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LA TERRA E' UN TAMBURO. NOI, PER SEGUIRE IL RITMO, DOBBIAMO FARE ATTENZIONE AI NOSTRI PASSI. (proverbio Comanche)
THE EARTH IS A DRUM. WE, TO FOLLOW THE RHYTHM, MUST PAY ATTENTION TO OUR STEPS. (Comanche proverb)
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LORENZO racconta di se.......!!!!!!
Ho cominciato a suonare la batteria all'età di 13 anni, sebbene il mio interesse per la musica fosse già acceso, fino ad allora non avevo avuto interesse a suonare uno strumento.
Tutto capita per caso, infatti alcuni amici più grandi di me di alcuni anni, avevano un gruppetto con il quale suonavano alle feste politiche della Toscana, Feste de'l'Unità , Festa dell'Avanti, nel periodo d'oro e cioè quando in Toscana imperversano mille circoli, mille locali e mille opportunità e per suonare bastava essere volenterosi.
Ed infatti loro suonavano parecchie volte l'anno potendosi permettere di comprare la strumentazione, l'impianto voci mixer più casse, avere perfino una sala prove propria..............
Ecco! La sala prove. Non ne avevo mai vista una fino a che non andai con loro una sera per vederli provare....... Uuaaauuuhhhh!!!!!!!!!!
Mi sembrava di essere ad Abbey Road, non avevo mai visto tanta roba fino ad allora, non che ce ne fosse molta, ma per me ragazzo era molta!!!!!
Incominciai a collaborare con loro come fonico del gruppo. Per un ragazzo della mia età , 12 anni circa, era una bella responsabilità .............
Era bello e divertente, ma dopo un pò di tempo mi venne le voglia di provare a toccare quella strumentazione che per me era tabù, infatti più e più volte mi era stato raccomandato di non toccarla perchè era costosa e via dicendo....;-)))
Un pomeriggio, visto che avevo le chiavi della sala prove, mi ci recai quatto quatto, e mi ritrovai da solo davanti a tutta questa strumentazione.....e colpo di fulmine....mi sedetti dietro la batteria, e da li mossi i miei primi passi dietro i tamburi.
In seguito incominciai ad andare a lezione, pur senza possedere un vero strumento, infatti per anni ho studiato con l'aiuto di un solo practic-pad, e del divano di casa.
Ho studiato per molti anni e con molti insegnanti, il mio primo maestro fu Stefano Rapicavoli,jazzista fiorentino, poi fu Giuseppe "Pepe" Bonanno, che poi in seguito andò in America a studiare al P.I.T. di Los Angeles.
Proprio in quell'anno studiai la batteria con Walter Paoli suo sostituto, e fu proprio lui a farmi scattare qualcosa dentro, qualcosa che mi fece capire che mi piaceva suonare la batteria e che volevo fare il batterista.
In Seguito Giuseppe Bonanno tornò dall'America, Walter Paoli se ne andò via, ed io continuai a studiare usufruendo dell'esperienza del Pepe e del programma del P.I.T. di Los Angeles.
Ho studiato il programma del P.I.T. per alcuni anni capendone l'importanza solo molti anni dopo.
Un programma di studi all'americana dove si associava allo studio la pratica diretta con jam-session organizzate a scuola tra allievi della scuola stessa, bassisti e chitarristi compresi.
Un giorno a settimana dedicato alla pura esibizione, presa allora come una sfida con gli altri drummers......
Insomma una vera e propria scuola formativa.....
Da lì, la mia necessità di trovarmi una band con la quale sfogare la mia voglia di suonare, ma aihmè, non è che ne fossi tanto in grado allora......
Comunque non demordetti, e incominciai ad avere i primi piccoli ingaggi con bands locali andando poi a suonare in giro per la Toscana e incominciando a farmi le ossa....
Io conoscevo già Guido Melis da anni, lo conoscevo perchè suonava con i Time Escape, gruppo fiorentino notevolmente bravo e preso come esempio da tutti.....
Gruppo formato da Guido Melis appunto, da Alessio Riccio, Giacomo Castellano, Francesco Simionato ed in seguito Simone Milli.
Fu come un sogno quando riusci a suonare con lui, non ricordo bene nemmeno com'è successo, ma capitò e da allora abbiamo collaborato insieme più volte, suonando insieme con vari gruppi di covers ed esibendosi in moltissimi locali fiorentini e non, accumulando un notevolissimo bagaglio tecnico, ma soprattutto facendo moltissima esperienza live.
Sempre con Guido Melis mi imbarcai nel progetto Airbag, progetto incominciato prima come cover-band sotto il nome di SteOne ed in seguito intrapendendo la strada del songwriters, ma in questo caso il songwriter era Guido.
Infatti scriveva testi e musica e portava avanti il gruppo con idee eccellenti purtroppo non sempre seguite dal resto della band. L'avventura Airbag termina con la produzione di un disco mai edito, "Sei del mattino", lavoro con ben 14 tracce.
Dalle ceneri di questa band, dalla forte delusione per lo scioglimento e smembramento della stessa, io e Guido volemmo, e cercammo Matteo Urro, cantante -chitarrista dei Pandora, un'altra band incenerita dalle strane dinamiche della vita.
E' da li che presero vita gli Underfloor, band con la quale ho attualmente un'importante progetto discografico.
Gli Underfloor nascono così nell'estate del 2003 e da subito scrivono con facilità musica propria.
Producono un demo, "Non c'è Fretta", ed un EP, "Pagine", e dopo soli 3 mesi di vita partecipano al Rockcontest fiorentino organizzato da Controradio, radio indie-rock del panorama fiorentino, arrivando a vincere il premio della critica che li stimola a registrare il loro primo disco, "underfloor", che esce nel marzo 2004.
Realizzano ben due video autoprodotti e ottengono la distribuzione della Materiali Sonori ed arrivano ad essere segnalati tra i migliori gruppi d'esordio al Premio Tenco 2005.
Nel frattempo i molti concerti ci hanno di fatto unito dal punto di vista umano dando una vera svolta nella stesura di nuovi brani che sono andati a comporre il nostro nuovo disco di prossima uscita nel 2008!!!!!
E' proprio questa esperienza che mi ha fatto capire cos'è importante per me, che mi ha fatto maturare come musicista, si musicista e non più solo batterista, per me di fatto un bel salto di qualità musicale ed umano.
Gli Underfloor mi fanno finalmente capire che sono molto legato alla musica rock anni'70, e a quel modo di vedere la batteria e di vivere la musica.
Band come: Black Sabbath, Led Zeppelin, Deep Purple e Nirvana, Stone Temple Pilots, Pearl Jam e tutto il movimento di Seattle, e questi sono solo esempi, ma soprattutto Beatles e Rolling Stones all'improvviso non hanno più segreti per me...
Nel corso dell'ultimo anno, contemporaneamente agli Underfloor, insieme a Guido Melis, ho registrato nel nuovo disco, anche questo di prossime uscita, di Ernesto De Pascale, stimato giornalista per anni a Rai Stereo Notte,nonchè stimato musicista.
Ernesto De Pascale, conosciuto nel corso della partecipazione al Rockcontest, del quale è il Presidente di Giuria, mi ha aiutato ad avere una visione più completa della musica, visto che è un vero e proprio cultore della musica....
Da anni sto portando avanti sempre insieme a Guido Melis, un'attività di vera e propria produzione, nel nostro studio, il Plastic Sun Studio, dove lui è il vero e proprio produttore ed io il suo assistente attivo, attento e presente.
Buon ascolto e buona visone!!!!!!!
Lorenzo