About Me
Quando, qualche tempo fa, il mio amico ed editore Stefano Trentini mi propose l’idea di registrare alcuni brani tradizionali da inserire nella compilation bimestrale di Celtica, non fui subito entusiasta, devo confessarlo. Infatti, pur avendo iniziato, come tutti i suonatori di uilleann pipes, con la musica tradizionale, avevo a quel punto già definito un percorso mio personale che, pur essendo largamente influenzato dalla tradizione, aveva già intrapreso una strada sua, fatta di influenze rock, pop e jazz. Per tutti questi motivi, da parte mia avevo più di un dubbio sulla riuscita del lavoro, non ero più sicuro di riuscire a evidenziare quanto di bello la musica tradizionale esprime.
Poi, mentre lavoravo, mi è di colpo sovvenuto il motivo che spinge ancora tantissima gente nel mondo a suonare la musica tradizionale irlandese: quello che gli irlandesi chiamano "il divertimento", il puro e semplice piacere di imbracciare uno strumento, entrare in un pub, sedersi in mezzo a gente perlopiù sconosciuta, e passare una serata a rincorrersi tra reels, jigs, hornpipes, canzoni e birra... Così, decisi di provare a fare un po’ di musica sì tradizionale, ma assolutamente a modo mio, arrangiandola secondo i miei gusti, che sono senz’altro poco canonici dal punto di vista stilistico, ma che alla fine mi hanno davvero fatto divertire. Del resto, io sono nato e vivo da sempre in provincia di Arezzo, non in county Galway (la mia pronuncia non mente...) e quindi, forse è anche giusto così...
Il risultato di questo lavoro si compone di dieci brani perlopiù della tradizione irlandese, scelti nello sconfinato repertorio dell’Isola Verde, riveduti e corretti dal sottoscritto attraverso le uilleann pipes ma anche attraverso il basso elettrico o le tastiere. A voi decidere se “vanno bene cosìâ€.
P.S.
Un ringraziamento particolare ad Alan Roberts, figlio di Charles, costruttore del mio set benedetto che porta le stesse ance dal 1992 (!), col quale ho inciso il brano tradizionale ma inedito “Jig of Cranâ€, per due cornamuse, nel lontano 1999 e che a pieno titolo fa parte di questo lavoro, nonchè ai ragazzi che mi accompagnano dal vivo: Fausto Gherardi, Gianluca Rizzoni, Davide Candini, Roberto Romagnoli, Mauro Pambianchi, Stefano Santoni.