E A T R O CON MONOLOGHIAMO.ORG CORTI, IMPROVVISAZIONI ED INCURSIONI TRA TEATRO E PAROLA       SABATO 27 OTTO...
Posted by PoWerPuFFGiRL[civettaRIPIENAdiSupplì]-Sweden- on Sat, 06 Oct 2007 10:48:00 PST

Performance Camille Claudel 13-16 settembre - 20-23 settembre

Il documentario teatrale Il documentario è la formula che meglio s'adatta alla necessità d'affrontare un artista nella sua integrità, rispettandone forme/formule/informazioni. E' il luogo privilegiato...
Posted by PoWerPuFFGiRL[civettaRIPIENAdiSupplì]-Sweden- on Wed, 22 Aug 2007 12:38:00 PST

9-10 giugno 2007

  raabe teatro presenta : Il respiro di Bernhard Il respiro di Bernhard è un omaggio all'autore austriaco Thomas Bernhard.Suggestionata dal suo romanzo der Atem, Il respiro,Monica Giovinazzi int...
Posted by PoWerPuFFGiRL[civettaRIPIENAdiSupplì]-Sweden- on Sat, 19 May 2007 05:05:00 PST

13 MAGGIO 2007 VILLA ARCONATI -MILANO FESTIVAL DEL MONOLOGO MONOLOGHIAMO

..> Le parole sono una responsabilità, sia per chi le pronuncia sia per chi le ascolta.E  Monologhiamo è il primo festival in Italia in cui ciascuno può parlare agli altri e viene ascoltato....
Posted by PoWerPuFFGiRL[civettaRIPIENAdiSupplì]-Sweden- on Sun, 29 Apr 2007 02:37:00 PST

28 aprile 2007

PANTOMIMA VERBALE + UNO STUDIO SULL'OTELLO DI WILLIAM SHAKESPEARE Con i partecipanti del Laboratorio Teatrale a cura di Lorenzo Salveti (coordinatore),Michele Monetta,Giorgio Spaziani. TEATRO TOR BELL...
Posted by PoWerPuFFGiRL[civettaRIPIENAdiSupplì]-Sweden- on Tue, 03 Apr 2007 12:09:00 PST

21 febbraio 2007

RAABETEATRO PRESENTA : Performance teatrale aperta sul testo non teatrale di Thomas Bernhard IL RESPIRO@raabeteatro   21 FEBBRAIO 2007 PRESSO RAABETEATRO VIA AGOSTINO BERTANI 22 (TRASTEVERE...
Posted by PoWerPuFFGiRL[civettaRIPIENAdiSupplì]-Sweden- on Fri, 16 Feb 2007 09:03:00 PST