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Io mi chiamo Alessandro
Mi pare, a volte, che il mio sangue fiotti come una fontana dai ritmici singhiozzi. Lo sento colare con un lungo murmure, ma mi tasto invano in cerca d'una ferita.Fluisce attraverso la città come per un campo recintato e trasforma i selciati in isolotti, cava la sete a ogni creatura, tinge la natura in rosso.Spesso al vino capzioso ho chiesto di addormire per un giorno il terrore che m'assilla; ma il vino rende l'occhio più acuto e l'orecchio più fino.Ho cercato nell'amore il sonno dell'oblio; ma l'amore, per me, non che un materasso d'aghi fatto per procurare da bere a crudeli puttane.
lo sono il santo, in preghiera sulla terrazza, mentre le bestie pascolano fino al mare di Palestina.Sono il dotto dalla poltrona cupa. I rami e la pioggia si avventano alla finestra della biblioteca.Sono il pedone della strada maestra attraverso i boschi nani; il rumore delle chiuse copre quello dei miei passi. Vedo lungamente il malinconico bucato d'oro dei tramonto.Sarei volentieri il fanciullo abbandonato sulla diga lanciata verso l'alto mare, il piccolo servo che segue il viale la cui fronte tocca il cielo.
LA VITA ANTERIOREHo a lungo abitato sotto ampi portici che i soli marini tingevano di mille fuochi e che grandi, dritti e maestosi pilastri rendevano simili a grotte di basalto.I marosi rotolando le immagini dei cieli, mischiavano in maniera solenne e mistica i possenti accordi della loro ricca musica ai colori del tramonto riflessi dai miei occhi.che ho vissuto in calma voluttà nell'azzurro, fra onde, splendori e schiavi nudi che, impregnati di profumi, mi rinfrescavano la fronte agitando palme. Loro unico scopo, rendere più profondo il segreto doloroso in cui languivo.
"La strada dell'eccesso conduce al palazzo della saggezza..." (Blake)
Perchè bevo? Così posso scrivere poesie. Talvolta quando si è a fine corsa e ogni bruttura recede in un sonno profondo c'è come un risveglio e ogni cosa rimasta è reale. Per quanto devastato è il corpo lo spirito cresce in energia. Perdona a me Padre poichè io so quello che faccio. Io voglio ascoltare l'ultima Poesia dell'ultimo Poeta.
"Dovete riflettere, quando un Principe potente e coraggioso, può far regnare la pace come e quando desidera. Se, tuttavia, Egli non ha potere, qualcuno più forte di Lui conquisterà i suoi domini e comanderà a sua discrezione". Vlad Dracula
Amarsi senza fine, amarsi e morire nel paese che ti assomiglia! Gli umidi soli di quei cieli turbati hanno per il mio spirito l'incanto misterioso dei tuoi occhi traditori splendenti tra le lacrime...
Senti a me i poeti vanno solo impiccati Con la corda alla gola...
"Noi siamo il popolo eterno Fratello della miseria Non toccherete da noi nessun cielo né Inferno Non c'è Inferno né cielo... il sangue col vino noi lo mescoliamo Tu sei dentro la Corte dei Miracoli Facciamo l'amore come viene viene Sei davanti alla Corte dei Miracoli, A noi la giustizia ci passò vicino Siamo noi questa corte dei miracoli....."
De profundis clamavi ad te DomineDomine exaudi vocem meamfiant aures tuae intendentes in vocem deprecationis meaesi iniquitates observabis DomineDomine quis sustinebitquia apud tè propitiatio estpropter legem tuam sustinui te Dominesustinuit anima mea in verbum eiussperavit anima mea in Dominoa custodia matutina usque ad noctem speret Israhel in Dominoquia apud Dominum misericordiaet copiosa apud eum redemptioet ipse redimet Israhel ex omnibus iniquitatibus eius
Alegria Come un lampo di vita Come un pazzo gridar Alegria Del delittuoso grido Bella ruggente pena Serena Come la rabbia di amar Alegria Come un assalto di gioia
Verum, sine mendacio certum et uerissimum, quod est inferius, est sicut quod est superius, et quod est superius, est sicut quod est inferius: ad perpetranda miracula rei unius. Et sicut omnes res fuerunt ab uno, meditatione unius; sic omnes res natae fuerunt ab hac una re, adaptatione. Pater eius est sol, mater eius luna; portauit illud uentus in uentre suo: nutrix eius terra est. Pater omnis telesmi totius mundi est hic. Vis eius integra est. Si uersa fuerit in terram, separabis terram ab igne, subtile a spisso, suauiter cum magno ingenio. Ascendit a terra in coelum, iterumque descendit in terram, et recipit uim superiorum et inferiorum. Sic habebis gloriam totius mundi. Ideo fugiat a te omnis obscuritas. Hic est totius fortitudinis fortitudo fortis; quia uincet omnem rem subtilem, omnemque solidam penetrabit. Sic mundus creatus est. Hinc erunt adaptationes mirabiles, quarum modus hic est