Roberto DIPIAZZA nasce ad Aiello del Friuli(Ud), il 1° febbraio 1953. La sua attività professionale inizia in qualità di dirigente nella grande distribuzione, in seguito crea una propria catena di esercizi commerciali operanti nella provincia di Trieste.Nel 1996 l’esordio politico- elettorale: si candida a sindaco di Muggia e vince a capo di una coalizione di centro-destra. Nei cinque anni del mandato la cittadina rivierasca cambia volto: la ristrutturazione del centro storico, il rilancio turistico, l’apertura di Porto San Rocco, una “marina†considerata tra le più importanti dell’alto Adriatico, realizzata con il supporto di imprenditori.di calibro internazionale. Nel quadro di migliori relazioni transfrontaliere intraprende con i vicini comuni sloveni significative operazioni legate alla gestione di pubblici servizi.Nel 2000 viene insignito del titolo di Commendatore della Repubblica dall’allora Presidente Carlo Azeglio Ciampi.
Nel 2001 diviene, sempre riferimento dello schieramento di centro-destra, Sindaco di Trieste.
Un nuovo ruolo per Trieste nell’ambito dell’ampliamento a Est della UE, lo sviluppo dei traffici portuali e la contestuale riconversione di Porto vecchio sono il perno programmatico dell’azione politico-amministrativa. Consapevole della rilevante presenza a Trieste di centri scientifici di eccellenza, Dipiazza si impegna per rafforzare il rapporto tra città e ricerca.
Durante il mandato avviene la fusione tra Acegas e la padovana Aps, che dà vita alla più grande multiutility del Nordest quotata in Borsa.
Nel 2004 progetta e gestisce le celebrazioni in occasione del Cinquantenario del ritorno di Trieste all’Italia.
Specifiche graduatorie di “ Sole 24 ore “ classificano Trieste al primo posto in Italia per vivibilità urbana e qualità dei servizi .
In ambito sportivo Dipiazza diviene presidente della Pallacanestro Trieste 2004.
Nel 2004 la nomina a Grande Ufficiale da parte del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
Nel 2006 la rielezione a Sindaco del capoluogo giuliano. Dipiazza rivince insistendo sul progetto di Trieste “capitale†d’area adriatica, grande centro terziario-logistico che sulle attività portuali e commerciali, antiche e solide vocazioni territoriali, fonda il rilancio economico. Rilancio corroborato dalle crescenti dimensioni delle iniziative legate alla ricerca scientifica e dalla volontà di rendere Trieste polo turistico di qualità per i flussi di visitatori nazionali e europei centro-orientali. A tale riguardo il forte impulso alle linee croceristiche e la recente inaugurazione dell’ex Pescheria, riconvertita a grande galleria d’arte moderna e contemporanea, appaiono passi di particolare rilevanza.
L’obiettivo di ridurre l’incidenza dell’Ici rappresenta per Dipiazza una ineludibile priorità programmatica, che implica un rigoroso e virtuoso intervento sulle politiche di spesa, senza che il funzionamento della macchina amministrativa e i servizi ne abbiano nocumento.