Matera Fine del 2004. Tra i banchi di scuola, nel giro di un mese nascono gli SkAs$AkAzZi, poi mArASmA (per ovvie ragioni); iniziando con canzoni proprie, i ragazzi prendono un'impronta punk-rock ricca di rabbia, ironia e suoni grezzi ma fantasiosi, con alcune tendenze al reggae. Viene anche frettolosamente registrata una piccola demo mai diffusa, chiamata "Fuck-simile".
Successivamente il gruppo cambia volto e sembianze: subentra Emilio (GecKo) che, grazie al suono variopinto del suo sassofono e alla tagliente seconda voce, riesce a sovvertire tutto, che si spostano su un timbro diverso: ritmi in levare, suoni più puliti e ricercati, studiati nel dettaglio.
Nel frattempo, i quattro allegri giovani decidono di darsi alle cover, iniziando così a farsi conoscere in giro; si comincia a dare spettacolo in giro per la regione, forti di una caratteristica carica adrenalinica distruttiva, che coinvolge tutti e piace a ogni palato.
Dopo la classica pausa di riflessione, i mArASmA ricominciano a suonare.
Il pubblico, che si ricorda di loro, torna ad apprezzare i concerti, eterogenei concentrati di ska e pazzia, finchè giunge l'invito che porta i ragazzi a un'esibizione in diretta TV regionale, in occasione del Blues-on Festival.
Con quest'esperienza alle spalle, il gruppo allarga poi la propria sezione fiati, affiancando al sax baritono già presente, la potente e argentina voce del contralto di Antonello (Gravelozzo) e, più tardi, a completare l'opera, l'incisiva e squillante tromba di Pasquale (Paki), determinante per la registrazione del primo vero e proprio lavoro: "Cicuta ska" (2007).
Così, il gruppo continua a girare il sud-Italia, per promuovere i pezzi di creazione propria (suonando anche con nomi altisonanti come Roy Paci), caratterizzati da un genere vario e trascinante, quello ska-core pieno di sfumature che è la loro caratteristica attuale.
grafica e design: NIRIO