Ho cominciato a fare musica frequentando i laboratori della Scuola Popolare di Musica di Testaccio.
Per un po’ di tempo ho suonato il sax tenore e studiato con Roberto Zamperini frequentando anche le clinics estive per sassofono della Berkley school a Umbria Jazz.
Ero assolutamente sicura che quella era la mia vita e che volevo suonare e suonare jazz e nient’altro.
In realta’ quello che volevo veramente fare da sempre, l’ho capito piu’ tardi, era imparare ad usare la mia voce. La voce mi incanta da sempre, posso innamorarmi di una voce ancora piu’ che di un viso. Mi incantano le possibilità infinite di produrre emozioni emettendo un suono che e’ solo tuo e di nessun’altro, un suono nudo che diventa altro e di chi lo ascolta nel momento in cui nasce.. E’ un’alchimia incredibile, un’intimita’ talmente profonda da essere a volte quasi imbarazzante. Questo era quello che mi affascinava ma anche quello che mi frenava. Non e’ una banalita’ dire che il cantare ti mette a nudo! La voce non ha filtri ed escono fuori talmente tante cose di te e del tuo modo di essere! Devo l’inizio della mia “carriera†da cantante ad una piccola forzatura del mio amico e maestro di sax Roberto che dopo avermi sentito cantare un giorno a casa sua ha deciso che non mi avrebbe dato piu’ lezioni di sassofono ma che sarei diventata la cantante del suo gruppo! Cosi’ ho iniziato a studiare, a frequentare stage e laboratori di canto classico, jazz e tecniche improvvisative con Sabrina D’Errico, con J. Shapiro alle clinics estive della Berkley school a Umbria Jazz , con quella meravigliosa musicista ed amica che e’ Maria Pia De Vito, con Ellen Christi, con Mark Murphy, con Lucia Vinardi.
Nel frattempo mi sono avvicinata al teatro. Ho partecipato ad un laboratorio di percussioni giapponesi.e a due laboratori teatrali sulle potenzialita’ della voce tenuti dal regista Ferruccio Merisi ed a cura dell’Abraxa teatro.Poi di seguito ad altri laboratori tenuti dalla regista Claudia Frisone sull’uso della voce e l’impostazione del personaggio.Poi ancora i laboratori, bellissimi, del regista Mauro Licoccia , sulla costruzione del clown e sulla tragedia Con Mauro ed altri quattro attori abbiamo formato una compagnia “Teatrimprobabiliâ€. Certo siamo un po’ pigri visto che in quasi quattro anni abbiamo proposto solo uno spettacolo e ½ pero’ il risultato ci ha gratificato molto.
Di esperienze sia nella musica che nel teatro ne ho fatte parecchie alcune belle altre un po’ meno.
Voglio ricordarmi solo di quelle belle a cominciare cronologicamente dal coro della scuola popolare di musica di testaccio e del gruppo “moti di musica contadina†di Giovanna Marini.
Poi e’ venuto “Gruppo Zero†, un gruppo vocale in cui mi sono fatta le ossa e che alternava la ricerca e la riproposta di brani della tradizione orale e della musica popolare ad esecuzioni di gospel e spiritual.
Poi c’e’ stata la “Libera Societa’ d’Improvvisazione†, un gruppo formato da 15 musicisti di diversa estrazione e nato dalle ceneri di un laboratorio di improvvisazione libera, . E’ stata un’esperienza con un impatto per me fortissimo, un qualcosa di totalmente fuori dagli schemi! Il gruppo ha collaborato con tanti altri musicisti e proposto spettacoli veramente originali: “Frammenti di un discorso amorosoâ€, “Weill - Brecht 430 075-2 DH†“La città ’ vola†(su testi di Majakovskij), “I ladri del tempo†(liberamente tratto dal libro “Momo†di M. Ende) con rappresentazioni a Parigi “Atelier de la chansonâ€, Como, Perugia, Roma - Teatro dell’Orologio, Controindicazioni al Teatro Colosseo …..
Nello stesso tempo continuavo le mie collaborazioni in duo o in trio con altri musicisti.
Poi proprio grazie alla collaborazione con il chitarrista Gianni Cilia ho conosciuto il Pentamerone, il mio attuale gruppo. Canto nel Pentamerone dal 1995, una vita, ed ormai piu’ che un gruppo siamo una specie di famiglia allargata!.
Per il futuro spero di continuare cosi’ e incontrare nuovi musicisti e trovare nuovi stimoli e - perché no – mettere su un gruppo tutto di donne.!
LOCANDINA SPETTACOLO "STREGHE"..