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Gianrico Manca

Jazz Drummer, Student, Educator

About Me



Nasco a Casteddu ( Cagliari ) il giorno di San Valentino, nel 1972. Dopo anni di spensieratezza e frivolezze varie, cerco di suonare la batteria da autodidatta, come tutti coloro che si convincono stupidamente che i tamburi possono essere suonati da tutti ! Nel '91, dopo anni di pop e rock nelle orecchie, mi avvicino sbadatamente, come spinto da una svogliata curiosità alla collezione di dischi jazz di mio padre, Ninni Manca, ex cantante di purissimo talento. I miei occhi cadono su un live di Art Blakey and The Jazz Messenges degli anni 80, con i fratelli Marsalis assoluti e strepitosi protagonisti: una botta terrificante ! La mia vita è letteralmente stravolta ! Un armata devastante e spietata ha invaso la mia anima corrompendo il mio freddo sangue: ricordo con grande nostalgia la clamorosa emozione che mi stese quando ascoltai per la prima volta un live al Royal Roost di Charlie Parker e soprattutto " A Love Supreme " di John Coltrane ! Da quel momento in poi parte una avventurosa e lunga marcia verso la storia più profonda del jazz e verso lo studio assiduo della batteria che inizia con gli insegnamenti fondamentali del mio più grande ed importante maestro di musica: Luca Mannutza, amico, fratello maggiore..semplicemente fondamentale! Dal 1995 al 2003 ho la fortuna e l' opportunità di innamorarmi del mio strumento studiandolo con costanza e passione, grazie anche agli insegnamenti meticolosi di un batterista che sa insegnare davvero come Antonello Montalbano e all'aiuto generoso di grandissime personalità del jazz sardo come Francesco Sotgiu, Vittorio Sicbaldi e soprattutto il mio grande amico Roberto "Billy " Sechi che mi ha lasciato per sempre in una piovosa e drammatica domenica mattina del novembre 2005. Nello stesso periodo riesco ( chissà per quale strano motivo..!? ) anche a suonare con molti musicisti casteddai ( cagliaritani ) molto interessanti - tra i quali Piero Di Rienzo, Carlo Ditta, Alessandro Atzori e Albertino Pibiri - ma fare jazz nella mia avarissima e provincialissima città natale è praticamente come tentare di accendersi una sigaretta al Poetto quando spira il maestrale: impossibile ! Così, dopo essermi pure laureato in scienze politiche ( mai errore fu grande !ed ho preso pure 110 e lode !!..tristezza..), nel 2003 prendo le poche armi e i pochi bagagli, salgo su una nave e con il viso solcato dalle lacrime guardo Casteddu svanire dietro la Sella del Diavolo: la rotta per Civitavecchia è segnata, la mia nuova città sarà Roma, la città del jazz italiano. Altra botta terrificante ! Avete presente il paradiso in pieno inferno ( passatemi il c***o di paradosso..) ? Musicisti da ogni parte dello stivale, un livello medio altissimo, jazz tutti i giorni, insomma una cosa allucinante e pazzesca ! Mai vissuto nulla di simile fino a quel momento ! Decido di lanciarmi nella bolgia delle jams, sapendo che nella capitale il locale delle jams è il Gregory's, a due passi da Piazza di Spagna. Riesco a entrare a far parte delle jams tematiche tenute da una meravigliosa connection di jazzisti strepitosi: i Nighthawks. Ho la immensa fortuna di suonare - imparando ogni fottuto giorno qualcosa - con " ragazzacci " dallo stratosferico talento come Emanuele Basentini, Carlo Atti, Max Ionata, Massimo D'Avola, Pietro Lussu, Marco Loddo, Vincenzo Florio, Alfonso Deidda, Leonardo Borghi, Giuseppe Talone, Simone Crinelli e con notevoli musicisti di passaggio al club come Fabiano " Red " Pellini , Andy Gravish, Luca Mannutza ( sempre lui !! ), Dan Barret, Franco Ambrosetti, Andrea Pozza, Pietro Ciancaglini, Andrea Beneventano, Giorgio Cuscito, Sandro e Alfonso Deidda e tantissimi altri. Roma è la città in cui vivono,a mio parere, i migliori batteristi italiani e la cosa che più mi ha gratificato è stata la possibilità di conoscerli, confrontarmi con loro e apprendere con la massima passione e onestà da loro stessi tutto ciò che potevo; parlo di meravigliosi " cats " come Lorenzo Tucci, Carlo Battisti, Nicola Angelucci, Marco Valeri, Andrea Nunzi e Roberto Pistolesi. Nei tre anni vissuti a Roma - città che mi ha pure regalato una lunga e devastante esperienza di lavoro precario - ho goduto di esperienze di vita davvero indimenticabili nel bene e nel male ma musicalmente mi rimarrà dentro qualsiasi nota io abbia ascoltato o semplicemente percepito: ricorderò come memorabili le serate e le jams con Emanuele Basentini, un chitarrista unico, grandioso; con il quartetto di Max Ionata ( con Luca Mannutza e Gianluca Renzi ); con il quartetto di Massimo D'Avola ( con il magico Pietro Lussu e il mio mitico conterraneo Marco Loddo ), con i Jazzophones di Greg e Red Pellini, con il quartetto di Elisabetta Antonini ( con Loddo e Mannutza ). A causa di traversie e difficoltà piuttosto personali, nel settembre del 2006, ho dovuto forzatamente rinunciare al mio splendido inferno romano, facendo leninisticamente due passi indietro e tornando momentaneamente nella mia malinconica terra. La vita vera mi è arrivata in faccia aprendomi le accoglienti porte della sofferenza ! A Casteddu collaboro abitualmente con i miei " antichi " amici del Casteddu Groove Project ( Sandro Angiolini al tenore, Alessandro " Cinzio " Atzori al contrabbasso ) con cui abbiamo reso omaggio ai trii di Sonny Rollins - ri-arrangiando alcuni brani che " Newks " era solito fare - ed ora, con il quartetto ( con l'aggiunta di mio fratello Carlo Ditta alla chitarra ), ci stiamo dedicando sia alla musica da noi composta che a quella, da noi molto umilmente riarrangiata, dei grandi e immortali artisti della storia del jazz . In aggiunta, suono la mia batteria ( proprio la mia eh perchè qui a Cagliari locali con la batteria: zero !! ) con due bravissime e differenti cantanti ( guardate che sono brave " per sul serio " come direbbe il poeta ! ): Lucia Fodde e Francesca Corrias. Lucia ha un quartetto di standards ( oltre a me ci sono Mario Ganau al piano e " il solito " Cinzio al contrabbasso ) da noi riarrangiati senza perdere il legame con la grande tradizione del jazz; con Francesca, una vera e propria black voice, abbiamo il tributo ad Ella Fitzgerald ( insieme a Sandro Mura al piano e Filippo Mundula al contrabbasso ) con il quale riproponiamo le songs che Ella cantava rivestendole, in particolar modo nelle parti ritmiche, di atmosfere più moderne. Ho inziato anche a insegnare privatamente il mio strumento cercando comunque e sempre di trasmettere agli allievi la mia passione di eterno studente. Ah, dimenticavo, mi sono iscritto pure al Conservatorio Pier Lugi da Palestrina di Cagliari, " museo " in cui seguirò il corso triennale di Jazz per imparare bene armonia, arrangiamento e piano complementare. Beh, è giunta ormai l'ora di non scassarvi più ! Questo è quanto ! Ora sono pronto per riprendere quella nave. Ma prima devo andare alla Mecca almeno una volta.. Ho bisogno di un aereo ! New York is now !

My Interests

Music:

Member Since: 5/14/2007
Band Members: CASTEDDU GROOVE TRIO playing the music of THELONIOUS MONK: Sandro Angiolini, tenor sax; Alessandro " Cinzio " Atzori, double bass; Gianrico Manca, drums & arrangements.ALESSIO RUZZEDDU TRIO: Alessio Ruzzeddu, trumpet; Mauro Mulas, organ & fender rhodes; Gianrico Manca, drums.LUCIA FODDE QUARTET: Lucia Fodde, vocals; Sandro Mura, piano; Alessandro " Cinzio " Atzori, double bass; Gianrico Manca, drums.FRANCESCA CORRIAS QUARTET " MILES BEHIND MILES ": Francesca Corrias, vocals; Tore Spano, piano; Filippo Mundula, double bass; Gianrico Manca, drums.CARLO DITTA " GRANT GREEN TRIBUTE ": Carlo Ditta, electric guitar; Mario Ganau, piano; Alessandro " Cinzio " Atzori, double bass; Gianrico Manca, drums.CARLO DITTA TRIO: Carlo Ditta, electric guitar; Alessandro Atzori, double bass; Gianrico manca, drums.ALESSANDRO MURA QUARTET: Alessandro Mura, tenor sax; Carlo Ditta, electric guitar o Mario Ganau, piano; Alessandro " Cinzio " Atzori, double bass; Gianrico Manca, drums.DIABLO IN A JAZZY MOOD: Alessandro "Diablo" Spedicatti, vocals; Mario Ganau, piano & electric piano; Matteo Marongiu, double bass; Gianrico Manca, drums.



Influences: Il jazz impregna ogni singolo aspetto della mia esistenza...lo amo praticamente tutto e non mi fotte quasi nulla della questione relativa agli stili...adoro profondamente quello che i critici chiamano be bop e mi riferisco alla musica di Dizzie, Bird, Fat Girl, Miles, Bud, Monk ecc. ma amo allo stesso modo tutto ciò che ha preceduto quella fase incredibilmente rivoluzionaria..quindi gente come Louis Armstrong, Bix Beiderbecke, King Oliver, Coleman Hawkins, Lester Young, Don Byas, le big bands di Fletcher Henderson, Count Basie e Duke Ellington ecc. ecc. Tutto ciò che venne dopo mi ha letteralmente travolto..parlo di Art Blakey & The Jazz Messengers, Clifford Brown - Max Roach Quintet, il quintetto di Miles con John Coltrane, Sonny Rollins, Dexter Gordon, Lee Morgan, Mingus...pazzesco !!! ma Trane mi ha proprio fatto capire dove cazzo volevo andare a parare...e poi Ornette, Eric Dolphy, Booker Little, Joe Henderson, Wayne Shorter, il quintetto di Miles degli anni '64 -'69 ( sì mi piace anche quello con Chick Corea al Fender..)...e la furia di Ayler, Shepp e Pharoah Sanders..beh mi gusta pure quella ! Dagli anni '70 in giù poca roba mi fa impazzire...qualcosa di Miles, qualcosa di Mc Coy Tyner... Così come quella roba che viene etichettata come Cool Jazz..mi piacciono i suoi protagonisti più " cattivi "..che sò..Warne Marsh, Zoot Sims, Art Pepper..beh Chet era fantastico, unico...ma che cazzo vuol dire Cool ???!!! Mi influenzano anche quei musicisti dimenticati come Hampton Hawes, Herbie Nichols, Elmo Hope, Clifford Jordan, Sonny Clark, Harold Land...insomma tutta grande gente.. I batteristi..beh Baby Dodds..Kenny Clarke..Max Roach..Art Blakey.." Philly " Joe Jones, Roy Haynes..Elvin Jones..Tony Williams..Joe Chambers..Billy Higgins...Ed Blackwell..mi vengono i brividi solo a scriverli...ma ce ne sono altri meno celebri forse..Pete La Roca Syms, Art Taylor, Jimmy Cobb..Dennis Richmond.. E ora? ora mi fa letteralmente svenare ( come diciamo noi casteddai..) tutto ciò che stà succedendo a New York..Chris Potter, David Binney, Kurt Rosenwinkel, Peter Bernstein, Joshua Redman, Jason Moran, Dave Douglas, Brad Mehldau, Mark Turner, Wynton Marsalis...i progetti di Dave Holland, drummers come Brian Blade, Bill Stewart, Greg Hutchinson, Eric Harland, Nasheet Waits, Dan Weiss...anche Questlove dei Roots mi fa volare alto! In Italia apprezzo molto la roba di Luca Mannutza, Roberto Gatto, Daniele Tittarelli, Max Ionata, Stefano Bedetti, Carlo Atti, Pietro Lussu, Emanuele Basentini, Emanuele Cisi...batteristi come Nicola Angelucci, Lorenzo Tucci e Marco Valeri.. E poi amo alla follia la black music in generale..Jimi Hendrix, James Brown, Sly and The Family Stone, Marvin Gaye, Stevie Wonder, Erykah Badu, l'hip hop più alternativo tipo i Blackalicious e Busdriver o J Dilla ( non le cagate Gangsta.. )..Alicia Keys, Lauryn Hill... Mi ispira ( oddio manco fossi un....vabbè ) anche roba " non jazz non black " tipo i Radiohead, i Beatles, i Doors, qualcosa di David Bowie..i Portishead...Elvis Costello... I Police sono stati fondamentali... Mi influenza la letteratura, la poesia, la pittura..l'Arte con la A...mi influenza tutto ciò che è sincero, onesto, vivido, fuori dagli schemi, non omologato.. Mi ha influenzato la mia famiglia che è composta dai miei parenti di sangue ma anche dai miei amici e amiche che continuano ad incuriosirmi e tenermi sveglio ! Mi influenza la politica antagonista...io non me ne lavo le mani...io non chiudo gli occhi..io stò dalla parte di chi stà sotto un treno..io stò con Marx, Lenin, Trotsky, Rosa Luxemburg, Gramsci..il Che..sarò sempre grato ai compagni del Partito di Alternativa Comunista ( sezione italiana della Lega Internazionale dei Lavoratori )... Mi influenza il calcio di talento...Pelè, Riva, Cruijff, Rivera, Platini, Zico, Van Basten, Maradona, Kakà, Messi, Ronaldinho...e Pato...sì sono pure milanista ma stì cazzi !! Le donne mi influenzano nel bene e nel male..il rhum nel bene e nel male..più nel bene..mi pare..bicchiere mezzo pieno in questo caso..!! L'influenza mi fa schifo...!!!
Sounds Like: " CIO' CHE PENSO DELLA MUSICA CHE ABBIAMO FONDATO, E' CHE SI TRATTA DELL'UNICA DEMOCRAZIA FONDATA SU UNA COMUNANZA DEI MUSICISTI E SU UN PROGETTO COLLETTIVO, IN UN MONDO IN CUI NON CONOSCO VERA DEMOCRAZIA. IL JAZZ EMANCIPA L'ESISTENZA ". MAX ROACH
Type of Label: None