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Luca

About Me


Il peso delle parole - Regia Luca Morelli
Luca nasce a Chiari nel 1983.
Per nove anni vive nella citta' di Brescia e fin da piccolo dimostra un grande interesse per il mondo del teatro.
In particolare la sua attenzione si rivolge verso il mondo della comicita'.
Dopo questo periodo nella citta' lombarda si trasferisce a Potenza dove, dopo qualche anno, inizia il suo percorso di studi teatrali.
Frequenta per diversi anni dei laboratori condotti dall'attore Ulderico Pesce e partecipa a diversi spettacoli con la regia dello stesso Pesce.
E' sempre in questo periodo che scrive ed interpreta i suoi monologhi di cabaret "Mi ringrazio di essere nato" e "E' severamente vietato parlare all'artista"
Raggiunta la maturita', decide di spostarsi a Roma per proseguire ed approfondire la sua formazione.
Qui continua a studiare la materia attoriale con insegnanti del calibro di Anna Cianca, Blas Roca-Rey, Amanda Sandrelli, Mirella Mazzeranghi, Alessandra Vanzi ed e' negli anni in cui si trova a Roma che frequenta il corso: "La tragicita' del comico e il comico nella tragedia" tenuto dall'attore Lello Arena.
Sara' poi con l'attore napoletano che nella stagione estiva dello stesso anno lavorera' come assistente alla regia per lo spettacolo "La festa delle donne" di Aristofane con la regia dello stesso Arena.
Oltre al suo impegno teatrale, Luca ha anche condotto ed ideato diversi programmi radiofonici (Il gatto e il gatto, Macaco, Il bar dello spork)
Tornato a Potenza attualmente svolge la sua attivita in maniera indipendente e collaborando con varie compagnie in Basilicata e fuori.
Negli ultimi tempi si sta affacciando all'arte di strada creando e lavorando il proprio peronaggio clown.
Da poco ha preso la conduzione del programma radiofonico "Area di sosta".
Ad aprile è stato pubblicato dalla Sacco editore il suo primo libro dal titolo "Scarabocchi in DO maggiore" .
PROSSIMAMENTE
Data da stabilire
"La tradizione orale della biblioteca Menestrelli ovvero Pierre è partito per il Guerrone", monologo teatrale di e con Luca Morelli
Stagione estiva 2009
Spettacolo di teatro di strada "Il Furacchio e Mordillo SHOW"
Io vorrei anche dei bacini, dei morsi sul collo per capire bene che lo sto prendendo nel culo!
Ray Bradbury
FAHRENHEIT 451 (1954)
"Numero uno: sapete perchè libri come questi siano tanto importanti? Perchè hanno sostanza. Che cosa significa in questo caso "sostanza"? Per me significa struttura, tessuto connettivo. Questo libro ha pori, ha caratteristiche sue proprie, è un libro che si potrebbe osservare al microscopio. Trovereste che c'è della vita sotto il vetrino, una vita che scorre come una fiumana in infinita profusione. Maggior numero di pori, maggior numero di particolarità della vita per centimetro quadrato avrete su un foglio di carta, e più sarete "letterario". Questa è la mia definizione ad ogni modo. Scoprire le particolarità. Particolarità nuove! I buoni scrittori toccano spesso la vita. I mediocri la sfiorano con una mano fuggevole. I cattivi scrittori la sforzano e l'abbandonano. Capite ora perchè i libri sono odiati e temuti? Perchè rivelano i pori sulla faccia della vita. La gente comoda vuole soltanto facce di luna piena, di cera, facce senza pori, senza peli, inespressive. Viviamo in un tempo in cui i fiori tentano di vivere sui fiori, invece di nutrirsi di buona pioggia e di fertile limo nero.Perfino i fuochi artificiali, nonostante tutta la loro eleganza, nascono dalla chimica della terra. Eppure, non so come, riusciamo a credere di poterci evolvere nutrendoci di fiori e di giochi pirotecnici, senza concludere il ciclo del ritorno alla realtà. Conoscete la leggenda di Ercole e Anteo, il lottatore gigantesco, dalla forza incredibile, finchè fosse rimasto coi piedi sulla terra? Ma quando Anteo fu tenuto da Ercole sospeso nel vuoto, senza radici, egli perì facilmente. Se in questa leggenda non c'è un insegnamento per noi di questi tempi, in questa città, oggi, allora vuol dire che sono del tutto pazzo. Insomma, questa è la prima cosa delle tre che ci mancano. Sostanza, tessuto di elementi vitali"
"E la seconda?"
"Agio, tempo libero"
"Oh, ma noi abbiamo molte ore libere ogni giorno"
"Ore libere dal lavoro, si. Ma tempo di pensare? Quando non guidate la macchina a più di cento all' ora, a un massimo in cui non potete pensare ad altro che al pericolo, allora ve ne state a giocare a carte o sedete in qualche salotto, dove non potete discutere col televisore a quattro pareti. Perchè? Il televisore è "reale", è immediato, ha dimensioni. Vi dice lui quello che dovete pensare, e ve lo dice con voce di tuono. Deve aver ragione, vi dite: sembra talmente che l'abbia! Vi spinge con tanta rapidità e irruenza alle sue conclusioni che la vostra mente non ha tempo di protestare, di dirsi: "Quante sciocchezze!"."
"Mia moglie dice che i libri non sono reali"
"E Dio sia lodato per questo. Li si puo almeno chiudere, dire: "Aspetta un momento". Potete farne ciò che volete. Ma chi mai è riuscito a strapparsi dall'artiglio che vi imprigiona quando mettete piede nel salotto TV? Vi foggia secondo l'aspetto che esso più desidera! L'ambiente in cui vi chiude è reale come il mondo. Diviene e pertanto è la verità. I libri possono essere battuti con la ragione. Ma nonostante tutto quello che so e tutto il mio scetticismo, non sono mai stato capace di discutere con un'orchestra sinfonica di cento elementi, a tutto colore, tre dimensioni, parte integrale, costitutiva di questi incredibili salotti".
"Dove andremo a finire? I libri potranno esserci di aiuto?"
"Soltanto se potremo avere la terza cosa che ci manca. La prima, come ho detto, è sostanza, identificazione della vita. La seconda, agio, tempo di pensare a questa identificazione, di assimilare la vita. La terza: diritto di agire in base a ciò che apprendiamo dall'influenza che le prime due possono esercitare su di noi..."
"Io posso avere libri."
"Correndo rischi enormi"
POTENZA 9 SETTEMBRE 2008!
Un terrorista... terrificante!
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Prima di tutto bene me stesso... non mi sembra una cosa poi cosi' semplice. Per il resto chi vivra'... vivra'

Un messaggio all'Italietta!

Eh va bene facciamo finta di niente e pensiamo alla salute...

...io ci penso alla salute, ma ogni tanto la salute pensa a me?

Di quest'uomo invidio i cappelli e la postura...

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Ospitato da:Teatro ZampanòQuando:domenica 21 giugno 2009Dove:Ridotto Teatro "F. Stabile"Piazza M. PaganoPotenza85100Descrizione:...una lettura spettacolo per presentare i racconti che compongono il li...
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Non è mia abitudine ma...A puttane il tempo... a puttane i nostri sogni... oggi il lanciatore di coltelli si è disteso lungo il fiume e guarda il cielo: guarda il cielo come se dovesse da un momento a...
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Quanta meraviglia in quel circo invisibile...

Due occhi. Sbarrati sulla platea, complici, pieni di una forza infantile. Una bocca prestata ad un sorriso accennato allo stupore. I capelli& La grazia. La grazia nei movimenti, nell'espressione e nel...
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...diffidate dalle (L)imitazioni!

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...e dov’è allora adesso il mio canarino canterino?

...dov'è?E' forte la domanda, anzi è insistente visto che sono un po' di giorni che ci frulla per la testa... queste sono giornate scure e allora chi ha ammaestrato per noi il nostro canarino canterin...
Posted by on Thu, 06 Dec 2007 16:02:00 GMT