Claudio proviene da quel mondo degli anni ’70 che ancora raccoglie molti nostalgici ma attivi entusiasti partecipanti.
Ha vissuto il primo periodo Beat, e come tanti, aveva il suo gruppo.
Ma ha anche suonato come Orchestrale e ha sperimentato il canto popolare.
Poi, inevitabile per chi stava immerso nell’humus di allora, ha scritto canzoni di protesta. Molto cantate, molto sentite, molto ricordate.
Poi, la svolta, quel momento che a tanti musicisti è appartenuto, in cui un accadimento imprevedibile porta a decidere che “sì è questo che voglio fare, o meglio è questo che sono”.
Claudio incontra Come le Foglie, con cui nasce una collaborazione e amicizia che dura tuttora. Suona, per un caso, al loro posto, insieme al Banco Mutuo Soccorso nel 1972 a Milano.
Da allora i festival si susseguono, l’entusiasmo sale, i concerti, i fans.
E Re Nudo, Andrea Valcarenghi, Parco Lambro, luoghi per tutti fortemente evocativi: e lui, Claudio, c’era.
L’incontro con Trident Record, il contratto discografico, sogno di tanti giovani che gravitavano intorno al mondo musicale.
Eugenio Finardi , nel 1974 produce “Claudio Fucci”e i discografici della BTF attenti alle richieste del pubblico, lo ristampano nel 2004 su etichetta Trident.
Per uno come lui, che al successo proprio non ci pensa, è una piacevole sorpresa.
Ora
Claudio Fucci esce con “Synkretico” e di “sinkretico”
sta promettendo molto altro. “Vibrazioni”, emozioni,
ricordi, una miscellanea di sensazioni e naturalmente di ottima
musica.
Ufficio Stampa
Marialuisa giordano