Ma visto che questo spettacolo si chiama Outlet,
quanto c'è di sconto?
Ma se io me ne vado alle dieci e vedo solo
mezz'ora, quanto pago?
Ma se io vengo, ma rimango fuori dal teatro,
quanto mi costa?
Ma se io non vengo,
ma rido a casa per conto mio,
non pago proprio,vero?
Quanto ci piace risparmiare!
Quanto ci piace scovare le formule più impensate per spendere di meno.
In parte perché non c'abbiamo un euro.
In parte perché risparmiare è l'unico modo
per non smettere di comprare.
Nell'Outlet entriamo poveri perché cerchiamo
gli sconti, ma usciamo sentendoci ricchi
perché abbiamo comprato roba firmata.
Non importa che sia dell'anno prima e quindi
sia caduta in prescrizione.
L'importante è che sia firmata.
Io quando esco dall'Outlet,
mi sento più firmata di un referendum.
La mattina dopo, infatti, non mi vesto, mi abrogo.
Siamo usciti dall'era dell'immagine,
ma siamo entrati nell'era dell'immaginazione.
Quello che non hai che ti frega se
non ce l'hai tanto te lo immagini.
Possiamo comprare per 199 euro,
una bagnarola di gomma,
che viene spacciata per piscina.
Possiamo andare all'estero risparmiando
quasi il biglietto per intero,
se riusciamo a prendere un volo "LASTMINUTE",
ossia all'ultimo minuto. Sempre se ci riusciamo,
perché all'ultimo minuto spesso non ci si riesce,
avendo a disposizione solo un minuto,
e per giunta l'ultimo. Comunque, non riuscendo a prendere il volo,
il risparmio è garantito.
Esaltati dal bluff delle offerte risparmio,
abbiamo trasformato i nostri sentimenti
in sentimenti outlet.
Se incontriamo nuovi amici:
"Io quando mi presento non dico piacere, dico tim.
Se l'altro mi risponde omnitel
io neanche gli rispondo.
Oggi un vero amico si vede dalla ricarica."