Edwige Fenech, nome d'arte di Edwige Sfenek (nata a Bona, ora Annaba, Algeria il 24 dicembre 1948) è un'attrice italiana nata nell'Algeria francese da padre maltese e madre siciliana, nota soprattutto per aver interpretato negli anni Settanta numerosi film appartenenti al genere della commedia erotica all'italiana. Nella sua carriera è stata anche in seguito una conduttrice televisiva, una stilista ed oggi è una produttrice cinematografica.
partecipa a vari concorsi di bellezza da giovanissima, vincendo a 16 anni il titolo di "Miss Mannequin de la Cote d'Azur"; poi, inizia a lavorare come modella. Nel corso di un'edizione del Festival di Cannes, è invitata a concorrere all'elezione di Lady Francia: ne esce vittoriosa. Dopo, inizia a lavorare nel cinema e muove i primi passi in pellicole tedesche sexy-comiche, dirette da Josef Zachar. La sua carriera italiana comincia con partecipazioni ai "gialli" dell'epoca, da "Cinque bambole per la luna d'agosto" (1969) di Mario Bava al celebre "Lo strano vizio della signora Wardh" (1971), che la vede protagonista. La consacrazione la ottiene, però, con un titolo del genere "decamerotico", "Quel gran pezzo dell'Ubalda tutta nuda e tutta calda", firmato nel 1972 da Mariano Laurenti: questa garbata farsa, il cui successo è dovuto anche alla indiscutibile verve comica di Pippo Franco, impone "il suo richiamo sessuale, placido e primario... esposto riccamente, ma quasi senza malizia". Ultima incarnazione popolare delle "maggiorate" in voga vent'anni prima, la Fenech mette a segno un secondo, formidabile colpo con "Giovannona Coscialunga disonorata con onore" (1973) di Sergio Martino, dove ha di nuovo Pippo Franco come partner ed impone una fisicità prorompente, che la fa idolatrare dalle platee maschili. Successivamente - sulla scia dei trionfi al botteghino ottenuti da "Malizia" (1973) di Salvatore Samperi - dà il via, con il fortunato "L'insegnante" (1975) di Nando Cicero, al nuovo e redditizio filone "scolastico", al quale tornerà in più di un'occasione. Per uscire dal letto di Procuste dell'erotico, tenta pure qualche incursione nella commedia tradizionale: più che nel confuso "Cattivi pensieri" (1976) di Ugo Tognazzi, è simpatica e garbata ne "La patata bollente" (1979) di Steno, accanto ad uno scatenato Renato Pozzetto. Nel decennio degli '80, si dedica alla TV come attrice o conduttrice (di "Domenica in", nella stagione 1989-90), per poi passare alla produzione di serie televisive.
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*****(Bona, Algeria, 1948)Her father was Maltese and her mother was Italian. Fenech took part in a number of beauty contests as a young girl, winning the title of "Miss Mannequin de la Cote d'Azur" at just 16 years of age; later, she began working as a model. During the Cannes Film Festival, she was invited to take part in the Miss France contest, and won it. Subsequently, she began working in cinema, her first roles being sexy-comic German films directed by Josef Zachar. Her career in Italian cinema began with parts in Italian giallos, from "Five dolls for an August moon (Cinque bambole per la luna d'agosto)" (1969) by Mario Bava to the renowned "The strange vice of Mrs Wardh (Lo strano vizio della signora Wardh)" (1971), in which she was the leading actress. Fame was only really to come her way, however, with a somewhat "decamerotic" film, "Ubalda, all naked and warm (Quel gran pezzo dell'Ubalda tutta nuda e tutta calda)", produced by Mariano Laurenti in 1972: this refined farce, whose success was due in part to the undeniable comic verve of Pippo Franco, imposed "her serene and potent sexual attraction... exhibited generously, yet virtually without malice". The last popular incarnation of the "sex bombs" so in vogue twenty years earlier, Fenech chalked up a second extraordinary success with "Giovannona Coscialunga disonorata con onore" (1973) by Sergio Martino, once again starring opposite Pippo Franco and using her overwhelming physical presence so well that she became idolized by male audiences. Subsequently – riding the wave of the box office success of "Malice (Malizia)" (1973) by Salvatore Samperi – she was to embark on the lucrative new "school" subgenre, with the successful "The School teacher (L'insegnante)" (1975) by Nando Cicero, followed by several other films on this theme. In an attempt to evade the Procrustes' bed of soft-core, she even made a few forays into traditional comedy: more than in the muddled "Evil thoughts (Cattivi pensieri)" (1976) by Ugo Tognazzi, she was endearing and charming in "Hot potato (La patata bollente)" (1979) by Steno, starring alongside an explosive Renato Pozzetto. In the Eighties, she focused her efforts on TV work, as both actress and presenter (presenting "Domenica in" 1989-90), later moving on to produce TV series.
