A 15 anni resto folgorato dal film “Round Midnight†di B.Tavernier e dal sax di Dexter Gordon, e così mi innamoro del jazz in una notte. Abbandono quindi le esperienze adolescenziali dell’heavy metal ed inizio a comprare e ascoltare solamente dischi di John Coltrane (la mia prima vera grande passione), Miles Davis, Wayne Shorter e tutti i grandi jazzmen del periodo ’50-60.
Un paio d’anni dopo mi prendo un altro “colpo†quando, in una serie di concerti gratuiti alle fermate del metrò di Milano, resto completamente stregato dal sax soprano di Roberto Ottaviano e decido che anche io devo suonare il sax a tutti i costi. Mi compro quindi un sax contralto e frequento una scuola milanese, per impostare almeno i rudimenti tecnici. Dopo qualche mese però abbandono la didattica per problemi economici e comincio un lunghissimo periodo da autodidatta, che durerà fino a tempi recentissimi.
Dopo due anni passo al sax tenore, anche se il soprano continua ad ammaliarmi ogni volta che lo sento. Durante gli anni universitari faccio diverse esperienze di rock & blues, funky, acid jazz e soul, con gruppi di amici più o meno stabili (Bambakiry, con cui auto-produciamo un CD, e il gruppo Otto Pezzi Fatti), che mi porteranno anche a suonare dal vivo in diverse occasioni. Ma il jazz continuo a suonarlo e studiacchiarlo da solo da autodidatta. Parentesi davvero “creativa†ed entusiasmante di questo periodo è una serie di registrazioni folli in duo col mio grande amico chitarrista-artista Claudio Amedeo, chiusi per ore e ore in solaio a suonare cose assurde.
Quando inizio le prime esperienze lavorative serie dopo l’università , la musica purtroppo subisce un brusco ridimensionamento, ma sotto sotto, in profondità , la passione non muore per nulla. E il numero di CD a casa cresce senza controllo…
Nel 2005 vengo preso da un momento di improvviso risveglio musicale e decido di fare il passo che mi cambierà tutto: compro il mio primo sax soprano. Ed è amore al primo soffio. Riscopro così improvvisamente di aver voglia di ricominciare a suonare e a fare jazz, più seriamente. Su segnalazione del mio attuale chitarrista Massimiliano Carmello entro nel quintetto “Five on Sixâ€, con il quale faccio finalmente jazz, alternando il soprano al tenore. Con loro ho la possibilità di suonare in diversi locali, imparare parecchi standard e crescere. Ma è frequentando un seminario di Tiziana Ghiglioni col suo gruppo che capisco che posso davvero fare un passo in avanti importante. Contatto quindi il sassofonista Daniele Cavallanti e divento suo allievo e amico (grande fan lo ero già da molto tempo), entrando nella grande famiglia “Nexusâ€. Ricomincio quindi a studiare tutto ciò che per molti anni ho trascurato e trovo tanti nuovi stimoli.
Dalla primavera 2007 continuo a seguire le lezioni con Cavallanti alla scuola CEMM di Bussero (MI) diretta da Walter Donatiello, entrando in contatto con un mondo musicale moderno e aperto, ricco di stimoli per crescere. Partecipo attivamente al gruppo “Creative Jazz Ensemble†diretto da Cavallanti (col quale suoniamo dal vivo al MEET di Milano) e continuo a studiare, anche se con alcuni momenti di sosta (forzata ma non voluta). Ogni tanto partecipo a delle jam session a Milano o al CEMM, occasioni che mi danno sempre stimoli e nuove energie.
Parallelamente a fine 2006 fondo col mio "chitarrista di fiducia" Massimiliano Carmello il progetto “MILES AWAYâ€, nato inizialmente come quartetto, che dopo alcuni travagli e rimaneggiamenti diventa un duo particolamente stimolante e fresco. In questa formazione, sempre attivissima e in cerca di spazio per proporsi dal vivo, ho la possibilità di studiare seriamente il linguaggio jazzistico moderno e un repertorio assolutamente geniale di Monk, Mingus, Coltrane, Davis, Shorter e tanti altri grandissimi personaggi degli anni '60, specialmente grazie all'ottima preparazione musicale e alle idee mai banali del mio chitarrista.
Recentissimamente incontro il pianista milanese Galag M. Bruno e fondiamo il progetto di duo sax+pianoforte "NEW STANDARD JAZZ DUO", col quale ci dedichiamo ad un repertorio più "standard" ma completamente riarrangiato e rielaborato, insieme ad alcuni brani originali del pianista. Sorprendentemente scopriamo di avere un'intesa musicale incredibile e speriamo che si possano aprire nuove opportunità di crescita anche su questa strada!
IL MIO SETUP:
SAX TENORE Selmer MarkVI del 1969, bocchino Ottolink Florida Super Tone Master 7* + ance RicoRoyal n.3, oppure bocchino Guardala Crescent silver "lazer trimmed" + fascetta Rovner di cuoio + ance RicoJazz 2M
SAX SOPRANO Yanagisawa 901, bocchino Ottolink Tone Edge 8 oppure Phil Barone di ebanite 7*, legatura "Masterlink" (prodotta da Gianni Mimmo di Pavia) oppure François Louis "Ultimate Ligature", ance Vandoren ZZ n.2,5 o n.3