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Myspace ImagesAmo i cani, adoro i cavalli,mi piace il giardinaggio,vado a raccogliere i funghi,adoro i bambini e il mare...la città in cui vorrei vivere è venezia...venezia è una città con sfumature infinite,quando arrivi sembra che ti abbracci...e quando te ne vai verso la terra e ti volti e la guardi non puoi non soffrire abbandonandola...a venezia senti l'odore acre del mare....
la Regina Elisabetta d'Inghilterra
...i racconti e le fiabe analizzati in "Donne che corrono coi lupi"gettano una nuova luce sull'interpretazione dei rapporti interpersonali,sull'immagine di se,persino sulle varie forme di dipendenza.
DONNE CHE CORRONO COI LUPI...è un libro per tutte le donne e per gli uomini che OSANO CORRERE CON LE DONNE CHE CORRONO COI LUPI...in questo libro troverai i confini tra la collera e il perdono;sono quattro le fasi del perdono: 1)Prendere le distanze-lasciar cadere 2)Astenersi-evitare il castigo 3)Dimenticare-estirpare dalla memoria 4)Perdonare-rimettere il debito
"La piccola fiammiferaia" di Hans Christian Andersen...descrive la mancanza del nutrimento,la mancanza del fuoco e le relative conseguenze.E' un racconto antichissimo,narrato in tutto il mondo in modi vari;talvolta è un carbonaio che usa gli ultimi pezzi di carbone per riscaldarsi mentre sogna il passato.Alcuni guardano solo al lato superficiale della storia e la considerano sdolcinata e sentimentale ma sarebbe un errore congedarla alla leggera... C'ERA UNA VOLTA UNA BAMBINA CHE NON AVEVA NE MADRE NE PADRE,E VIVEVA NEL BOSCO OSCURO.UN VILLAGGIO SORGEVA AL LIMITE DEL BOSCO,E LEI AVEVA IMPARATO CHE LA' POTEVA COMPRARE FIAMMIFERI PER MEZZO PENNY,E POTEVA RIVENDERLI PER LA STRADA AD UN PENNY INTERO...SE NE VENDEVA ABBASTANZA E COSI.... (questa è una delle fiabe presenti nel libro "donne che corrono coi lupi") e presto ve la racconterò........E COSI riusciva a comperarsi un pezzetto di pane raffermo.tornava allora al suo povero rifugio nel bosco e dormiva tenendosi addosso tutti gli abiti che possedeva. ,,,arrivò l'inverno,faceva molto freddo.Non possedeva scarpe,e il cappotto era talmente liso da essere trasparente.Aveva i piedi blu,con le dita tutte bianche,altrettanto bianche erano le dita delle mani e la punta del naso.Vagava per le strade e pregava i passanti di comprarle qualche fiammifero,ma nessuno si fermava e nessuno si curava di lei. ...così una sera si mise a sedere e disse tra sè:"Ho dei fiammiferi.Posso accendere un fuoco e scaldarmi".Ma non aveva legnetti nè ciocchi.Decise comunque di accendere i fiammiferi. ...e così,seduta con le gambe tese,strofinò il primo fiammifero.E subito parve che freddo e neve fossero svaniti come per incanto.Invece dei fiocchi di neve volteggianti nell'aria,vide una bella stanza con una grande stufa di ceramica verde scuro,con lo sportello di ferro ornato di volute.La stufa emanava tanto calore da far ondeggiare l'aria.Si rannicchiò accanto alla stufa e le parve di essere in paradiso. ...Ma d'improvviso la stufa svanì,e lei si ritrovò seduta nella neve,tutta tremante,e per il freddo batteva i denti.E allora strofinò il secondo fiammifero,e la luce cadde sul muro della casa accanto e potè improvvisamente vedere dentro.Nella stanza al di la del muro c'era una tovaglia candida come la neve che ricopriva una tavola,e sulla tavola c'erano stoviglie di porcellana del bianco più puro,e su un grande piatto c'era un'anatra appena sfornata,e proprio mentre stava per mettersi a mangiare la visione svanì. ...Era di nuovo nella neve.Ma ora le ginocchia e i fianchi non le dolevano più.Ora il freddo pungeva e bruciava lungo le braccia e nel petto,sicchè accese il terzo fiammifero. E nella luce del terzo fiammifero vide uno splendido albero di Natale,mirabilmente decorato con candeline bianche ornate di pizzo alla base,e belle palle di vetro,e migliaia e migliaia di puntini luminosi che non riusciva a capire che cosa fossero. ...E sollevò lo sguardo sull'albero enorme,e quello si sollevava sempre piu in alto,si tendeva verso il soffitto finchè divenne le stelle del cielo sulla sua testa, e una stella attraversò sfavillando il cielo,e lei rammentò che la mamma le aveva detto che quando un'anima muore,cade una stella. ...E d'improvviso dal nulla apparve la sua nonna,tanto gentile e affettuosa, e la bimba fu così felice di vederla.La nonna sollevò il grembiule e l'avvolse attorno alla bambina, se la strinse tre le braccia,e la bambina provò felicità . ...Ma la nonna prese a dissolversi.E la bambina accese un fiammifero dopo l'altro per riavere la nonna accanto a se...un fiammifero dopo l'altro...e insieme presero a salire in cielo dove non faceva freddo,non si provava fame ne dolore.......La mattina dopo,lì tra le case,la bambina fu ritrovata immobile.Era andata via per sempre... "La bambina viveva tra persone che non si curavano di lei"...la storia continuerà ...e vedremo come avvrebbe reagito la DONNA SELVAGGIA che anche messa con le spalle al muro: non si arrende MAI MAI MAI .... ....
By GabrielGuitarMan at 2007-10-17
By gabrielguitarman at 2007-11-07
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