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E' uno scrigno di canzoni preziose l'esordio di questo duo leccese. Deriva parallela degli Studio Davoli, di cui Gianluca De Rubertis è tastierista, i due musicisti rappresentano un'anomalia nel panorama pop italiano degli ultimi mesi. Prendendo spunto dalla canzone d'autore francese e dalle suggestioni di quel japan pop postmoderno suggestionato dagli anni sessanta parigini, Il Genio stupisce per l'autonomia stilistica e per la densità espressiva del suo elegante pop elettronico dalle movenze minimali. L'amore per Serge Gainsbourg e Jane Birkin è evidente, così come il fascino esercitato da artisti contemporanei come Kahimi Karie (di cui eseguono la cover di "Una giapponese a Roma") e gli Stereolab. E nonostante il mondo stilistico sia ben definito nei modelli, l'identità artistica è estremamente solida. Ecco allora che la scrittura raggiunge in alcuni momenti livelli d'eccellenza, regalando memorabili inni pop come "Pop Porno", in cui la voce di Alessandra Contini diventa sottile incitazione all'orgasmo, attraverso una timidezza da lolita maliziosa che si rivela dirompente sensualità adulta. Ed è proprio questo equilibrio tra romanticismo ironico ed allusione erotica a fornire il tessuto espressivo su cui si modulano le diverse storie e si intrecciano le raffinatezze degli arrangiamenti sintetici (in cui addirittura si omaggia Beethoven con "La Pathetique"). L'impostazione però ha un retrogusto molto giocoso e nonostante l'apparente seriosità dell'elettronica e delle atmosfere sexy-lounge, Il Genio cerca sempre una via di fuga verso un sorriso ingenuo, vedi ad esempio il rifiutare che l'uomo sia andato sulla Luna in "Non è possibile". Un disco immerso in un immaginario in bianco e nero, a spasso per la Parigi d'altri tempi, ma con le fascinazioni provenienti dal quartiere Shibuya nella Tokyo contemporanea.(TRATTO DA ROCKIT.IT)
Immaginate Tom Petty e le Pointer Sisters in un bar karaoke di Tokyo a cantare Tina Turner. La musica degli Iglu & Hartly è un frullato di generi.I ragazzi si sono incontrati all’Università del Colorado a Boulder. Jarvis Anderson, Sam Martin (voce, tastiere) Simon Katz (chitarre). I tre hanno iniziato a fare musica, che alla fine ha formato i tre. Incapaci di trattenere l’energia e insofferenti di aspettare i diplomi i 3 lasciano la scuola e si trasferiscono a Echo Park, California, ad est di Hollywood, dove iniziano a bussare alle porte dei club per trovare dei concerti.Sottoponendosi alle fatiche del circuito dei night clubs di Hollywood tra lustrini e sporcizia, la band si fa apprezzare anche a South Bay, una comunità con una forte eredità punk, casa di Black Flag, The Descendents, Circe Jerks e Pennywise.Lasciate i vostri sogni d’estate di Malibù alla porta o voi che entrate…Poco dopo essersi trasferiti a Los Angeles, Luis Rosiles si è unito al gruppo come batterista e Michael Bucher come bassista.Con oltre 200 concerti soltanto nell’area di Los Angeles Iglu & Hartly sono diventati una vera e propria forza sul palco.Uno spettacolare concerto al SXSW festival a Austin e un tour sold out in Inghilterra hanno creato un grande entusiasmo attorno alla bandIglu & Hartly hanno trascorso gli ultimi mesi rinchiusi nella casa che condividono a Echo Park a registrare le canzoni che vanno a comporre l’album And Then Boom in uscita questo autunno, preceduto dal singolo In This City. Ogni canzone trasuda irresistibili spunti pop e assieme ai peculiari rap e sintetizzatori lo rendono un disco che farà da colonna sonora dei vostri prossimi mesi.Benvenuti quindi nel mondo dei Iglu & Hartly. Un mondo di speranza trainata dai sintetizzatori. Un mondo fradicio di birra e sudore, che nasce dal cuore e dall’anima. Senza compromessi, senza controllo, inarrestabili.
La Break Out Agency ha deciso di aprire una sezione chiamata Live Bus dove dare spazio alle numerose richieste, di dare un servizio di trasporto e biglietteria assicurata per i principali eventi musicali italiani. Perchè usufruire di questo servizio? Perchè è : ECONOMICO (perchè riusciamo a tenere prezzi bassi per il trasporto, molto più dei treni, e biglietti dei concerti senza diritto di prevendita) DIVERTENTE (perchè ricorda le vecchie gite scolastiche però con video e musica sempre adatti alla situazione) AGGREGATIVO (perchè dà la possibilità di conoscere gente nuova che adora lo stesso genere musicale) SICURO ( perchè etilometro, punti patente, parcheggi, multe ecc.. sono evitati ) FACILE ( perchè si evitano nottate alle stazioni dei treni per coincidenze e problematiche varie) Il servizio è organizzato da Roma
BIOGRAFIAGli Orange nascono nel 2000.
Francesco Mandelli e Simone Carta sono i padri fondatori della band.
Nel maggio 2000 il primo concerto, con i due alle chitarre e voci, Travis al basso e killer alla batteria (quest’ ultimo è il primo a mollare).
Alla batteria arriva Guido Carboncello (attuale leader dei The Styles) che dà quadratura spinta e precisione al suono. Producono il Lo-Fi ep, e suonano in gran parte del nord Italia.
Alcuni testi sono in italiano altri in inglese. Aprono anche la nuova serie di Supersonic, programma live di Mtv Italia nel novembre 2001. Intanto la Sony li affida ad un produttore, che per quanto li faccia crescere dal punto di vista tecnico, non ha grande intesa con la band.
Intanto Guido ci dà dentro con l’alcool, Simone (detto paper) ha problemi con le donne e con gli psicofarmaci e i primi attriti cominciano quando la Sony li vuole vedere suonare dal vivo.
Alla fine, la sera del live, succede una rissa tra paper e Guido che poi lascerà la band.
E’ ormai il 2002 e la band è collassata su se stessa.
Nel marzo 2002 suonano all’Indian Saloon di Bresso, oltre a loro quella sera suona anche un gruppo noise, i Med.Use. Nel backstage conoscono il batterista, Enrico Buttafuoco, detto chicco, un satanello con l’argento vivo nelle braccia e la dinamite nei piedi. Hanno alcuni vizi in comune e dopo qualche bicchiere gli propongono di venire a fare una prova per vedere se si può collaborare.
E così alle porte della primavera 2002 gli Orange sono di nuovo quattro, incazzati, strafatti e pronti a raccogliere le sfide.
Quando sembra andare tutto per il verso giusto Travis, il bassista, decide di mollare la band per lo studio. Dopo pochi giorni è sostituito dal grafico della band, Paolo Proserpio, che è innanzitutto un amico, conosce i pezzi, suona il basso e ha sempre delle scarpe bellissime.
Suonano trionfalmente al Rolling Stones di Milano.
Poi qualcosa si rompe, paper comincia a dare segni di squilibrio.
Paolo nel frattempo molla per problemi di lavoro e gli Orange rimangono in tre.
Francesco e chicco stanno vicino a paper e lo rimettono in sesto.
Nel 2003 fanno un mini tour per portare in giro l’ep Hot Rocks..From Venus?
Arrivando a fare da supporto ai Tre allegri ragazzi morti.
La band si prende un pò di pausa, 2004 e 2005 scorrono via pigri e aridi di idee.
Nel luglio del 2006, dopo un concerto al Barrios Cafè , Simone (paper) lascia la band.
Gli Orange sembrerebbero morti.
Passano l’autunno e l’inverno in una sala umida, Chicco e Francesco, a provare, senza voglia di ritrovare un bassista, poche idee fertili, ma tanta voglia di non arrendersi.
Dopo quattro anni di fidanzamento, Francesco, l’unico songwirter della band rimasto, rompe con la sua ragazza.
E’ il febbraio 2007. Ma si sa che dalle situazioni difficili escono sempre i pezzi migliori.
E così, grazie alla loro perseveranza e tenacia, gli Orange sfornano una manciata di pezzi, in due, chitarra batteria e voce, tutti nuovi, con un sound completamente diverso, duri, sudati, pezzetti, come li definiscono loro.
Hanno testi in italiano, che parlano della vita milanese, dei ragazzi, degli anni duemila, con linguaggio colloquiale e mai forzato. Ma anche qualche testo in inglese.
Sono tra Nirvana, White Stripes, Strokes, Tthe black keys, Led Zeppelin, Qotsa…
Suonano a Firenze il 19 aprile insieme a I’ve killed the cat. Il loro manager li nota e li mette sotto contratto. Con pezzi come “L’India è una potenza atomicaâ€, “Milano non è New Yorkâ€, “Richard†e “Fumagalliâ€, si girano l’Italia con i compagni di sbronze I’ve killed the cat e Napoleons.
L’uscita del primo ep: Milano, Manhattan è prevista per ottobre 2007 sotto l’etichetta Smoking Kills.Hanno partecipato al Nordkapp Indiependent Tour (7 date) e al Gravity Fest a Roma.Info: myspace.com/orangeso79
BIOGRAFIANati il 07/07/07, i Mercury Drops sono fioriti dalla vivace scena indie rock milanese inserendosi da subito in eventi prestigiosi come il Nordkapp Indiependent Tour e il backstage party dell' MTV-DAY, grazie a una musica accattivante e orecchiabile ma al tempo stesso dotata di quella ricchezza e ricerca tipiche del sound post punk di fine anni 70.
E' infatti in figure come Wire, Joy Division, David Bowie e Talking Heads che il sound e la musicalità dei Mercury Drops trovano ispirazione, fondendole con le moderne scie dell'indie britannico, generando così melodie originali e ballabili ricamate con liriche profonde e prodighe di significati.Armati di una sezione ritmica incalzante ed energetica (Theo: Batteria e Ohno: Basso), da una chitarra solista coinvolgente(Maximillian Misos) e dalla voce eterea del leader e autore Jaegh O.Z., i Mercury Drops si preparano a celebrare fra pochi giorni la registrazione del primo singolo "Lemons are Kisses" in contemporanea con l'uscita del videoclip omonimo per la Smoking Kills Records.Info: www.myspace.com/mercurydrops
19-20-21 ottobre 2007
ORANGE + KULA SHAKER @ MILANO-ROMA-RAVENNA
21 settembre 2007
GRAVITY FEST @ PARCO ROSATI - ROMA
15 settembre 2007
MTV DAY PARTY @ ROMA - MILANO
14 settembre 2007
FINLEY @ HARD ROCK CAFE'