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IL LABORATORIO. PERCHE’?
ricorrentemente perché...
una battuta, un gesto, un movimento.
ad ogni cosa un perché. e mai nulla senza perché.
così in "laboratorio"
così in teatro.
più difficile chiedersi perché "il laboratorio".
più difficile rispondersi.
senza retorica.
non sapevamo cosa volevamo essere,
né abbiamo smesso di cercare una chiara identità .
ciò di cui eravamo certi, era ciò che non saremmo stati.
e che non siamo stati.
che non saremo.
forse in questa ultima considerazione si cela il nostro "perché".
non abbiamo pensato
ad una struttura il cui lavoro fosse mirato all'allestimento
di un saggio finale.
non abbiamo creduto
che il lavoro svolto potesse essere mai documentato
da un attestato di frequenza.
non abbiamo voluto
classi se non rigorosamente a numero chiuso.
non abbiamo immaginato
che un minuzioso lavoro sull'attore si potesse condurre
in singoli corsi "a tempo".- "perché il laboratorio?"
- "..........e perché no?"
DIDATTICA
metodi. tecniche. scuole di pensiero.
quanti modi per "vivere" il teatro?
e non è casuale aver virgolettato il vivere.
se una didattica giova ad individuare "il laboratorio",
essa si fonda proprio sulla differenza tra il "vivere" ed il "fare" teatro.
la costante ricerca di una veritÃ
ed una rigorosa conoscenza ed educazione dei propri mezzi
tecnici ed espressivi.
fornire gli strumenti affinché ogni allievo possa costruire
il proprio teatro.
forgiare un proprio metodo.
acquisire consapevolezza delle proprie potenzialitÃ
e, modellandole, crescere.
senza mai dimenticare la disciplina e l'etica professionale
che il teatro reca insite in sé.
tornano in mente parole mai dimenticate...
" il teatro nessuno lo insegna. s'impara."
VOCE
il lavoro sulla voce ha inizio da una completa acquisizione
dei meccanismi che presiedono al processo di respirazione.
tale percorso origina in una prima fase di esercizi
di rilassamento a terra che tende a localizzare
ed evidenziare tensioni e rigidità del nostro corpo.
seguono, in una fase immediatamente successiva,
una serie di esercizi individuali e collettivi
che conducono al superamento degli stessi,
alla conoscenza della fisiologia della respirazione
e dell'emissione vocale,
ed avviano l'allievo a muovere i primi passi verso la
più corretta "respirazione diaframmatica".
anche in questo caso, l'esecuzione degli esercizi procede sempre in sinergia con la comprensione dei processi biomeccanici che presiedono all'articolazione
del muscolo diaframma e dei muscoli respiratori intercostali.
una seconda fase ha come oggetto il potenziamento vocale
e il raggiungimento di una stabilità e continuitÃ
nell'emissione vocale.
solo dopo, acquisita una prima padronanza del proprio "strumento",
ha inizio una fase di studio,
coadiuvata da esercizi musicali o "vocalizzi",
finalizzata allo sviluppo della potenza e dell'estensione tonale.
anche il lavoro sulla voce, come quello sulla dizione,
non è mai condotto in maniera indipendente
ma sempre in rapporto con gli altri insegnamenti base
che compongono la didattica del laboratorio.
MOVIMENTO
prendere coscienza del proprio corpo.
prendere coscienza dello spazio.
prendere coscienza del proprio corpo nello spazio.
in questi tre concetti si può riassumere il lavoro sulla dinamica dell'attore in teatro,
così come viene approfondito in laboratorio.
il primo studio sulla biomeccanica del movimento
è incentrato sull'individualità degli allievi.
conoscere il proprio corpo tramite una frammentazione gestuale
e da questa ricomporre,
tramite esercizi mirati ed improvvisazioni libere e guidate,
la percezione dell'agire quotidiano.
questo primo viaggio nel corpo è la base di un lavoro che,
molto attingendo alla danza,
guida l'allievo non solo alla cognizione della propria fisicitÃ
ma soprattutto al controllo ed alla misura del movimento.
parallelamente è condotto il lavoro sullo spazio,
mai assunto come "vuoto" ma piuttosto come elemento
che accoglie in sé
e rispetto al quale l'allievo adegua e modifica la propria "presenza".
rilevante importanza assumono ancora sia gli esercizi sia le prove d'improvvisazione.
queste ultime, con crescente gradualità , vengono indirizzate verso un'attività non più individuale ma di interazione con gli altri allievi.
nella progressione dello studio intervengono costantemente
la respirazione e l'emissione vocale
quali elementi che integrano e completano l'analisi del movimento.
RECITAZIONE
più per convenzione questa pagina reca il titolo che la sovrasta.
forse più corretto sarebbe stato scrivere educazione
al pensiero... alla parola... al gesto...
o più semplicemente, educare all'emozione.
giacché non crediamo alla recitazione quale un mero evento "tecnico".
crediamo il contrario:
che la tecnica sia necessaria e fondamentale per veicolare oltre
il palcoscenico un'emozione.
il mestiere dell'attore non è un mestiere che si fa;
è un mestiere che si è.
il laboratorio non ha la pretesa di insegnare a recitare.
più quella di essere guida.
per conoscere se stessi, prima di ogni cosa.
per sviluppare le proprie capacità di analisi.
per non smettere un istante di interrogarsi. di interrogare.
per osservare.
assorbire.
per mettersi in gioco.
per osare.
per sbagliare. per non aver timore, o pudore, dei propri errori.
né mai il percorso che si intraprende è una via obbligata.
il laboratorio è soprattutto una struttura aperta.
gli allievi sono costantemente incitati al dialogo.
invitati ad elaborare proposte di lavoro.
a suggerire essi stessi testi che divengano materiale di studio.
molte volte si incontrano attori che parlano solo a se stessi...
ma ogni volta non era teatro.
PALCOSCENICO
conoscere il palcoscenico.
il luogo, il cuore del nostro lavoro.
la differenza tra una cantinella ed un'americana.
tra una quinta e un cielo.
tra un taglio e un piazzato.
vivere pienamente il teatro.
imparare a viverlo.
poiché il teatro è qualcosa che scegliamo.
che liberamente, scegliamo.
ma esiste anche una disciplina del teatro.
un regolamento di palcoscenico.
fatto di leggi scritte.
e di altre.
non scritte, ma parimenti leggi.
" un giorno ho visto degli attori giocare a palla su un palcoscenico.
o quello non era un palcoscenico.
o quelli non erano attori."