MILES AWAY JAZZ DUO profile picture

MILES AWAY JAZZ DUO

About Me


IL PROGETTO
Letteralmente "Miglia distanti" o, ancora meglio, "Miglia indietro", Miles Away prima di essere un progetto è un gioco di parole. Con questo, parafrasando il più famoso "Miles ahead" con il quale il grande Miles Davis ci diceva quanto fosse "Miglia avanti", ma anche il meno noto Flann O’Brien che, in anni maturi di redenzione, prendeva le distanze dal suo più arrabbiato alter ego Myles na gCopaleen con il libro "Myles away from Dublin", intendiamo rendere omaggio al più grande dei nostri miti, Miles Davis, ma al tempo stesso ironizzare umilmente sulla sua irraggiungibilità.
Il progetto Miles Away nasce a Milano nel 2006 quando Emanuele Passerini e Massimiliano Carmello si trovano a collaborare stabilmente dopo una lunga serie di militanze in formazioni a dire il vero poco stabili e durature. Il primo anno è ancora complicato, anche perchè Miles Away "non ha ancora capito" di essere un duo, e si ostina a "credere di essere un quartetto". Nella sua prima stesura quindi arruola il bravo bassista e contrabbassista Fabrizio Destro (già con Massimiliano in un progetto di trio insieme al batterista Edoardo Sisto dei Five on Six, formazione nella quale milita anche Emanuele) ed il batterista Deneb Bucella (giovane e lanciatissimo drummer della band emergente dei L4AN). Vengono poi tempi cupi nei quali molta gente se ne va, altri arrivano ma non rimangono, altri ancora rimangono per un po’ e poi se ne vanno (anche se sarebbe stato meglio che se ne fossero andati prima...), di cui faremo volentieri a meno di parlarvi!
L’unico minimo comune denominatore del progetto sono i nostri due Paladini che, indefessi, continuano a studiare e a suonare insieme; consapevoli del proprio desiderio di accrescere le mille sfumature che la loro musica è in grado di esprimere, si trovano quasi inconsapevolmente fra le mani un prodotto musicale sorprendentemente credibile e affascinante. In esso le tessiture ritmico-armoniche della chitarra sottolineano il lirismo del sassofono, ma non solo: come spesso accade nel jazz, i due strumenti sanno sapientemente invertire i ruoli ed ecco che ora è il sassofono, in una più rara veste ritmica, ad accompagnare lo spirito solistico della chitarra...
Monk, Mingus, Coltrane, Evans, Shorter e, ovviamente, Davis; ma anche Metheny e Scofield: la scelta del repertorio è ricercata e fresca, sempre con un occhio attento alla modernità nell’ambito di un genere musicale che, per definizione, è in continuo fermento.
Buon ascolto!
MASSIMILIANO CARMELLO (chitarra)
Inizio a suonare nel 1986 e, dopo un anno da autodidatta a fare il triste blues, metto la testa a posto. Mi metto così a studiare seriamente dando qualche esame da privatista al Conservatorio di Milano sotto la supervisione del maestro Renato Spadari. Dei 10 lunghissimi anni per il conseguimento del diploma di chitarra ne faccio appena 5, anche perchè cresce in me la passione per il jazz e la fusion. Abbandonati gli studi classici (con la buona intenzione di riprenderli, anche se fino ad ora non l’ho ancora fatto...), approdo alla scuola di Filippo Daccò e grazie ad un suo araldo, Stefano Comazzi, muovo i primi passi nella musica improvvisata.
Nel 1989 inizio a suonare dal vivo con diversi gruppi rock (Motivi di Famiglia, Croce Rossa) esibendomi pressoché in tutti i contesti underground di Milano. Parallelamente tento di applicare nel jazz quintet degli Scatcat gli insegnamenti che il buon Stefano ha faticosamente tentato di impartirmi. Seguono anni difficili (leggi Università e naja), durante i quali la musica (e la amata ascia) vengono trascurate, ad eccezione di sporadiche apparizioni live con la band di jazz tradizionale dei Milanoans, bravi musicisti e buoni amici.
Nel 2001 il richiamo della musica mi chiede di “pagare pegno” ed io, obbediente, mi unisco ai Mamaguay, cover band milanese dal vertiginoso e furente ritmo di lavoro. Con loro intraprendo anni bellissimi di intensa e “usurante” attività live. Il desiderio di ricerca musicale e sonora non mi dà tregua: dopo un breve periodo in cui mi aggiungo alla lunghissima lista dei discepoli del grandissimo Giorgio Cocilovo, approdo nel 2003 alla scuola di Walter Donatiello ed inizio ad avventurarmi nei territori affascinanti del jazz modale e dell’hard bop.
Nel 2006, dopo lo “sfilacciamento” dei Mamaguay, fondo con Fabio Da Col i "n°9", progetto di tributo alla musica dei Beatles. Di questa esperienza rimarrà ai posteri un CD autoprodotto di grande ispirazione, ma zero (va beh, se proprio vogliamo una…) apparizione live: peccato!
Insieme al sassofonista Emanuele Passerini, sempre nel 2006 (anno di grande fermento musicale) fondo i Miles Away, quartetto jazz che, perdendo poi la ritmica “per strada”, sarà destinato a diventare il jazz duo qui presente.
Influenze: Miles Davis, John Coltrane, Mike Stern, Igor Stravinsky, Howard Shore, Steve Coleman, Claude Debussy, Wayne Krantz, David Binney, Pat Metheny, Adam Rogers, Sergei Pokofiev, Steve Vai, John Scofield, John Abercrombie, Chris Potter, Bill Frisell, J.S. Bach, Stevie Ray Vaughan, Dave Holland, Allan Holdsworth, Robben Ford e tanti tanti altri...
EMANUELE PASSERINI (sax tenore e soprano)
A 15 anni resto folgorato dal film “Round Midnight” di B.Tavernier e dal sax di Dexter Gordon, e così mi innamoro del jazz in una notte. Abbandono quindi le esperienze adolescenziali dell’heavy metal ed inizio a comprare e ascoltare solamente dischi di John Coltrane, Miles Davis, Wayne Shorter e tutti i grandi jazzmen del periodo ’50-60.
Un paio d’anni dopo mi prendo un altro “colpo” quando, in una serie di concerti gratuiti alle fermate del metrò di Milano, resto completamente stregato dal sax soprano di Roberto Ottaviano e decido che anche io devo suonare il sax a tutti i costi. Mi compro quindi un sax contralto e frequento una scuola milanese, per impostare almeno i rudimenti tecnici. Dopo qualche mese però abbandono la didattica per problemi economici e comincio un lunghissimo periodo da autodidatta, che durerà fino a tempi recentissimi.
Dopo due anni passo al sax tenore, anche se il soprano continua ad ammaliarmi ogni volta che lo sento. Durante gli anni universitari faccio diverse esperienze di rock & blues, funky, acid jazz e soul, con gruppi di amici più o meno stabili (Bambakiry, con cui auto-produciamo un CD, e il gruppo Otto Pezzi Fatti), che mi porteranno anche a suonare dal vivo in diverse occasioni. Ma il jazz continuo a suonarlo e studiacchiarlo da solo da autodidatta. Parentesi davvero “creativa” ed entusiasmante di questo periodo è una serie di registrazioni folli in duo col mio grande amico chitarrista-artista Claudio Amedeo, chiusi per ore e ore in solaio a suonare cose assurde.
Quando inizio le prime esperienze lavorative serie dopo l’università, la musica purtroppo subisce un brusco ridimensionamento, ma sotto sotto, in profondità, la passione non muore per nulla. E il numero di CD a casa cresce senza controllo…
Nel 2005 vengo preso da un momento di improvviso risveglio musicale e decido di fare il passo che mi cambierà tutto: compro il mio primo sax soprano. Ed è amore al primo soffio. Riscopro così improvvisamente di aver voglia di ricominciare a suonare e a fare jazz, più seriamente. Su segnalazione del mio attuale chitarrista Massimiliano Carmello entro nel quintetto “Five on Six”, con il quale faccio finalmente jazz, alternando il soprano al tenore. Con loro ho la possibilità di suonare in diversi locali, imparare parecchi standard e crescere. Ma è frequentando un seminario di Tiziana Ghiglioni col suo gruppo che capisco che posso davvero fare un passo in avanti importante. Contatto quindi il sassofonista Daniele Cavallanti e divento suo allievo e amico (grande fan lo ero già da molto tempo), entrando nella grande famiglia “Nexus”. Ricomincio quindi a studiare tutto ciò che per molti anni ho trascurato e trovo tanti nuovi stimoli.
Dalla primavera 2007 continuo a seguire le lezioni con Cavallanti alla scuola CEMM di Bussero (MI) diretta da Walter Donatiello, entrando in contatto con un mondo musicale moderno e aperto, ricco di stimoli per crescere. Partecipo attivamente al gruppo “Creative Jazz Ensemble” diretto da Cavallanti (col quale suoniamo dal vivo al MEET di Milano) e continuo a studiare, anche se con alcuni momenti di sosta (forzata ma non voluta).
Parallelamente a fine 2006 fondo con Massimiliano Carmello il quartetto “Miles Away”, che dopo alcuni travagli e rimaneggiamenti diventa il duo attuale, per il quale nutro grandi speranze ed entusiasmi!
Influenze: John Coltrane, Steve Lacy, Roberto Ottaviano, Thelonious Monk, Charles Mingus, Nexus, Daniele Cavallanti & Tiziano Tononi, Chris Potter, Dave Holland, Dmitri Shostakovich, Gustav Mahler, Johann Sebastian Bach... e molti altri ma lo spazio qui non basta!


Myspace Layouts - Image Hosting - Comments

My Interests

Music:

Member Since: 13/03/2008
Band Members: EMANUELE PASSERINI (sax tenore e soprano)
MASSIMILIANO CARMELLO (chitarra)

Type of Label: Major

My Blog

The item has been deleted


Posted by on