About Me
ATTILIO ZANCHI BIOGRAFIA
Nato a Milano nel 1953. Inizia lo studio del contrabbasso nel 1978 dopo diverse esperienze effettuate nei più diversi generi musicali.
Frequenta per due anni i corsi di Jazz del Conservatorio di Milano sotto la guida di Giorgio Gaslini e per tre la scuola Civica. Nel 1979 entra a far parte dell'"Open Form Trio" con P. Bassini e G. Prina con i quali collabora per diversi anni. Nel 1980 ottiene una borsa di studio presso la "University of Fine Arts" di Banff (Canada) e presso il "Creative Music Studio" di Woodstock (USA) dove perfeziona lo studio del contrabbasso con Dave Holland ed improvvisazione con Karl Berger, George Lewis, Sam Rivers, Jimmy Giuffré, Ed Blackwell, Lee Konitz, Kenny Wheeler, Jack de Johnette e John Abercrombie con i quali suona anche in vari concerti.
Nel 1981 suona al Woodstock Jazz Festival con Baikida Carrol, Julius Hemphill, Ed Blackwell, NanaVasconcellos, Collin Wallcot, Dewey Redman e Howard Johnson e con la "Woodstock Workshop Orchestra". Al suo ritorno in Italia entra a far parte del "Milan Jazz Quartet" ed inizia la collaborazione con il gruppo di Franco D'Andrea e Paolo Fresu con il quale suona tuttora. Con questi artisti incide diversi dischi, alcuni dei quali premiati dalla critica come "migliori dischi dell'anno" e svolge numerose tourneé in tutto il mondo suonando nei Festival Jazz più importanti in USA, Canada, Australia, Africa, Russia e in tutta Europa.
Contemporaneamente suona con moltissimi celebri jazzisti americani ed europei in tour, registrazioni, concerti e session tra i quali Lee Konitz, Tony Scott, Sam Rivers, Joe Farrel, Slide Hampton, Harry Sweet Edison, Mal Waldron, Bobby Watson, Dave Liebman, Al Cohn, Gerry Mulligan, Sal Nistico, Lew Tabackin, Jimmy Knepper, Bob Berg, Louis Hayes, Don Cherry, Roy Hargrove, Chick Corea, Peter Erskine, John Surman, Eddie Lockjaw Davis, Pierre Favre, Phil Woods, John Stowell, Steve Lacy, Gary Burton, Milt Jackson, Sheila Jordan, Mark Murphy, Trilock Gurtu, Nancy King, David Linx, Tom Harrell, George Cables, Toninho Horta e nel frattempo suona con i più importanti musicisti italiani. Nel corso della sua carriera ha registrato oltre 100 dischi di cui 6 con progetti a suo nome e a svolto più di mille concerti.
Svolge un'intensa attività didattica in tutta Italia e all'estero; dal 97 è docente al Conservatorio ( Napoli, Potenza, Trieste, Brescia, Vicenza, Piacenza ) per i corsi di specializzazione Jazz. Ha pubblicato il metodo "Enciclopedia Comparata degli Accordi e delle Scale" in collaborazione con Franco D'Andrea, il "Corso di Educazione all'Orecchio Musicale" con R. Cipelli, il "Metodo pratico per l'Improvvisazione" con M. Colombo e " Walkin' bass".
Nel 2001 ha scritto e coordinato la sezione “Teoria e Armonia†di un corso multimediale edito dalla collana CPM
E' stato eletto "miglior contrabbassista italiano" nel referendum indetto dalla rivista "Guitar Club" nel 1992._______________________________________________________
___________________ATTILIO ZANCHI (Milano 1953)
Attilio Zanchi began studying double-bass in 1978 after devoting himself to various music genres.
He attended the Milano Conservatory Jazz courses for two years and the Milano Council School of Music for three years.
In 1980 and 1981 he specialized with Dave Holland both in Canada at the “Banff School of fine arts†and in the USA at the “ Woodstock Creative Music Studioâ€.
Since his return to Italy, he has been playing with the F. D’Andrea band, the Paolo Fresu Quintet and Tiziana Ghiglioni, with whom he has also been on a world-wide tour and played in various Jazz Festivals in USA, Canada, Australia, Africa, Russia and Europe.
He has also brought out several records with them, some of which, in the opinion of critics, turned out to be “the best of the year†at the time when they were released.
The well-known American jazz players he has been on concerts and recording with include George Lewis, Sam Rivers, Jimmy Giuffrè, Ed Blackwell, Lee Konitz, Kenny Wheeler, Jack de Johnette e John Abercrombie, Baikida Carrol, Julius Hemphill, Ed Blackwell, Nana Vasconcellos, Collin Wallcot, Dewey Redman e Howard Johnson, L.Konitz, T.Scott, Bud Freeman, G.Masso, Kai Winding, Joe Newman, J.Owens, Sam Rivers, Joe Farrell, S.Hampton, H.Edison, M.Forman, Robin Kenjatta, Mal Waldron, B.Watson, D.Liebman, Al Cohn, G.Mulligan, S.Nistico, Lew Tabackin, Mike Melillo, Franco Ambrosetti, J. Knepper, G. Mulligan, B.Berg, L.Hayes, D.Cherry, F.Lowe, F.Morgan, R. Hargrove, R.Matthews, T.Stanko, C.Corea, P.Erskine, I.Sullivan, J.Surman, J.Cook, J.Baron, E.Lockjaw Davis, T.Campbell, P.Favre, P.Woods, W.Bishop, K.Washington, D.Schnitter, J.McNeely, G Keezer, G.Bertoncini, J.Stowell, S.Lacy, G.Burton, M.Jackson, M.Murphy, D.Liebman, T.Gurtu, S. Jordan ... ; Throughhout his carreer, he has recorded over 80 albums, among which 5 all on his own. One of these “Early Spring†came second in a pool held by the “ Musica Jazz†magazine to choose the best record of the year, and third in the “Musica & Dischi†magazine.
Another of his record, called “Some Other Placeâ€, saw the cooperation of several musicians, including Kenny Wheeler, John Taylor, George Garzone, Franco D’Andrea, Gianluigi Trovesi and many others. Alongside his carreer as a musician, Attilio teaches at the Milano CPM School and holds seminars all over Italy and abroad ( Melbourne Univerity, Australia); he also edited “The Comparative Encyclopedia of Scales and Chords†together with F. D’Andrea, the “ Educational Course for the Developing of Musical Hear†with R. Cipelli, “Walkin’ Bass Styles†and “ A Practical Method for Improvisation†with M. Colombo. In 1992 he was voted as “ best italian bass player of the year†by the “Guitar Club†magazine.
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Ars3
con
MAURO GROSSI-piano
ATTILIO ZANCHI-Acoustic bass
MARCO CASTIGLIONI-Drums.
Mauro Grossi, Attilio Zanchi e Marco Castiglioni si sono incontrati per la prima volta in occasione della registrazione di un C.D. Suonando insieme hanno percepito una grande affinità musicale ed hanno sentito il desiderio di formare un trio stabile.
Quello che suonano insieme va la di là delle singole capacità strumentali e questo, quando accade, è l’eterno miracolo e la magia della musica improvvisata.
Quando le singole individualità si fondono nel giusto modo tutto sembra scorrere più facilmente e non c’è bisogno di spiegarsi molto o di scrivere delle partiture molto complesse.
Hanno registrato nel 2006 il loro primo C.D. “Distanze†per l’etichetta Real.
Scrive il critico Afo Sartori del trio:
“Distanze†è una festa di improvvisazione e grandi sentimenti.
Ultima fatica discografica di Mauro Grossi, gloria labronicissima del pianoforte, cofirmata da un mito del jazz italiano quale Attilio Zanchi al contrabbasso e Marco Castiglioni alla batteria.
Il C.D. è una miniera d’emozioni, è questa l’immediata sensazione che si prova appena aperto il disco, poi esse si fanno più mature appena lo scorrere nelle note dipinge un quadro musicale impressionistico.
Mauro Grossi non ha certo bisogno di presentazioni, tuttavia il suo stile compatto, denso di drive, di blues, di ariose armonie e vibranti classici ha subito una straordinaria metamorfosi virando in uno stile elegante e raffinato, un tocco morbido ricco di tenerezza e di sentimenti pressochè nei paraggi e nel ricordo del jazz: Bill Evans. Oltretutto nel trio, che ne appare evidentemente una derivazione, i tre musicisti si divertono un mondo a fare musica insieme, un affiatamento che appare la garanzia di un’ottima riuscita. Ciò traspare da ogni singola nota sia nei brani originali â€D.E.B.â€, “Jopaâ€, “Trio improvviso†e una selezione che va dal jazz classico, della splendida e poco trafficata “ballad†di Duke Ellington, “On a Turquoise Cloudâ€, a una rilettura di uno dei più bei preludi di Debussy “La Fille Aux Cheveux de Linâ€â€¦ a brani di origine etnica quali il canto delle mondine “Russignolâ€, “La Yadumu Ecterabi†di origine palestinese.
I tre grandi musicisti non vengono mai ingabbiati da regole fisse e arcaiche, suonano in piena libertà , prova ne sia che hanno optato per l’improvvisazione simultanea e collettiva.
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_______________ATTILIO ZANCHI QUARTET
“PORTRAIT OF MINGUSâ€
Attilio Zanchi: Acoustic bass
Gianni Azzali: Tenor Sax, Soprano sax
Roberto Cipelli: Piano
Marco Castiglioni: Drums.
La musica di Charlie Mingus è, e rimarrà , nei cuori e nelle orecchie di tutti gli amanti del Jazz ed è servita a ispirare diverse generazioni di musicisti.
Nasce da queste considerazioni il nostro desiderio di riproporre i brani del repertorio di Mingus interpretandoli e rileggendoli influenzati dalle nostre singole esperienze di musicisti. Nel programma vengono anche eseguite composizioni originali di Zanchi e Cipelli ispirate o vicine alla poetica musicale di Mingus.
Il gruppo nasce dal sodalizio musicale più che ventennale tra il contrabbassista Attilio Zanchi ed il pianista Roberto Cipelli, che suonano ed hanno suonato insieme in diversi gruppi fra i quali il Paolo Fresu Quintet, l’E.S.P. trio, Sheila Jordan, Tiziana Ghiglioni.
Il sassofonista Gianni Azzali è una delle nuove belle realtà del Jazz Italiano, mentre il batterista Marco Castiglioni è in possesso di un ottimo swing e di una preparazione tecnica che gli può consentire di suonare questo difficile repertorio in modo fluido e dinamico.
Un giorno, quando era già molto malato, Charlie Mingus disse a sua moglie Sue:
“Sai, un corpo l’ho già avuto. La prossima volta voglio essere una stella. Voglio brillare tutta la notte.â€
Non sappiamo se questo suo desiderio è stato esaudito ma di certo la sua musica continua a brillare ed ad illuminare il mondo come una stella.
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____________________________SPECIAL PROJECTS:
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PAOLO FRESU QUINTET
Con
Paolo Fresu: trumpet
Tino Tracanna: sax
Roberto Cipelli. Piano
Attilio Zanchi: Acoustic bass
Ettore Fioravanti: drums.
Questo Quintetto è la quintessenza di ciò che - per amore di etichetta - è da molti anni riconosciuta come una sorta di "via italiana al jazz", anche se - ovviamente - il jazz è il jazz e non c'entra nulla con la provenienza dei componenti gli organici dei gruppi che lo eseguono. Vent'anni di esperienza nobilitata ai massimi termini, sistematicamente capace di tramettere splendide emozioni e forti momenti di quell'interplay che sono il plancton essenziale della storia jazzistica.
In realtà sono in sei. La “sesta identità †del Paolo Fresu Quintet è proprio il gruppo. Una specie di filtro attraverso il quale la musica acquista quella forma che, dopo ventidue anni insieme, è diventato il loro carattere distintivo. Merito di un’unione che è un caso praticamente unico nel panorama jazzistico, ma anche del progetto che i cinque stanno portando avanti con la Blue Note.
Gli ultimi cinque album del gruppo sono stati pubblicati dalla celebre etichetta BLUE NOTE, ognuno dei quali è firmato completamente da uno dei componenti del quintetto. Uno di questi "P.A.R.T.E." è curato dal contrabbassista Attilio Zanchi che ne ha scritto tutte le composizioni._______________________________________________
___________________________SHEILA JORDAN QUARTET
SHEILA JORDAN : voce
ROBERTO CIPELLI : piano
ATTILIO ZANCHI : c.basso
BILLY DRUMMOND: batteria.
La magica voce di Sheila Jordan, una delle più importanti, intense e raffinate cantanti di Jazz oggi in circolazione in Tour.
Sarà accompagnata dall' affiatato Trio, composto da affermati ed esperti musicisti italiani e dal prestigioso batterista americano Billy Drummond. Il progetto ha preso forma durante il Seminario Musicale di Nuoro dove Sheila Jordan , Roberto Cipelli e Attilio Zanchi hanno fatto un concerto insieme che ha avuto molto successo. Fra i due musicisti e la cantante si è creata una magica sintonia che ha fatto nascere la voglia di collaborare tra loro. Con questa formazione sono state effettuate già tre tour italiani che hanno riscosso molto successo e sono stati registrati tre Cd registrati nel corso di questi tour "Sheila's back in town" , " Sheila Jordan & ESP Trio" e l’ultimo “ Straight Ahead†con Paolo Fresu come ospite. Nel corso del concerto verranno eseguiti standard, brani bop, canzoni con testi scritti da Sheila Jordan, e brani originali di Cipelli e Zanchi.
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__________GARRISON FEWELL TRIO
con
Garrison Fewell (chitarra)
Attilio Zanchi (c.basso)
Marco Castiglioni(batteria).
Nuovo progetto nato nella primavera del 2000 dall’incontro tra Fewell e Zanchi. Garrison è un intenso ed interessante chitarrista di Filadelfia che ha realizzato alcuni C.D. a suo nome, molto ben accolti dalla critica, entrando nei Top Ten di molte riviste specializzate americane. Nel 2003 hanno pubblicato il CD “Red Door Number 11†registrato insieme al pianista George Cables ed al batterista Gianni Cazzola. Fewell, insegnante della celebre Berklee school da 25 anni, presenta in questo incontro con celebri musicisti italiani una serie di sue brillanti composizioni, integrate da brani originali di Zanchi e da Standards.__________________________________________________
_______________________JOHN STOWELL- ZANCHI- CASTIGLIONI
Attilio Zanchi: contrabbasso
John Stowell: chitarra elettrica
Marco Castiglioni: batteria
Questo trio nasce dall'incontro tra Attilio Zanchi ed il chitarrista americano John Stowell avvenuto nel 1995 durante alcuni concerti effettuati insieme in Canada. Tra i due è nata subito un intesa particolare ed un interesse a continuare questa proficua collaborazione. L'occasione si è concretizzata dei tour svolti in Italia nel 1996, 1999 e nel 2000.
Nel 1996 hanno inciso un CD, accolto in modo molto positivo dalla critica e dal pubblico, insieme con il quartetto FOURWAYS completato da Andrea Dulbecco al vibrafono e da Gianni Cazzola alla batteria.
Il gruppo eseguirà alcune composizioni scritte appositamente per questo organico da Attilio Zanchi ed alcuni standards della tradizione jazzistica riarrangiati in modo personale. Questi brani sono caratterizzati da una ricerca melodica integrata con un fraseggio e ritmi assolutamente jazzistici avvolte in un suono caldo e vibrante.___________________________________________________
________________________JUSTRIO
Michele Di Toro: pianoforte
Attilio Zanchi: basso
Tommy Bradascio: batteria
Tre musicisti di fama internazionale, ciascuno dei quali con un curriculum d’eccezione,
si cimentano in un nuovo trio appena nato (JUST) e voluto fortemente dai tre jazzisti
appassionati come non mai a questa musica così viscerale, creativa e sempre imprevedibile.
Di fronte ad un pubblico abituato alla prevedibilità di una formazione largamente
diffusa nel jazz odierno, piano-basso-batteria, JusTrio sorprende: un trio frizzante,
nuovo, con momenti di lirismo e spicccate sonorità , swing pulsante, suono profondo,
tecnica brillante, gusto armonico profondo e capacità ritmica elettrizzante.
Il repertorio non si esaurisce nell’esecuzione di standards, seppur reinterpretati,ma rivela la spasmodica ricerca di una propria identità sia sonora che compositiva.
Attualmente i tre musicisti stanno progettando la realizzazione del loro primo CD.
www.myspaceeditor.it