Leanan Sidhe
se lo sciamano ti indica come guadare il fiume
discografia:
samain night (demo / autoproduzione), 1985
ash grove primroses (minilp) spittle, 1986
our early childhood skies (minilp) amtal, 1987
planesequence (cd) stroszeks haus, 1994
calendario arboreo perpetuo (cd promo) stroszeks haus,
2000
blue and gold (and magic yellow) (cd) spittle / goodfellas,
2006
partecipazioni:
spittle - amtal - digitalis purpurea compilation (lp)
spittle, 1987
mao - music against ourselves compilation (cd) burp sonic
inventions, 1997
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Leanan Sidhe
se lo sciamano ti indica come guadare il fiume
Formazione fiorentina i cui cinque membri hanno sempre preferito non rendere pubblici i loro nomi, i Leanan Sidhe sono improvvisamente saliti alla ribalta underground quando, dopo alcuni anni di attività semiclandestina (demo tapes diffusi con il contagocce ed esibizioni per pochi intimi), hanno consegnato alle stampe l'ottimo Ash grove primroses.
Abilissimo e ispirato artefice di uno stile avvolgente e onirico, sospeso tra post punk, folk e psichedelia e caratterizzato da un bizzarro uso dell'inglese, il gruppo ha confermato la bellezza e l'originalità delle proprie scelte con l'ancor più eclettico Our early childhood skies e si è poi allontanato dalla scena, continuando in volontario isolamento le sue melodiose sperimentazioni.
enciclopedia del rock italiano - Arcana, 1993
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Ristampa che, a 18 anni di distanza, raccoglie i due mini-LP dei fiorentini Leanan Sidhe, una delle più folgoranti espressioni della new wave psichedelica europea, i veri precursori dei Sigur Ròs! Contiene anche due brani inediti.
Tutto accadeva nella Firenze degli anni '80, la stessa che di recente ha conosciuto rievocazioni più o meno appassionate (e appropriate), ma solo per il calendario. In quei giorni lontanissimi, nei quali gli echi del post-punk convivevano con i "nuovi" fermenti del revival psichedelico, i Leanan Sidhe - insoliti a partire del nome, che oltretutto pochi sapevano pronunciare correttamente - erano infatti un "oggetto misterioso", una band di culto per scelta oltre che per vocazione: non divulgavano le loro generalità, non amavano granché farsi fotografare e almeno inizialmente propagandavano la loro esistenza in modo quasi carbonaro, con nastri in tirature minime e concerti per pochi intimi. Poi arrivarono i dischi, due mini-LP nell'arco di poco più di un anno, ma la situazione non cambiò di molto: nonostante le (lusinghiere) attenzioni della stampa specializzata, i cinque rimasero un segreto assai ben riposto, "congelato" nel suo limbo fuori dal tempo e dallo spazio anche a causa dell'inatteso e improvviso ritiro dalle scene. Del gruppo si riparlerà, si fa per dire, nel decennio successivo, grazie a un CD se possibile addirittura più clandestino, ma non è storia che ci riguardi. Almeno in questa sede.
È bello e sorprendente, oggi, scoprire che i Leanan Sidhe non sono stati dimenticati. Così come è bello e sorprendente (ri)ascoltare "Ash Grove Primroses", "Our Early Childhood Skies" e le due gradite bonus track e scoprire nella musica dei ragazzi toscani una sorta di inconsapevole "prova generale" - anche se figlia, ovviamente della sua epoca - dei Sigur Rós: uno strano e affascinante incantesimo, magari naïf nella forma ma non per questo meno evocativo ed emotivamente ricco, dove new wave e psichedelia incontrano folk e sperimentazione in brani che all.. a regalargli un pizzico di gloria postuma. Una gloria che non sarebbe demeritata, come dimostrano quattordici canzoni sospese in una dimensione onirica, policroma a dispetto delle atmosfere appena tendenti al cupo e profumata di terra, di fuoco, di acqua e di aria.
note di Federico Guglielmi a proposito di "blue and gold (and magic yellow)"
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Qualcosa di sciamanico aleggiava in quello sgranarsi di arpeggi folk intinti nel delay, in quel torbido bucolismo post-punk che lasciava riposare la testa di Ian Curtis sul guanciale morbido e deforme di Syd Barrett. I Leanan Sidhe toglievano l'ancora dalla carcassa della new wave e facevano andare in alto quel vascello carico di muffe dark. Onore al loro tragitto verticale. Rumore Magazine - Franco "Lys" Dimauro, Gennaio 2007
E' nitida la memoria dei due dischi dei fiorentini Leanan Sidhe nel biennio '86/'87, perchè davvero pochi si spinsero in quelle stagioni in una sintesi, tra l'altro nel loro caso eccellente, tra post-punk e psichedelica che per lo più rimanevano scisse nelle interpretazioni delle formazioni peninsulari dell'epoca. Blow Up Magazine - Paolo Bertoni, Dicembre 2006
Una psichedelica straordinariamente immaginifica, un folk intessuto di miti e incantesimi: roba fuori dal tempo che il tempo non ha minimamente sciupato. Il Mucchio - Dicembre 2006
Apparvero già così, i Leanan Sidhe, già straordinariamente
avveduti, già dannatamente d'un altro pianeta rispetto alle piccole miserie
del circuito alternativo. Giunsero alla sintesi ch'è dei precoci, degli
invasati, dei baciati dalla musa.
A distanza di vent'anni, questo è l'unico disco veramente essenziale
-fra quelli editi- del 2007.
E diciamo di più: uno dei dieci dischi italiani più alti di sempre.
Indiepop
- Alessandro Calzavara, Febbraio 2007
Leanan Sidhe
se lo sciamano ti indica come guadare il fiume
© 2003 - 2008 Leanan Sidhe / Marco Ortolani Kuemmel