Il progetto " ELEVATOR BUNKER FILMWORKS " nasce nel 2005 da un'idea di Matteo Maffesanti e Davide Pachera. Il nostro pensiero (ed intento) consiste nel far confluire le diverse esperienze teatrali e musicali, acquisite negli anni, in un unico progetto artistico.
Matteo Maffesanti (regista, operatore teatrale nel sociale, attore) nato in provincia di Verona nel 1972. Le idee, la creatività e l'attrazione verso lo sperimentare mi avvicinano all'arte da sempre.
Mi accosto in questo modo prima alla musica ed in seguito al teatro che diventerà  la mia più grande passione. Da qualche anno, infatti, cerco di utilizzare questa mia propensione artistica anche nella mia professione. Sono un operatore sociale e mi occupo da anni di persone con disabilità  psico-fisiche e relazionali. Dopo varie esperienze teatrali in compagnie amatoriali, sento la necessità  di una preparazione superiore e frequento la scuola triennale del Teatro Estravagario a Verona diretta da Alberto Bronzato e la scuola di regia cinematografica presso K-Studio di Verona. Inizia poi il progetto Elevator Bunker con Davide Pachera che ci vede impegnati nella realizzazione del nostro primo cortometraggio. Da questo momento in poi inizio due strade artistiche parallele che convergono nel desiderio di utilizzare il video e il teatro in diversi contesti anche non convenzionali. Comincio un percorso sperimentale, in collaborazione con un psicomotricista, presso un Centro Diurno per persone con disabilità  includendo il video come supporto al lavoro teatrale, come strumento educativo e di socializzazione. Da questa prima esperienza elaboro un progetto con l'obiettivo di creare uno spazio che dia la possibilità  a persone con handicap di poter esprimere la propria creatività attraverso la realizzazione di un laboratorio video e teatrale . Il laboratorio può diventare luogo di incontro, socializzazione e apertura verso l'esterno. Per approfondire la mia formazione teatrale entro nella scuola del Teatro Nucleo di Ferrara per Operatori Teatrali nel Sociale, diretta da Cora Herrendorf, dove attualmente frequento il terzo anno di studi. Dopo qualche collaborazione in progetti teatrali nel sociale, ho condotto un laboratorio video teatrale, rivolto a persone con handicap, presso il Centro Diurno della Cooperativa sociale "La Scintilla" realizzando un corto dal titolo "il controllo del cuore", terza produzione degli Elevator Bunker Filmworks.
Davide Pachera (regista, musicista) nato in provincia di Verona nel 1972. Coltivo da sempre una forte attrazione per la musica iniziando, ben presto, a sperimentare direttamente svariate strade nell'ambito musicale. Il mio percorso inizia come dj, a quindici anni, dopo aver consumato decine e decine di cassette musicali mixate da Daniele Baldelli, suonando prima alle feste di amici e poi presso alcune discoteche della zona. Con il tempo però la continua voglia di sperimentare nuove vie, ed un amore a prima vista una volta scoperto il jazz, mi ha spinto a cambiare strada. Inizio così un percorso molto diverso dal precedente nel quale mi sono dedicato allo studio della tromba classica prima (Elena Foroni, trombettista presso l'orchestra del Filarmonico ed Arena di Verona) e della tromba jazz più avanti (Kyle Gregory, trombettista, compositore e direttore d'orchestra). In questo periodo ho avuto la possibilità  di suonare in gruppi dalle più differenti identità musicali ampliando ulteriormente le mie conoscenze e la mia apertura nei confronti della musica. L'insieme di tutte le esperienze passate sono poi confluite nell 'attività di composizione con il computer e produzione musicale (grazie alla preparazione acquisita dal dj e produttore Luca Fronza, meglio conosciuto come 5th Suite). Ãttività che svolgo tutt'ora integrandola anche nelle nostre produzioni video. Continua però l'esigenza di sperimentare nuove forme artistiche e di unire le capacità  assimillate nel campo musicale con altre forme creative. Ha inizio così l'ennesimo percorso di formazione personale, legato questa volta allo studio della regia cinematografica (K-Studio, Verona), che mi ha portato, assieme al collega ed amico Matteo Maffesanti, alla produzione di cortometraggi diventando quindi videomaker. Credo, almeno temporaneamente, di aver trovato ciò che cercavo ma la ricerca continua.