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Piccola Banda Ikona

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Un viaggio affascinante tra i suoni e le culture del Mediterraneo alla ricerca di un linguaggio musicale e lirico che unisca tanti popoli diversi che si affacciano sullo stesso mare.
Questa è l'idea che anima la Piccola Banda Ikona, una formazione creata da Stefano Saletti (fondatore e anima dei Novalia) che ha riunito insieme alcuni dei più prestigiosi musicisti della world music italiana come Mario Rivera (Agricantus), Barbara Eramo, Ramya (Nuklearte), Leo Cesari (Klezroym), Carlo Cossu (Nando Citarella, Acustimantico), Gabriele Coen (Klezroym) e una serie di ospiti: Anadi "Hagi" Mishra, Desirè Infascelli, Amer Ben Abdel Nyoumen, Giuliana De Donno, Alessandro Mancuso (Beatipaoli), Gabriel Zagni, h.e.r., Giuseppe Tortora.
Il nuovo cd del gruppo si intitola “Marea cu sarea”, un modo di dire romeno che significa “promettere il mare con il sale”, cioè promettere e non mantenere, ed è pubblicato dalla Finisterre (distribuzione Self).
La particolarità di Marea cu sarea è che è cantato in Sabir, l’antica lingua del dialogo e dell'incontro, già evidente nel suo nome: Sabir (sapere).
Scrive il gruppo nelle note del Cd: “C’era una lingua che univa i popoli del Mediterraneo. Era il Sabir, la lingua franca che marinai, pirati, pescatori, commercianti, armatori, parlavano nei porti per riuscire a capirsi fra loro. Da Genova a Tangeri, da Salonicco a Istanbul, da Marsiglia ad Algeri, da Valencia a Palermo, fino ai primi decenni del Novecento si è parlato questa sorta di esperanto marinaro, formatosi poco a poco prendendo in prestito termini dallo spagnolo, dall’italiano, dal francese, dall’arabo. A noi piace questo linguaggio. Piace mischiare suoni e parole. Noi suoniamo in Sabir. Noi cantiamo il Sabir”.
Dieci brani (più una versione particolare della title track realizzata insieme al dj Ominostanco) per un lavoro che si snoda come un concept album attorno al tema dell’incontro, ma anche delle false promesse della parte fortunata della sponda mediterranea, incapace di accogliere dignitosamente chi cerca fortuna.
In precedenza, nel 2005, la formazione ha pubblicato il suo primo cd che si chiama "Stari Most" , come il Ponte Vecchio di Mostar in Bosnia fatto crollare nel '93, che da sempre rappresentava il simbolo dell'incontro e del passaggio dall'Occidente all'Oriente. Il Ponte venne abbattuto da chi voleva che prevalesse la logica dello scontro interetnico e interreligioso su quella del dialogo e della convivenza pacifica.
Un loro brano, Tagama, tratto da "Stari Most", è stato incluso a febbraio 2006 in Buddha Bar vol.VIII e a ottobre 2006 in Buddha Bar Ten Years che racchiude il meglio della produzione della famosa compilation dell'etichetta francese GeorgeV.
Tagama è stato incluso anche sul Cd di Folk Roots (agosto/sett 2006), la prestigiosa rivista inglese di world music.
Si tratta dell'ennesimo successo del Cd "Stari Most", già inserito nella lista dei dischi più belli usciti nel 2005 stilata dalla World Music Charts Europe, la classifica ufficiale della World music europea. L'album è stato anche al quarto posto nella classifica di Folk Roots. Riconoscimenti prestigiosi che premiano il suono internazionale di Stari Most e la proposta musicale della Piccola Banda Ikona.
La musica della Piccola Banda Ikona è un grande omaggio al Mediterraneo, alle sue contraddizioni, al suo fascino millenario, alle sue tante culture. Scrive Predrag Matvejevic, intellettuale e scrittore croato: "Non esiste una sola cultura mediterranea: ce ne sono molte in seno a un solo Mediterraneo".
Nella musica il gruppo utilizza strumenti come il bouzouki greco, l'oud arabo, la darbouka, insieme a quelli della tradizione occidentale. Nei testi, invece c'è il siciliano, l'ebraico, il serbo-croato, l'arabo, il francese, il lingala portato in Europa dai tanti immigrati dell'Africa profonda e c'è il greco antico che Saletti aveva usato con Renato Giordano nella colonna sonora delle "Vespe" di Aristofane.
Il percorso musicale della Piccola Banda Ikona diventa così un viaggio affascinante tra i suoni e le culture del Mediterraneo, unite alle atmosfere della tradizione popolare del centro-sud italiano e a melodie balcaniche, greche, sefardite. Un percorso alla ricerca di un linguaggio musicale e lirico lontano da stereotipi folkloristici, ma che si caratterizza come lavoro di rilettura della musica popolare, di grande impatto nelle esecuzioni dal vivo.
Nel 2007 il gruppo ha rappresentato dal vivo "L'Iliade l'aspra contesa" al Foro di Traiano di Roma e al teatro antico di Segesta per la regia di Piero Maccarinelli, con letture di Massimo Popolizio e Manuela Mandracchia.Nell'estate 2005 la formazione ha effettuato una tournèe con Giancarlo Giannini in uno spettacolo che univa musica e poesia, chiamato "Il dolce canto degli dei" , rappresentato al Festival di Taormina e in altri prestigiosi teatri.
Nel 2004 aveva eseguito dal vivo le musiche della colonna sonora delle Vespe di Aristofane per la regia di Renato Giordano, nel corso del 39.mo ciclo di rappresentazioni al Teatro Greco di Siracusa. Il lavoro è uscito su un CD, "Le vespe" , edito dalla Cni-Compagnia Nuove Indye .
Il gruppo dal vivo si arricchisce del lavoro ai suoni effettuato da Fabiana Manuelli, che da sempre cura il mixer anche nei Novalia.
Formazione:
Stefano Saletti: bouzuki, oud, chitarre, voce, piano, electronics
Barbara Eramo: voce, chitarra
Ramya: voce
Mario Rivera: basso, electronics
Gabriele Coen: clarinetto, sax, flauto
Carlo Cossu: violino
Leo Cesari: batteria, percussioni
Desirè Infascelli: fisarmonica
with:
Anadi "Hagi" Mishra: percussioni
Amer Ben Abdel Nyoumen: darbouka
Giuliana De Donno: arpa
Gabriel Zagni: voce
Giuseppe Tortora: violoncello
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A fascinating journey between the sounds and cultures of the Mediterranean sea in the research for a musical and lyrical language that unites its various populations.
This is the idea behind Piccola Banda Ikona a group created by Stefano Saletti (founder and leader of Novalia) that brings together some of most important musicians of italian world music like Mario Rivera (Agricantus), Barbara Eramo, Ramya (Nuklearte), Leo Cesari (Klezroym), Carlo Cossu (Nando Citarella, Acustimantico), Gabriele Coen (Klezroym), Desirè Infascelli.
They published a new Cd called "Marea cu sarea" written in Sabir (that means "to know"), an ancient Mediterranean language who joints terms from Arabic, Italian, French and Spanish words.
They write on the cd: "Once upon a time there was a tongue shared by the peoples of the Mediterranean. This was Sabir, a lingua franca which sailors, pirates, fishermen, merchants, ship-owners used in the ports to communicate with each other. From Genoa to Tangiers, from Salonika to Istanbul, from Marseilles to Algiers, from Valencia to Palermo, until the early decades of the twentieth century this kind of sea-faring “Esperanto” developed little by little availing of terms from Spanish, Italian, French and Arabic. We like this language. We like to mix sounds and words. We play Sabir.We sing Sabir".
They first cd - published on 2005 - is entitled "Stari Most" after the historical bridge in Mostar (Bosnia) that was bombed in 1993 and which has always represented a symbol of the meeting and passage between East and West. The bridge was destroyed by those who wished to increase the inter-ethnic and religious fighting, rather than to contribute to the development of an authentic culture of dialogue and peace. The music and the texts of Stari Most make it a concept-album, focused on the theme of the meeting of different worlds who must begin once again to speak to one another, at all levels.
"Tagama", from the album "Stari Most" by Stefano Saletti & Piccola Banda Ikona has been included on Buddha Bar vol. VIII, the prestigious compilation by the French label George V, and on Buddha Bar Ten Years released on October 20, 2006.
Tagama has been included also on the Folk Roots Cd (Aug/sept 2006 nos. 278/279), the famous English world music magazine.
This is just the latest among the many successes of Stari Most, an album which has already been listed as one of the best releases of 2005 by the World Music Charts Europe, the official listing of European World Music. The album has been number 4 in the Folk Roots chart on January 2006.
Prestigious recognition for the international sounds of Stari Most and the music of the Piccola Banda Ikona, a group that brings together some of the brightest stars in Italian ethnic and world music.
Their music is an homage to the Mediterranean, to its contradictions, its fascinating thousand year history and its different cultures. Many parts of this work were inspired by Predrag Matvejevic, the Croatian writer and intellectual, who wrote: "There does not exist a Mediterranean culture; but many different cultures that lie in the bosom of one Mediterranean".
Their music contains the sounds of musical instruments like the Greek bouzouki, the Arabian oud and the darbouka together with more traditional Western ones. The texts range from Sicilian dialect to Hebrew, from Serbo-Croatian to Arabian, French and Lingala (the African language brought to Europe by numerous immigrants) as well as the ancient Greek language used by Saletti, in collaboration with Renato Giordano, for the soundtrack to Aristophanes’ "Le Vespe".
The musical path of the Piccola Banda Ikona thus becomes a fascinating journey between the sounds and cultures of the Mediterranean, mixed with the atmospheres of the popular traditions of Southern Italy and Balkan, Greek and Sephardic melodies. A journey in search of a musical and lyrical language that goes beyond folkloristic stereotypes, though which is characterised by its reworking of popular music.
Last summer The Piccola Banda Ikona performed live the show Iliade, l'aspra contesa. Before they performed "Il dolce canto degli dei" with Giancarlo Giannini.
They also performed live during the presentation of Aristophanes’ "Le Vespe", under the direction of Renato Giordano, in occasion of 39th season of performances in the Greek Theatre in Syracuse.

My Interests

Music:

Member Since: 11/8/2006
Band Website: piccolabandaikona.it
Band Members: Stefano Saletti: bouzuki, oud, chitarre, voce, piano, electronics
Barbara Eramo: voce, chitarra
Ramya: voce
Mario Rivera: basso, electronics
Gabriele Coen: clarinetto, sax, flauto
Carlo Cossu: violino
Leo Cesari: batteria, percussioni

Whit:
Desirè Infascelli: fisarmonica
Anadi "Hagi" Mishra: percussioni
Amer Ben Abdel Nyoumen: darbouka
Giuliana De Donno: arpa
Gabriel Zagni: voce

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Sounds Like: Vasa Miskin from cd Stari Most

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Record Label: Finisterre
Type of Label: Indie