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Sergio Dileo

La morte mi fà ridere...ma la vita no! (Litaliano)

About Me

Nato nel 1980 sotto il segno del Peone, nella storica e alienata cittadina di Venosa, dopo le scuole medie decide di “frequentare” il liceo classico dopo aver adoperato una puntigliosa scelta “per esclusione”. A 15 anni inizia a suonare il basso elettrico in vari gruppi della zona, facendo esperienza con vari generi musicali, dall’hard rock alla disco alla canzone liturgica (!). Nel frattempo frequenta per un anno il conservatorio, iscrivendosi alla classe di contrabbasso, ma gli 80 chilometri di una strada penosa e densa di appalti che ogni volta deve percorrere, accompagnato con grazia e stoicismo dalla madre, gli provocano vomito ed alitosi. Finito il liceo si sposta a Roma dove frequenta corsi di musica e in seguito si diploma sotto l’egida di musicisti dalle grandi palle quali Luca Pirozzi, Marco Siniscalco, Andrea Avena, Massimo Moriconi, Fabio Zeppetella, Massimo Fedeli, Gianfrano Gullotto, Dario Deidda ed altri ancora, studiando oltre al basso armonia e arrangiamento. Nel 2002, o giù di lì, frequenta un breve corso di “Composizione di colonne sonore e Produzione artistica” con grandi uomini come Pivio, Riccardo Giagni, Carlo Crivelli, ed altri, ma che comunque non servì quasi a un cazzo. Nel frattempo suona con varie bands e cover-bands del circuito romano, con le quali si esibisce in giro per l’Italia centro-settentrionale, dopodicchè prende parte alla tournè (2004-2005) del fiatista e compositore napoletano Daniele Sepe, suonando in tutta Italia e qualche volta all’estero, e in vari festivals tra cui Villa Ada, e l’edizione del 2004 dello Sziget Festival di Budapest, soprannominato la Woodstock del Danubio per l’incredibile quantità di gruppi, di palchi, di estensione, di burdello e di pubblico da tutto il mondo, dividendo il palco con esseri come Omara Portuondo (Buena Vista Social Club), Orchestra Baobab, Orchestre National de Barbés , Ljiljiana Buttler, Saban Bajramovic, Boban Markovic, Chumbawamba (?), Rachid Taha, Klezmatics, Rokia Traorè, ed altri ancora che non ricorda molto bene. Lo stesso anno partecipa alle registrazioni del disco Nia Maro di Daniele Sepe. Inizia in questi anni a comporre e autoprodurre colonne sonore per la Film Discaunt, casa di produzione video indipendente, per le quali suona e incide producendosi con un Mac portatile. I corti prodotti da questo manipolo di giovani film-makers si aggirano nelle viscere dell’underground cinematografico e vengono saltuariamente avvistati su emittenti televisive private e a pagamento, ottenendo anche qualche premio ma solo in gloria. Nel 2005 fa alcuni concerti col chitarrista dada-rock siculo-romano Sandro Oliva, ai quali partecipa il batterista dei Mothers of Invention (band storica di Frank Zappa), Jimmy Carl Black, uno dei quali (…concerti) viene trasmesso su Radio Tre.Alla fine del 2005 realizza un disco autoprodotto (“La voce dal Basso: ovvero un’accozzaglia musicale informe di tre quarti d’ora oscillante fra memoria e invenzione”), ma gaudente di lauti contributi minimi, all’interno di un progetto che comprende tra l’altro un documentario della Film Discaunt, e nel quale registrano tra gli altri Daniele Sepe e Massimo Ferrante (a gratis); per realizzare questo progetto conduce una breve ma intensa ricerca etno-musicologica sulla civiltà contadina del suo territorio, che lo porta a cupe conclusioni di carattere sociale e antropologico sull’Oggi. Nel disco egli canta in dialetto, suona bassi, chitarre, percussioni, batterie, contrabbassi, caccavelle, pentole, banji, mandolini, arrangia e dirige per banda e per archi, registra in vari ambienti, sia in un cesso che in una cattedrale, mixa e balla in alcuni pezzi. Il disco ben presto scala le classifiche pop mondiali e resta in testa su Billboard per lungo tempo, dopodicchè l’autore si sveglia improvvisamente dal sonno verso le sette del mattino, sudato ed in preda ad un post-sbronza antologico. Tra il 2006 e il 2007 continua a comporre e produrre per produzioni cinematografiche, svolge una mini-tournè in giro per l’Europa col chitarrista rock americano Adam Bomb, fa concerti variegati e di dubbie intenzioni nel centro-meridione, e qualche fugace quanto aleatoria incursione nella dimensione attoriale. Inizia a suonare il violino, e continua a militare nelle frangie più radicali di Forza Italia.Fino ad oggi le collaborazioni e le performance dal vivo includono Daniele Sepe, Massimo Ferrante, Otello Profazio, Sandro Oliva, Jimmy Carl Black (Mothers of Invention/Zappa), Pino Minafra, Auli Kokko, ‘E Zezi, Adam Bomb (U.S.A.), Franco Giacoia, Municipale Balcanica, Marzouk Mejiri, Rocco De Rosa, Francesco Sansalone, Beppe Gambetta.Ha suonato in Belgio, Svizzera, Germania, Austria, Ungheria e Basilicata. Ha sempre impartito lezioni di teoria musicale e di agnosticismo militante con brevi esperienze in scuole di musica e vescovadi, e nutrito un interesse particolare per il cinema d’autore e l’enologia. In materia musicale si è sempre interessato ad ogni aspetto ad essa connesso, cercando di ascoltare bulimicamente la musica di ogni dove, di ogni quando e di ogni estrazione sociale, e di assimilarne lo spirito e le regole. Continua a “sopravvivere” nonostante gli attuali governi e l’evolversi di questi tempi bui. real editor best profile tools real editor best profile tools

My Interests

Music:

Member Since: 11/27/2007
Band Members:
Influences: P’p’rènije e P’mp’ròr’, Frètt’l’ d’ Fiurìdd’, ’u Cazz’mbèrn’, Cardungìdd’ Arraghanèt’, Aquasèl d’u Pastòr, Megliatìdd’, R’kkietèdd’ e Cèm’ d’ Rèp’, Aulèiv’ Frètt’ a’Ssalòut’, Làganèdd’ k’ì Cèc’, Cauzugìdd’, Lambasciòun’ Arraganèt’, P’prènije k’ù Bakkalèjie, Past’ e Tar’k’kòzz’, ’u Sfrescetìdd’, Pèn’ e P’mp’ròr’, Skart’llèt’, Fasòul’ k’ la Kòt’k’ e P’p’rènije Kròsk’, R’kkietèdd’ au fòrn’, La K’kozz’ Afòrt’ (k’ù Merekanìdd’), La Ciambòtt’, Sauzèzz’ k’ù Souk’, Patèn’ e Skarafùglije, Kutturìdd’, Grèn’Kùtt’.
Sounds Like: Al risultato prodotto dallo spostamento organizzato delle molecole dell'aria.
Type of Label: Indie